Settimana altalenante sia per Belinelli che per i suoi Spurs, non bene Bargnani che rischia di essere contagiato dalla pessima atmosfera in casa Knicks, segnali positivi da Datome, mentre Gallinari fa passi avanti verso il suo ritorno in campo con i suoi Nuggets che sono all’interno di un momento complicato. Nell’ultima puntata del 2013 dell’NBA Italian Week, la consueta analisi degli ultimi 7 giorni dei nostri italiani d’America.

MARCO BELINELLI

(10 punti, 2.7 rimbalzi, 1.8 assist)

  • Dec 21 vs Oklahoma City Thunder – [37 minuti, 17 punti con 1-5 da 2 e 5-8 da 3, 4 rimbalzi, 0 assist, 1 recupero, 1 palla persa, -13 plus/minus]. Privi di Leonard, gli Spurs perdono una partita che fa male contro i lanciatissimi Thunder, i loro veri avversari a ovest, per 113-100. Ci possiamo consolare con un’altra gara molto buona di Belinelli, che è partito titolare e ha giocato quasi 38 minuti. Il ‘Beli’ è il protagonista dell’avvio di partita dei suoi, dove firma i primi 3 punti della causa ed è importante per il +5 Spurs dopo pochi minuti di gara. Marco, in uno dei primi tempi migliori in carriera, mette assieme tutto il suo bottino nella prima metà di gioco, dimostrando però un evidente calo negli ultimi due periodi. Col 54% (5-8 contro i Thunder) l’ex Bulls è ancora il miglior tiratore da 3 della NBA per percentuale.
  • Dec 23 vs Toronto Raptors – [18 minuti, 4 punti con 2-2 da 2 e 0-5 da 3, 1 rimbalzo, 1 assist, 1 recupero, 2 palle perse, +2 plus/minus]. Un celestiale Parker regala la vittoria casalinga ai suoi Spurs contro i Raptors, reduci da un successo a Oklahoma City. Seconda partita consecutiva di Belinelli in quintetto base, dove però stavolta non riesce a dare un contributo sufficiente alla causa: la palla non gli entra neanche per sogno dalla lunga distanza, perde 2 palloni e riesce a totalizzare solo 4 punti, con Popovich che preferisce utilizzarlo solo per 18 minuti e mezzo.
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  • Dec 25 vs Houston Rockets – [22 minuti, 9 punti con 3-5 da 2 e 1-3 da 3, 2 rimbalzi, 2 assist, 1 palla persa, -1 plus/minus]. Nel “Christmas Day Game”, arriva una sconfitta pesante per gli Spurs contro una delle principali forze a ovest: i Rockets. All’AT&T Center di San Antonio passa Houston grazie a un primo quarto devastante che ha dato la spinta alla squadra per continuare a giocare una bella pallacanestro, fino a chiudere anticipatamente i giochi grazie a un quarto periodo irreale di Harden. E’ ancora in quintetto il nostro Belinelli, che è partito bene nell’avvio di gara e nel terzo periodo ha dato una scossa con una tripla e un bell’assist per Splitter che hanno tenuto a galla gli Spurs; in 22 minuti di permanenza in campo, Marco segna 9 punti, cattura 2 rimbalzi e distribuisce 2 assist.
  • Dec 26 @ Dallas Mavericks – [19 minuti, 4 punti con 2-2 da 2 e 0-3 da 3, 3 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero, 1 palla persa, +8 plus/minus]. Guidati da un super Parker e da un precisissimo Green, San Antonio si riprende dalla sconfitta natalizia trionfando in una partita straordinaria da vedere in quel di Dallas. Parte in quintetto ma non incide Belinelli; è l’unico titolare con un plus/minus positivo, ma la realtà dei fatti dice che Marco ha fatto enorme fatica a entrare in partita soprattutto a causa dello 0-3 dalla lunga distanza (1-11 negli ultimi 3 incontri, ora è terzo in NBA per percentuale) che lo ha allontanato dal parquet con Popovich che ha preferito a lui un Green più cecchino che mai. Solo 4 punti per l’azzurro, che aggiunge al suo tabellino 3 rimbalzi, 1 assist e una palla recuperata.

 

ANDREA BARGNANI

(14.1 punti, 5.1 rimbalzi, 1.3 assist)

