Non ce ne vogliano i tifosi delle altre squadre, ma l’apertura con Verona era doverosa. La Scaligera è la squadra che più ha impressionato in queste prime due giornate: compatta, grintosa, continua nel rendimento.Verona andrà a far visita a Trieste, che alla prima giornata si è sciolta contro Trento, mentre alla seconda si è imposta all’over time a Imola; importante vittoria la seconda, ma con Verona sarà una partita di tutt’altro spessore.  Per la Tezenis non sarà comunque una passeggiata: Ruzzier e soci cercheranno di stare il più possibile attaccati alla partita, mettendo in campo tutta la loro carica agonistica, anche perché se non sarà così la Scaligera vincerà agevolmente.

Giallo-blu che condividono il primato a 4 punti con Torino, Barcellona, Brescia e Veroli, tutte impegnate oggi in partite difficili (Brescia e Barcellona si scontrano), con la concreta possibilità  per i veronesi di dare un primo “strappetto” alla classifica.

La Manital Torino si sposta di 50 km, per affrontare nel primo derby di stagione, l’Angelico Biella. Per Torino vittoria fuori casa, a Ferentino, nella prima giornata, e vittoria alla seconda in casa con Jesi; Biella invece perde all’esordio tra le mura amiche contro Veroli, ma si riscatta con una bella prestazione in Sicilia alla seconda giornata, contro Capo d’Orlando. Tra le fila ospiti registriamo il ritorno di Kuba Wojciechowski, che per ora si accomoderà in panchina, mentre sembra sicura l’assenza di Zanotti; Pillastrini, ancora senza Steele,  punta tutto su Amoroso e Mancinelli, oltre che sull’ispirato Evangelisti. Dall’altra parte Biella conta sui suoi magnifici under: Laganà, Chillo e Lombardi, sono chiamati a dare continuità al loro rendimento, se Biella vuole avere speranze contro la Manital.

Scontro di fuoco a Brescia, dove la Centrale del Latte incontrerà la Sigma Barcellona. La Leonessa si è imposta contro Capo d’Orlando e Trento, l’Igea ha faticato con Casale Monferrato, e poi vinto con Ferentino. L’anno scorso Brescia asfaltò Barcellona 101-69, ma riteniamo che oggi la musica sarà diversa.  Barcellona infatti è stata molto sorniona in questi primi incontri, e pur andando in difficoltà è sempre riuscita a portare a casa i 2 punti: oggi è il primo vero esame per la squadra di Bonina, ed è probabile che l’atteggiamento sarà diverso, aggressivo, cercando di dettare i ritmi del match. Gli uomini per farlo ci sono, da Collins a Fantoni, da Young a Toppo, passando per Maresca, Natali e Pinton (gli ultimi due con grane fisiche). Insomma Barcellona punta al bersaglio grosso. D’altro canto nessuno si stupirebbe se arrivasse una sconfitta: Brescia ha dimostrato di essere una squadra compatta, più che nella vittoria con Capo d’Orlando, in quella con Trento, dove è andata a imporre i ritmi della partita, tarpando le ali all’Aquila. I grossi calibri anche qui non mancano: Slay, Giddens, Di Bella, Fultz, Cuccarolo… insomma ci sarà da divertirsi.

La sorprendente Veroli va in Sicilia, a Trapani, per il tris. Detta così sembra facile quando in realtà è tutto il contrario. Trapani viene da una buona prova alla prima in casa contro Imola, superata agevolmente di 20, e da una pessima prova a Forlì dove è uscita dalla partita per suoi demeriti più che per meriti degli avversari. La squadra di Lardo è coriacea in difesa, e finora ha pagato le basse percentuali in attacco, pur costruendosi buone conclusioni. Inoltre il Palailio è inviolato da due stagioni, e il fattore campo è sempre determinante per questa squadra. Riscattare Forlì è quindi la parola d’ordine in casa granata. Veroli ha vinto la prima con Biella, e la seconda in casa contro Napoli. A nostro giudizio questa vittoria non può dare il giusto metro per indicare il valore della squadra, poiché è evidente che Napoli sia un cantiere aperto e in emergenza. Sarà proprio quella con Trapani la prova del nove per i laziali,  che dovranno fare vedere di essere in grado di controllare i ritmi partita con una squadra diversa dalle prime due incontrate, che per un motivo o per un altro non hanno reso al massimo.

