Domani ci sará il secondo derby d’Italia della stagione, con i Pistons che affrontano i Knicks. Datome vs Bargnani. Due squadre diverse, due situazioni personali ben diverse.
Il Mago è cresciuto individualmente, sia sotto il profilor ealizzativo dove è ufficialmente la seconda punta newtorkese, sia difensivamente, dopo la grande prestazione contro Howard. In più sta emergendo anche a rimbalzo, seppur a corrente alternata.
Gigione sta assaporando per la prima volta il mondo Nba, ha avuto la sua prima doppia cifra ma ancora non è stabilmente nelle rotazioni di una squadra che ha una propria identitá, sebbene non propriamente funzionale. In sostanza, finchè Dumars non sceglierá uno tra Monroe e Drummond, spostando Josh Smith in power forward, ci sará poco spazio per il fenicottero sardo.
Torniamo ai Knicks, che hanno bussato alla porta dei Celtics per avere un playmaker, forse perchè finalmente hanno realizzato che il Q.I. Dei vari Felton, JR Smith e Melo non è il loro punto di forza. Ma il prescelto, ovvero Rajon Rondo, non è sul mercato. Il messaggio, chiaro, lo hanno recapitato i Celtics a New York, che avevano provato a scalfire le sicurezze di Boston mettendo sul piatto Iman Shumpert e Amare Stoudemire, non se ne è fatto nulla.
In realtá i Knicks stanno offrendo Shumpert a diverse squadre, proprio perchè il ragazzo è l’unica pedina di scambio che hanno. Sono in cerca soprattutto di un lungo che possa assicurare un po’ di difesa soprattutto adesso che Tyson Chandler è fermo per infortunio. Avevano aperto un canale con Denver per Kenneth Faried, affare saltato perché i Nuggets hanno chiesto una futura scelta al draft che i Knicks non hanno.
Altro grave errore della dirigenza Knicks, comunque. Perchè il playmaker viene prima di tutto, anche perchè Melo vuole fare il “4” e Bargnani serve offensivamente, dato che è l’unico che si prende tiri puliti senza forzare, come fanno JR & C.
L’esigenza di New York in sostanza è quella di avere un playmaker e un lungo difensivo, e di averli subito. Si parla anche di Humpries, il cui basso minustaggio è una grana per i Celtics, che vogliono liberarsene.
Il tutto in un contesto nel quale i Knicks vogliono avere salary cap libero nel 2015, per avere i soldi giusti da offrire a Kevin Love, e prendersi anche un bel NO in faccia, ovviamente, dato che Love se cambia aria va in California, e lo capirebbero anche le dune del deserto del Nevada.
Da ricordarsi sempre che Dragic e Bledsoe giocano assieme, e che uno dei due potrebbe partire se ai Suns arrivasse Shumpert. Il problema poi sarebbe piazzare altrove Felton e Stoudamire, davvero non facile.
In tutto questo, in Nba c’è un altro lungo con la valigia in mano: Omer Asik. Il turco di Houston è sul mercato dopo che coach McHale ha abbandonato l’esperimento del doppio centro con Dwight Howard, durato appena 8 partite. Asik, che sta viaggiando a 5 punti e 7,2 rimbalzi a partita, è scontento soprattutto perché il suo minutaggio è sceso a 20,7 a partita. Houston in estate aveva parlato con New Orleans per uno scambio tra il turco e Ryan Anderson, che ha già giocato con Howard a Orlando: i Pelicans sono a caccia di un centro da affiancare ad Anthony Davis e potrebbero ascoltare l’offerta. Ma tutto potrebbe essere rimandato al 15 dicembre, quando anche i giocatori che hanno cambiato maglia in estate possono essere scambiati.
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