  • Dec 21 vs Memphis Grizzlies – [22 minuti, 3 punti con 1-4 da 2, 0-1 da 3 e 1-2 dai tiri liberi, 2 rimbalzi, 1 assist, 1 palla persa, 1 stoppata, +4 plus/minus]. Ennesimo passo falso dei Knicks davanti ai tifosi del Madison Square Garden, dove i Grizzlies battono i padroni di casa 95-87 trascinati da un ottimo Zach Randolph. Brutta partita per Bargnani, che nel primo, a parte con un canestro e una stoppata, e nel secondo quarto non riesce a incidere, con coach Woodson che ha preferito utilizzare Stoudemire al suo posto nella seconda metà di gara. Solo 2 rimbalzi e 3 punti per Andrea, che non può più permettersi prestazioni di questo genere appunto perché è uno dei punti di riferimento offensivi del team.
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  • Dec 23 @ Orlando Magic – [28 minuti, 13 punti con 5-11 da 2, 0-1 da 3 e 3-3 dai tiri liberi, 5 rimbalzi, 0 assist, 1 stoppata, -6 plus/minus]. Grazie a un ottimo primo tempo, New York ottiene una buona vittoria sul parquet dei Magic per 103-98. I Knicks non possono però godersi a pieno il successo, a causa di un infortunio alla caviglia di Anthony (potrebbe saltare un paio di partite) e di un Felton che non ha neanche fatto in tempo a rientrare dopo diverse settimane di stop, facendosi nuovamente male nell’ultimo periodo di gioco. Ritorna tra i titolari Bargnani, che ha svolto un ruolo fondamentale insieme a Shumpert nell’allungo decisivo per la vittoria nella quarta frazione. In 28 minuti, 13 punti conditi da 5 rimbalzi e una stoppata per il ‘Mago’.
  • Dec 25 vs Oklahoma City – [16 minuti, 9 punti con 4-8 da 2 e 1-1 dai tiri liberi, 2 rimbalzi, 1 assist, 1 palla persa, -13 plus/minus]. Natale amaro per i Knicks, che durano un quarto e poi crollano davanti alla strapotenza di Durant e dei Thunder, che hanno messo alla luce tutti gli imbarazzanti difetti di New York, a partire dalle rotazioni, fino arrivare alla difesa e a una coesione inesistente dentro e fuori dal campo (bisogna dire che mancava anche Anthony per l’infortunio subito due giorni prima a Orlando). Non bene, come tutta la squadra, Bargnani. Andrea, schierato in quintetto, parte a razzo nella prima metà della prima frazione di gioco, facendo vedere ottime cose in attacco con penetrazioni e canestri dalla media che valgono 7 punti in 7 minuti per il ‘Mago’; ma andando avanti è sparito completamente, isolandosi sia offensivamente che difensivamente, con la squadra che ha risentito della mancanza di contributo da parte dell’azzurro, che sta in campo solo per 16 minuti.

 

LUIGI DATOME

(3.6 punti, 1.4 rimbalzi, 0.3 assist)

  • Dec 20 vs Charlotte Bobcats – [DNP – decisione dell’allenatore]. Un caldissimo Kemba Walker, che questa notte ne ha messi assieme ben 34 conditi da 7 rimbalzi e 3 assist, conduce i suoi Bobcats all’inaspettata vittoria sul campo dei Pistons, che hanno avuto risposte positive solo da Jennings e Smith. Tanto per cambiare, 48 minuti di panchina per il nostro Gigi Datome.
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  • Dec 21 vs Houston Rockets – [13 minuti, 9 punti con 3-4 da 2 e 1-1 da 3, 3 rimbalzi, 1 assist, -4 plus/minus]. Senza Lin, Asik e Harden, Houston passa a Detroit contro degli esausti Pistons in pieno back to back. Finalmente, però, il nostro Datome è stato messo in campo da coach Cheeks dopo 6 partite. Gigi gioca 13 minuti ed è uno degli ultimi a mollare con Detroit che tocca il -10 proprio grazie al suo terzo canestro nel quarto periodo. 9 punti con un solo errore al tiro e anche presenza a rimbalzo per l’ex Virtus Roma.
  • Dec 23 @ Cleveland Cavaliers – [17 minuti, 13 punti con 5-8 da 2 e 1-5 da 3, 4 rimbalzi, 1 assist, 2 recuperi, 1 palla persa, +4 plus/minus]. I 25 di Smith e i 21 di Jennings portano i Pistons a ottenere il loro settimo successo esterno nelle ultime otto gare, grazie a una passeggiata sul campo dei Cavaliers di Cleveland. Grande notte anche per Datome, che gioca 17 minuti e realizza il suo career high in NBA che vale 13 punti: pronti e via si fa trovare subito pronto nel secondo quarto, dove contribuisce all’allungo decisivo di Detroit su Cleveland, poi continua ad avere fiducia nel quarto periodo segnando da 3 punti, in tap-in e in schiacciata bimane (la prima della sua carriera al di là dell’oceano).

Infine parliamo di DANILO GALLINARI, ancora fuori per infortunio, e dei suoi Denver Nuggets. Il ‘Gallo’ sta cominciando a correre a ritmi più alti e a saltare (non ancora a schiacciare), oltre che lavorare anche sul fiato e condizionamento, molto importanti in questa fase della riabilitazione.

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Il 20 di Dicembre, arrivano i sorprendenti Suns al Pepsi Center. Denver gioca 3 quarti molto positivi, con un vantaggio superiore alla doppia cifra accumulato dopo 36 minuti di gioco. Ma nel quarto periodo a Phoenix entra tutto e i Nuggets sono in preda a un blackout che li condanna a una sconfitta che brucia molto anche a causa del vantaggio sprecato.

In back to back, i Nuggets vengono massacrati dai Clippers in quel di Los Angeles, dove i ragazzi di coach Rivers vincono 112-91 grazie specialmente alle superbe prestazioni di Crawford e Griffin. A Denver manca McGee ma soprattutto Gallinari e continua ad essere evidente tutto ciò, con il roster che non è in grado di competere in partite del genere in questo momento della loro stagione.

Il 23 Dicembre arrivano i Warriors al Pepsi Center, che trionfano 89-81 grazie a una maggiore freddezza nei minuti finali e una grande prova di Lee (28 punti per lui). I 16 di Lawson e i 14 di Mozgov non sono bastati a Denver, che è a 4 sconfitte consecutive (la serie negativa più alta della Lega fino a questa data) e a causa di questo insuccesso è addirittura fuori dalla zona Playoffs nella Western Conference.

Fabrizio Fasanella