L’analisi dei dati sta rivoluzionando il basket professionistico, migliorando notevolmente le prestazioni delle squadre.

Ad esempio, la chiave per il successo dei Rockets negli ultimi dieci anni è stata la loro scelta pionieristica di affidarsi all’analisi dei dati per ottimizzare ogni aspetto del loro gioco.

La mente dietro a questa trasformazione è Daryl Morey, computer scientist, massimo esperto di dati e statistica nel mondo della NBA.

Morey voleva trovare una formula vincente: ha introdotto un sistema di tracciamento video per analizzare i dati delle partite.
Facendo cosi, si e’ visto che i canestri da due punti, le schiacciate, e i tiri da tre punti sono molto più redditizi dei tiri da due punti da lunga distanza, i “Mid Rangers”.

Il focus sui tiri da tre punti è diventato una parte fondamentale dell’ormai famoso “Moreyball,” il sistema di gioco promosso da Morey.

La statistica ha dimostrato che è sufficiente realizzare un terzo dei tiri da tre punti per equivalere a metà dei punti ottenuti da tiri da due punti.
La crescita esponenziale dei tiri da tre punti negli ultimi anni ha dimostrato l’efficacia di questa strategia.


Nella stagione 2017-18, i Rockets hanno realizzato più tiri da tre punti rispetto a qualsiasi altra squadra nella storia dell’NBA fino ad all’ora, il che li ha aiutati a vincere molte più partite.

Tuttavia, l’analisi dei dati non ha solo influenzato il tipo di tiri scelti, ma anche la tipologia di giocatori reclutati.

Oggi, i giocatori sono più magri e agili, e avere giocatori abili è spesso più importante che avere giocatori di grande statura ma meno abili.

L’analisi dei dati ha rivoluzionato il processo di reclutamento dei giocatori provenienti dal draft universitario, consentendo ai Rockets di ottenere un vantaggio significativo.

Inoltre, l’analisi dei dati sta cambiando il modo in cui le squadre si preparano per le partite. Non è solo una questione di statistica, ma anche di strategia. I dati permettono alle squadre di sviluppare tattiche più efficaci sia in attacco che in difesa.

Ma non finisce qui. La tecnologia sta rendendo sempre più veloce l’analisi dei dati, fino a renderla quasi in tempo reale consentendo ai coach di prendere decisioni più informate.

Possiamo dire che Morey ha sancito anche la fine dei Big Men?

Hold your horses!

A presto un approfondimento sul ritorno dei re dello smile.