#1 KEVIN LOVE

18.3 Pts 14.0 Rebs 0.5 Blks Last Season

 

nbareligion.altervista.org
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Era il 1966 e Mike Love,insieme ad altri giovincelli di talento,cantava “You still believe in me”,brano di uno dei dischi più influenti nella storia della musica”Pet sounds”,di uno dei gruppi più influenti nella storia della musica,i Beach Boys. Quasi cinquant’anni dopo, il titolo di questa canzone si presta perfettamente alla situazione di Kevin Love,il nipote del Mike di cui sopra,solo che stavolta è più una domanda che un’affermazione. “Credete ancora in me?”,vorrebbe chiedere il talententuoso lungo di Minessota a tutti quelli che aspettano il suo rientro dopo una stagione segnata dagli infortuni. Rimbalzista implacabile ed eccellente tiratore,il figlio di Stan Love,hippie da parquet degli anni ’70, se tornerà sano sarà il punto di riferimento dei Wolves e delle loro ambizioni ,incoraggiate da un parco lunghi che può contare anche su Nicola Pekovic e un reparto guardie con il talentuoso Rubio e l’esperto Martin

 

#2 TIM DUNCAN

17.8 Pts 9.9 Rebs 2.7 Blks Last Season

 

blogs.browardpalmbeach.com
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Le ultime stagioni di Tim sono state la dimostrazione che Cocoon non è solo un film,ma che probabilmente esistono davvero bozzoli miracolosi che ringiovaniscono. Scherzi a parte,Duncan è un maestoso esempio di longevità cestistica,il Jabbar dei giorni nostri,che ha sfiorato l’impresa di vincere un titolo da protagonista a 37 anni. Sono un grande fan di Tim,ma sono realistico,e spero di essere il primo a sbagliarmi: sta finendo ormai l’era,di cui ci accingiamo ad assistere all’ultima fase,dell’ala grande più forte di sempre,a cui non resta da dimostrare più niente ma che riesce comunque a totalizzare ottime statistiche e ad essere il leader di una squadra vincente. La scorsa stagione dei texani è stata forse il canto del cigno di questi Spurs,ma aspettiamoci di tutto da quei tre vecchietti ancora affamati e giovani aitanti e con voglia di stupire (tra cui spicca Kahwi Leonard)…del resto per loro parte titolare nel ruolo di ala grande il miglior atleta del decennio scorso secondo Sports Illustrated.

 

#3 BLAKE GRIFFIN

18.0 Pts 8.3 Rebs 0.6 Blks Last Season

 

it.wikipedia.org
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Il lungo più elettrizzante della lega,un fuoriclasse che ha alzato l’asticella della perfezione atletica nell’ NBA e ha modificato il concetto di “alley-oop” in “buttala in aria che poi ci pensa Blake che manderebbe in doppia cifra di assist anche un dodicenne.(Tranquillo Chris,tu in doppia cifra di assist ci saresti andato anche partendo titolare con Scalabrine). Molto valido tecnicamente e con un range di tiro che si espande sempre di più ogni stagione,Blake si sta trasformando in un’arma letale,come Mel Gibson nell’omonimo film;che è ancora in sviluppo nel laboratorio losangeleno. Con la giusta esperienza (e con Chris Paul) può arrivare davvero in altro e regalare i Lakers a seconda squadra di Los Angeles;il tempo,indubbiamente è dalla sua parte.

 

#4 LAMARCUS ALDRIDGE

21.1 Pts 9.1 Rebs 1.4 Blks Last Season

 

www.stepienrules.com
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So che potrebbe sembrare una scelta azzardata ma credo che LaMarcus Aldridge in questo momento sia uno dei migliori “4” in circolazione. Atletico,buon tiratore dalla media,estremamente versatile e con grandi margini di miglioramento,il suo affiatamento con la star nascente Lillard è l’asso nella manica della franchigia dell’ Oregon che vuole tornare ai vertici e che ora più che mai desidera staccare il biglietto per i Playoffs,sfiorati la scorsa stagione,in una Western Conference più che mai competitiva.

 

#5 ZACH RANDOLPH

15.4 Pts 11.2 Rebs 1.4 Ass Last Season

 

blacksportsonline.com
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Da quando Tim Duncan è tornato tra gli umani non esiste un giocatore nel suo ruolo che prevalga nettamente sugli altri,tutti i migliori 4 sono all’incirca allo stesso livello e per questo ho trovato difficile stilare questa sezione del ranking e in particolare capire chi mettere in quinta posizione.

Alla fine ho scelto Z-Bo,un gran lavoratore,alto tasso tecnico e un buon QI cestistico che gli permette di compensare al suo atletismo non eccellente condizionato dalla sua mole (che tuttavia torna più che utile nelle frequenti battaglie in area). Abbonato alla doppia-doppia di media da qualche anno,Randolph è una delle chiavi di questi sorprendenti Grizzlies degli ultimi anni,capaci di raggiungere le finali di Conference e vogliosi di dimostrare che non sarà un caso isolato.

 

Gli esclusi dalla top 5 sono davvero molti a partire dai mostri sacri come Garnett e Nowitzki e senza dimenticare le star affermate come Pau Gasol ,Chris Bosh e David Lee;da tenere d’occhio il solito Anthony Davis,che la scorsa stagione ha deluso in gran parte le attese,ma è pronto a riscattarsi e la “1st overall pick” di questo Draft,Anthony Bennett.