I più (ed anche i meno) esperti parlavano di uno dei più grossi tanking a cui la storia del basket avesse mai assistito. Una squadra scarsa, troppo scarsa per quest’anno, in cui l’unico talento in prospettiva doveva essere un rookie e per giunta infortunato : Nerlens Noel. Tutto questo per il vero obiettivo :il draft 2014, quello con tanta carne al fuoco se solo si pensa al talento (anche questo tutto da dimostrare) di Andrew Wiggins e Jabari Parker, i due più forti in prospettiva.
Ed invece dopo 11 partite siamo qui a parlare di tutt’altro: primo posto in Atlantic Division che vale il quarto ad Est con 5 vinte e 6 perse.
MCW C’è un uomo, in questo caso un rookie, simbolo dello spirito 76ers, ed è Micheal Carter-Williams (17p+7a+5r), addirittura nominato Player of the Week alla sua prima settimana NBA come non succedeva dai tempi di Shaq. Vittorie improbabili contro squadroni come Heat, Bulls e Rockets. Ma cosa ha fatto si che un giocatore così forte, un play di quasi 2 metri con tiro e passaggio potesse finire così alto (11esima scelta) in un draft così scarso. La risposta più facile è l’effetto Shaun Livingston, altro play di due metri, tutt’ora nella lega ai Nets, che nonostante sia stato scelto tra le primissime posizioni, non ha confermato le aspettative da superstars (anche se martoriato dagli infortuni). E così magari molti GM non se la sono sentita di investire tanto su MCW, individuando magari nel play di 2 metri un problema strutturale soprattutto in fase difensiva, contro play più piccoli, ma potenti e che puntano continuamente il ferro.
Il Resto della Squadra Il fatto è che da 3 partite MCW non sta giocando, sta ancora recuperando dalla fascite plantare ed il suo sostituto; Tony Wroten, al suo secondo anno in NBA ha già fatto registrare una tripla doppia. Phila è un’accozzaglia di giocatori pieni di voglia ed energia, di oggetti misteriosi come Evan Turner, oggi abbondantemente sopra i 20 punti di media, ma non pervenuto nelle sue prime tre stagioni, dopo che tanto bene si diceva di lui. Alla solidità di Thaddeus Young (14p+6r) in ala forte si accompagna la sapienza tattica di un centro non tra più esplosivi, ma tra quelli che meglio sanno giocare a pallacanestro: Spencer Hawes. Il suo impegno si sta traducendo in una doppia doppia di media( 15p+ 10r). James Anderson è al momento la guardia titolare di questa squadra, ed è lui il vero cuore di Phila: rappresenta quella classe operaia, che se pur priva di talento compensa con tutto il resto, senza aver paura di avversari molto più blasonati: tanta penetrazione e tanta, tantissima corsa. Sembra sia proprio questo a fare la differenza per ora: la corsa ed il sacrificio che questi giovani possono esprimere fanno la differenza anche a questo livello.
Probabilmente si scioglieranno come neve al sole e non riusciranno a centrare i PO; ma meglio non affrettarsi con altri giudizi quando si tratta dei 76ers. Non male affatto per chi, a detta di molta gente, doveva essere la peggiore squadra della lega.
Di seguito rivediamo il primo “regalo” della stagione rifilato agli Heat campioni in carica.