In una puntata di Grantland, l’ex giocatore ed ora commentatore Jalen Rose, dall’alto della sua esperienza ci racconta la dura vita dei giocatori NBA,  supestars e non.

Molti giocatori, a meno che tu non sia il Lebron James della situazione, difficilmente vengono riconosciuti, specialmente se la location è uno dei più esclusivi Nightclubs di New York. Capita, infatti, in una megalopoli così grande di non essere riconosciuti se sei un normalissimo (loro esempio) Kosta Koufos dei (allora ) Denver Nuggets.

E anche se alla fine il tuo nome si trova in qualche modo in lista, anche grazie all’attivita dei promoters del tuo entourage (utilissimi nel farti sapere dove si svolgerà la migliore serata in città); indipendentemente che tu sia Lebron James o Koufos appunto, comincia a tippare tutti. Tips al Valet Parking (non vuoi che colui che ti posteggia l’auto s’incazzi e se l prenda con la tua fuoriserie), tips al buttafuori che ti lascia entrare, e tips alla cameriera “s”vestita e molto provocante che ti porta un paio di bottiglie da 800 dollari l’una per fare bere una 50 di persone di cui conosci a malapena te stesso.

E adesso viene l’ora del conto, ed è li che ti troverai più solo che mai, perchè a pagare questi 3500 dollari sarete tu e la tua carta di credito.

Dura la vita del giocatore, ma qui verrebbe da dire che un po’ tutto il mondo è paese.