#1 LEBRON JAMES

26.8 Pts 8.0 Rebs 7.3 Ass Last Season

 

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Senza dubbio il miglior giocatore di oggi,per il “di sempre” se la gioca con MJ. Assoluto padrone della lega da quando si è infilato l’anello al dito (non stiamo parlando di Sauron),Lebron James è semplicemente Larry Bird nel corpo di un linebacker,il giocatore che più si avvicina alla perfezione cestistica,l’unico che può ambire a chiudere la stagione con una tripla doppia di media. Quadrupla se solo la voce “Ommioddiohaivistocosahafatto?” venisse conteggiata come una statistica. In un mondo,cestistico,intendo, in cui le statistiche sono tutto,o quasi (“esistono in ordine tre tipi di bugie:le piccole bugie,le grandi bugie e le statistiche del basket”),al Prescelto servirebbero altri 5 anelli per essere considerato il più grande giocatore della storia (toh,anche di meno di quelli che aveva dichiarato durante la sua presentazione a Miami),ma io credo che la grandezza di un giocatore si misuri dall’impronta,dal segno (nel caso di Lebron griffato dalla Nike) con cui intacca la storia del basket che non è per forza quantificato dalle statistiche. Vedremo se alla fine della sua carriera Lebron avrà lasciato nei ricordi dei “witnesses” delle emozioni più forti di quelle lasciate dal 23 in rosso,ma di sicuro è sulla buona strada. Davanti alla prospettiva di quest’immortalità il pronostico di quest’anno è quasi scontato:ThreepHeat.

 

 

#2 KEVIN DURANT

28.1 Pts 7.9 Rebs 4.6 Ass

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Se non ci fosse la creatura di cui sopra in questo momento Kevin Durant sarebbe il miglio giocatore del pianeta e a quest’ora probabilmente avrebbe già un anello,un MVP delle Finali e,perchè no,anche un MVP della regular season. Capita quando sei contemporaneo ad uno che ridefinisce il concetto di “dominante” ogni stagione,è già successo a gente come Karl Malone,Charles Barkley,Allen Iverson…persino Wilt Chamberlain ha vinto una bazzecola rispetto alle sue enormi potenzialità,anche in parte per colpa sua,perchè negli stessi anni in cui dominava e costringeva per la prima,unica e leggendaria volta nella storia del gioco a ricorrere a tre cifre per riportare i suoi punti,imperversava ancora Bill Russell,il più grande vincente di sempre. Ma,accidenti,Kevin è ancora dannatamente giovane,ha ancora margini di miglioramento ed è supportato da un’ottima franchigia che oltre a lui sta allevando anche un pitbull del parquet dal nome Russell Westbrook.

Ad eccezione di un’adeguata struttura fisica per il suo ruolo,Durant ha praticamente tutto e riuscire a fare quello che fa una guardia a 2 metri e 8 d’altezza lo rende unico ed immarcabile,come sono pronti a testimoniare tutti quelli che hanno avuto il privilegio di marcarlo,semmai è la sua squadra che necessita di un terzo violino per competere con gli Heat,ma il tempo è senza ombra di dubbio dalla parte del 35.

 

#3 CARMELO ANTHONY

28.7 Pts 6.9 Rebs 2.6 Ass Last Season

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Stilando questa classifica mi sto accorgendo di quanto talento ci sia nello spot di ala piccola,come ha confermato anche Danilo Gallinari che per sua sfortuna se li ritrova a marcare tutti. Compreso questo qui,che è arrivato a New York mentre lui faceva le valigie per Denver. Miglior realizzatore della scorsa stagione, è il prototipo del cannoniere NBA,con un raggio di tiro praticamente illimitato e un fisico che gli consente di battagliare anche nel pitturato e l’anno scorso ha dimostrato di essere migliorato anche nella versatilità e di aver aggiustato un pochino le sue percentuali. Se New York vuole avere ambizioni da titolo,tuttavia, Woodson deve trovare anche soluzioni che non passino per forza tra le mani di Melo e coinvolgano di più la squadra.

 

#4 PAUL GEORGE

17.4 Pts 7.6 Rebs 4.1 Ass Last Season

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Paul George è arrivato ad essere il giocatore visto nei playoffs attraverso un processo di maturazione premiato giustamente con il premio di “Most Improved Player” che è appena cominciato e promette di renderlo un All-Star di prima fascia pronto a riportare la sua squadra dove è arrivata l’anno scorso,quando i Bulls senza Rose non rappresentavano un vero ostacolo.

Giocatore capace di partecipare prima ad una gara delle schiacciate e poi a quella del tiro da 3 in due edizione diverse dell’All Star Weekend,Paul George è un cestista completo dall’atletismo devastante e le credenziali di un gran realizzatore che ha dimostrato di non tirarsi indietro quando la posta si fa alta. Questi Pacers sono più di una mina vagante ad Est e a fine Ottobre si presenteranno più che mai agguerriti sui blocchi di partenza per confermarsi e,magari no,puntare pure più in là.

 

#5 RUDY GAY

18.2 Pts 6.1 Rebs 2.7 Ass Last Season

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Non riesco ancora a capire se il fatto che Rudy Gay non sia mai stato convocato all’All Star Game sia una discreta scempiaggine o la dimostrazione di come totalizzare ottime cifre non basti per ottenere lo status di fuoriclasse. Il giocatore dei Toronto Raptors vive in questo limbo da molti anni ormai,ma sembra aver trovato la giusta dimensione in Canada,dove ha collezionato buoni risultati individuali e di squadra. Classica small forward tuttofare,con la sua duttilità è spesso un enigma per le difese avversarie e quest’anno punta a dare lustro ad una franchigia che è sempre rimasta in penombra,staccando il biglietto per i playoffs solo due volte dal 2003.

Grandi esclusi “The Truth” Paul Pierce,immortale del ruolo che ai Nets (sempre più la versione cestistica del Paris Saint Germain) rischia di vincere un altro anello,il nostro Danilone,sempre più uomo squadra dei Nuggets (quest’anno vi voglio incollati al computer a votarlo almeno una volta al giorno per l’All Star Game) e tenete d’occhio Kawhi Leonard,finali fantastiche per lui quest’anno.

 

Mattia D’Orazio