Quando Shaquille O’Neal è arrivato in NBA, ha dovuto confrontarsi con avversari del calibro di David Robinson e Hakeem Olajuwon, per citarne alcuni.

Per istinto di sopravvivenza cestistica, ha scelto di focalizzarsi sulla sua forza fisica e ha sviluppato un gioco basato sulla potenza e sull’atletismo.

Nel passato, i grandi centri dominavano il basket, ma negli anni 2000, le regole cambiarono, spostando l’attenzione verso un gioco orientato al perimetro. Le difese divennero più sofisticate, e le squadre iniziarono a utilizzare il tiro da tre punti. I big men tradizionali persero un po’ di rilevanza mentre emersero giocatori orientati al “pick and roll” e formazioni senza veri centri.

Oggi, però, assistiamo a un ritorno dei grandi centri, come Giannis Antetokounmpo, Nikola Jokic e Joel Embiid, tra i migliori giocatori della NBA.

Questo cambiamento è evidente sia in difesa che in attacco.

In difesa, i big men sono diventati più versatili, capaci di coprire diverse aree del campo. Draymond e Giannis mostrano intelligenza difensiva, riflessi rapidi e abilità in situazioni di uno-contro-uno.

In attacco, i moderni big men sono playmaker di alta qualità, in grado di passare e creare opportunità per i compagni. Possono attaccare il ferro con il dribbling, mettendo pressione sulle difese avversarie, e molti di loro hanno sviluppato una notevole precisione nei tiri da tre punti.

Quindi, sebbene il basket sia stato dominato da squadre “small ball” in passato, sembra che i big men siano tornati e pronti a rivendicare il loro trono, con il beneplacito di Shaq
…ma anche no!
Infatti, intervistato da ESPN Shaq è stato molto critico sul gioco attuale e non riesce a mandare giu’ che molti centri preferiscano tirare da tre piuttosto che lavorare nel post basso.
Towns, Embiid e Giannis, a suo dire, potrebbero benissimo essere dei potenziali dominatori nel post, se lo volessero. Ed un purista del post come lui, è questo che vuole.

Per tutti gli altri, il nuovo big man è la prossima grande tendenza dell’NBA. Fate largo al re.