Non tutti possono essere Spurs o Heat, che tradotto vuol dire che non tutti possono avere il miglior gioco della Nba (e uno dei migliori di tutti i tempi) oppure i migliori giocatori della Lega tutti assieme e tutti nel pieno della carriera.

Ciò premesso, quello che accade a New York, Brooklyn o Manhattan che sia, ha dietro un problema di fondo che difficilmente permetterá rapide risoluzioni nel breve periodo, salvo miracoli.

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Partiamo dai Knicks, dove Andrea Bargnani ha ingranato offensivamente e prende anche un pò di rimbalzi, oltre a difendere degnamente. Il vero problema dei Knicks, a parte l’infortunio di Tyson Chandler, è che l’I.Q. cestistico di Felton, JR Smith e Melo tutti e tre insieme è pari a quello che potrebbe avere una scimmia ubriaca posizionata in post alto. Chiariamo il concetto. JR è un fenomeno senza pari, avesse una testa sopra le spalle sarebbe nella top5 della Lega facile, ma non ce l’ha, e non l’avrá mai, non è il giocatore giusto per vincere, è quello che serve per esaltare le folle. Nel contesto giusto magari potrebbe anche rendere, ma a casa sua e con questi compagni entra nel vortice del cosiddetto “difesa a uomo e attacco a c…o” tanto celebre nei nostri campionati dilettantistici.
Peccato, però, perchè in certi momenti la luce del suo talento potrebbe oscurare chiunque in questa lega.
Detto di lui, Melo sarebbe meglio, come testa, non fosse che sa giocare solo in isolamento, il modo giusto per distruggere l’attacco di una squadra che in pratica ad oggi ancora non ha un sistema d’attacco. E poi Felton, quando distribuivano il playmaking era al bagno e probabilmente Chris Paul si prese la sua razione, dato che sono coetanei ed inizialmente erano pure accostati, ai tempid el draft. Sacrilegio!

imageIn questo contesto, Shumpert è l’unica guardia difensiva che concede un pò di equilibrio, e per questo è anche l’unica che ha valore di mercato. Ma i knicks non si salvano neanche con una trade! Facciamo una battuta, sapete cosa farebbe bene ai Knicks? Mandare Melo e Jr ai Nuggets per avere il Gallo, Chandler e Mozgov.. Ops, li avevano giá, executive of all times!

A parte scherzi, farebbero bene a cercare un playmaker serio, uno che possa dare un pò d’ordine, aspettare Chandler e sperare che JR la smette di sparare tanto e a salve. Non sará facile.

E adesso, altro giro, altra sponda dell’hudson, andiamo ai Nets.
Squadrone pazzesco, per ora gira a vuoto e rischia di finir male anche stavolta, con tanto talento e poche idee concrete, e soprattutto con Garnett che sembra non averne piu. Chiariamo, Paul Pierce ha talento ed esperienza, ma la chiave, soprattutto difensiva, è the revolution, lui unico in grado di dare una dimensione da squadra compatta a giuggiolone Johnson & co.

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In sostanza, Lopez è cresciuto, ma è uomo offensivo e soprattutto non è un vero duro del pitturato, di Johnson avrete gia capito, se avesse gli attributi oltre al talento avrebbe fatto ben altra carriera, Deron è un buon play anche se leggermente in calando negli ultimi anni. La panchina c’è, tralaltro. Così, sarebbe impossibile non centrare i playoff, ma con Bulls,Heat,Pacers per superare il primo turno ci vuole altro, e questi sono stati costruiti per vincere l’anello. La chiave è il trio ex Boston, con il jet che deve crescere, e soprattutto i due ex All Star e futuri Hall of Famer che devono ingranare e piazzare le marce alte.

Per loro c’è tempo, noi non li vediamo minimamente al titolo, ma la situazione è meno buia dei knicks, e decisamente migliorerá via via che sit roverá l’amalgama.

Insomma, che dire, Manhattan o Brooklyn che sia, New York is always New York, big expectations e grandi proclami, e poi il titolo va altrove. Big Apple, amici, that’s the way they do it!