Dopo l’avvio di stagione stentato, Napoli può rifarsi in casa con una Aget Imola in difficoltà. I primi vengono da una vittoria risicata contro una sorprendente Forlì e dalla Batosta fuori casa con Veroli. Imola invece ha esordito perdendo a Trapani, ed in casa, nella giornata successiva, ha ceduto il passo a Trieste all’over time. Il quintetto imolese, in realtà, non sembra poi così male; serve probabilmente tempo ai ragazzi di Esposito per affiatarsi e diventare competitivi, ma la chiave tempo per una squadra che deve salvarsi è sempre un’arma a doppio taglio, e proprio in questo senso una ulteriore sconfitta potrebbe risultare pesante sul morale dei bianco-rossi.  Napoli in teoria di tempo ne avrebbe di più, visto che per puntare alla serie A bisogna entrare prima nella griglia playoff. Tuttavia il prezzo da pagare in questo caso è quello della credibilità, che in questo momento Napoli non ha, specialmente dopo la pessima uscita di Veroli. Il problema degli azzurri è una vera e propria crisi in attacco (vedasi i soli 47 punti segnati nell’ultima di campionato).  Vincere quindi sarebbe fondamentale per entrambi: per Imola oltre che per la classifica, per il morale; per Napoli per poter ricominciare a parlare seriamente di promozione. Pronostico difficile, tenendo conto del fatto che Napoli non potrà contare di sicuro su Tim Black e probabilmente su Ceron.

Una bella partita sarà quella che andrà in scena Pala Ponte Grande di Ferentino, tra i padroni di casa e l’Aquila Trento.

Ferentino ferma a quota 0, risultato di un avvio di stagione difficile (sconfitte in casa con Torino e fuori a Barcellona), Trento a quota 2 ( vittoria alla prima in casa di Trieste, poi stop in casa contro Brescia). Parliamo di due squadre che potrebbero svolgere un ruolo importante in questo campionato, con Ferentino che ha una voglia matta di cancellare la quota 0 dalla casella dei punti. Quale occasione migliore, se non davanti il proprio pubblico? Il problema è che di fronte c’è Trento, squadra senza dubbio in forma e con molto talento, anche se va registrata l’assenza importante di Poltronieri nell’Aquila (presunta rottura del crociato per lui), dall’altro lato gli amaranto continuano a fare a meno del pivot Moesly. Nonostante ciò la partita si annuncia ricca di spunti interessanti, soprattutto con gli accoppiamenti sugli esterni Guarino – Forray, Bucci – Triche e Green – BJ Elder.

Capitolo Orlandina: i ragazzi di coach Pozzecco, ancora limitati dalle assenze, fanno visita a una Novipiù Casale Monferrato dalle due facce: nella prima giornata mette ansia a Barcellona, arrendendosi all’over time, nella seconda non riesce minimamente a impensierire Verona. Upea che invece ha perso sul finale a Brescia nella prima fuori casa e si è arresa a Biella tra le mura amiche. Entrambe alla ricerca dei primi punti quindi, con una Capo d’Orlando in difficoltà di organico: ancora senza Basile, nell’impossibilità di schierare Mays per problemi burocratici, per Pozzecco sarebbe “un piccolo sogno” (parole sue) vincere a Casale. La Novipiù invece deve fare capire quale squadra è: la versione Barcellona o quella Verona. Probabilmente in questo momento Verona sarebbe in grado di asfaltare chiunque, quindi propendiamo per la prima ipotesi. Kevin Dillard inoltre potrebbe fare la differenza, proprio nel ruolo in cui manca l’americano ai siciliani, ovvero il play. Detto questo non si può non tenere conto di tre fattorie pro Orlandina: nelle file Upea ci sono giocatori del calibro di Nicevic e Soragna, la cui tecnica ed esperienza pesa come un macigno; in generale Capo d’Orlando è una squadra che finora, pur perdendo, non ha mai mollato; Dominique Archie è in forma strepitosa, una vera forza della natura. Dare quindi Capo d’Orlando per battuta in partenza è un errore da non commettere.

Chiudiamo con Jesì – Forlì, entrambe a quota zero, anche se Forlì viene da una penalizzazione di 2 punti, recuperata con la vittoria della scorsa giornata su Trapani.  Nonostante due sconfitte, la prima in casa contro Verona, la seconda fuori, a Torino, Jesi è una squadra mentalmente in forma. In queste due partite non ha demeritato, pur partendo sfavorita nei pronostici. Specialmente con Torino, Rocca e Maggioli hanno dato il loro importantissimo contributo, insieme al tuttofare Leemire Goldwire. Insomma, i presupposti per la prima vittoria ci sono tutti. Forlì invece viene da una mancata vittoria contro Napoli, e da una buona vittoria su Trapani, che oltre ai demeriti dei granata, segnala una discreta chimica di squadra e una predisposizione a lottare fino in fondo. Pertanto Forlì è chiamata a confermare il suo ottimo avvio di stagione.

 

Sergio Villabuona