Ancora ne ha di strada il figlio di Nando da fare per poter pensare alla Nba, per ora è soltanto un ipotetico prospetto, non una realtà. Ciò posto, i grandi europei disputati ne hanno fatto una potenziale prima scelta del draft, che in questo momento oscilla tra il numero 25 e il numero 37 sui vari siti specializzati (nbadraft.net, collegeexpress, nba.mockdraft).

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Bisogna dire che, onestamente, gli scout Nba non è che lo abbiamo studiato attentamente, dato che lo paragonano a Bonzi Wells e Sasha Danilovic. Di Bonzi Wells non ne parliamo neanche, Alessandro decisamente può e deve fare di meglio, forse la similitudine vale per il fisico possente e il ruolo, niente di più. Quanto a Danilovic, onestamente, non ci sono grandi analogie, quantomeno con il Sasha ventenne del Partizan e del 3peat in maglia Virtus, una scheggia sul parquet, forse qualcosa del Danilovic trentenne, più pesante dopo l’esperienza Nba. Un’ analogia forse nel jump shot, efficace sia per Gentile che per il serbo. Ad ogni modo, gli scout Nba potevano studiarsi una Nba comparison  magari più attendibile!

Detto questo, Alessandro è un giocatore sui generis, non deve guardare a nessuno, è già forte e deve migliorare per conto proprio, in Nba ne apprezzano l’esperienza, il carattere, la potenza e la capacità di far canestro con estrema facilità, sia andando dentro che con il suo jump shot. Viceversa il problema resta sempre il solito, la difesa e la capacità di scivolamento, perchè se paghi a livello europeo, in Nba le prendi dalla peggiore “small forward” della Lega, che magari sarà una pippa tecnicamente, ma come minimo sarà capace di schiacciare saltando in testa all’avversario!

Su questo aspetto c’è da sperare però, agli Europei Alessandro Gentile ha dimostrato di avere il passo per battere chiunque dal palleggio, davvero notevole. Certo, lo scivolamento laterale è cosa ben diversa rispetto alla capacità di attaccare orizzontalmente, ma è un primo passo vero i miglioramenti difensivi tanto auspicati. Insomma, non sarà mai Scottie Pippen, ma farne un difensore accettabile a livello Nba non è cosa impossibile, se continuerà ad allenarsi e darci dentro. E se si limitano i danni in difesa, in attacco ha potenziale per dire la sua in Nba già adesso, figuriamoci se migliorerà ancora, in fondo ha appena 20 anni!

Basketinside – Claudio DeGasperi

Detto questo, la sensazione, però, è che lui in questo momento sia un nuovo Mario Boni, non come tecnica cestistica bensì come ruolo nel proprio team, ovvero un giocatore che deve avere la palla in mano per esprimersi al meglio, la prima opzione offensiva della propria squadra. Davvero notevole, per un 20enne, forse un problema per fare il salto oltreoceano.

Infatti, più migliorerà, più in alto arriverà, ma ormai è evidente che offensivamente in questo momento è dominante con palla in mano più che in un sistema di gioco corale o come realizzatore sugli scarichi. In questo momento è una prima opzione offensiva in serie A e a livello Eurolega, discreto livello europeo. Il problema è che ha sempre dato il meglio da opzione principale, difficilmente è esploso da “specialista”, e in Nba, prima di avere responsabilità, devi stare un bel pò in panca o magari in un angolo ad attendere che arrivi il pallone, è toccato perfino a Manu Ginobili, talento sopraffino. Questo in ottica Nba è un limite, perché difficilmente, in questo momento, si può immaginare un Gentile prima opzione offensiva in una franchigia Nba.

Insomma, ricapitolando il tutto, parliamo di un talento offensivo da Nba, da prima scelta Nba, ma di un difensore che suscita non pochi dubbi agli addetti ai lavori. Per chiarire, se il basket fosse football, con squadra per difesa e squadra per attacco, in un ipotetico draft per i talenti offensivi, Alessandro sarebbe una pick non oltre la numero 10. I dubbi sulla tenuta difensiva lo portano tra la 25 e la 37, comunque non male, ma c’è da lavorare.

Basketinside – Linda Cravagna

Vediamo, comunque, le sue skills (voti in ottica Nba, non europea):

Potenza: 8.5 – il ragazzo è forte come un toro, pronto a reggere i contatti Nba già da adesso, vedere le schiacciate che ha piazzato agli europei!

Leadership: 7.5 – il carattere c’è, la grinta pure. Eccede spesso in proteste plateali e ancora non ha in pugno la squadra, a Milano sarà capitano per studiare da leader, ma ne ha ancora di strada da fare.

Ball Handling: 7 – se attacca il ferro, difficilmente perde la palla, notevole capacità di palleggio, anche se contro la zone press, costretto a spingere avanti il pallone, potrebbe entrare in difficoltà.

Passaggio: 8 – l’assist lo vede eccome, ha un ottima visione di gioco. Deve imparare a velocizzare il passaggio sul pick’n roll.

Fisico: 7 – come detto è potente, il problema è che non ha gambe per fare la guardia Nba e quindi dovrebbe giocare “small forward”, e in quel ruolo citiamo James, Anthony, George, Pierce, Gallinari, Gay, Durant, Batum, una discreta compagnia.

Altezza: 6 – 200 cm ne fanno una eccellente ala piccola europea, basteranno per i “3” Nba sopra citati?

Atletismo: 5 – deve lavorare! La mobilità laterale è tutto per il sistema Nba, non ne vogliamo fare uno specialista difensivo, ma deve migliorare per non pagare troppo difensivamente, in modo da poter dimostrare il proprio valore offensivo. Ma se paghi troppo in difesa, il parquet americano non te lo fanno neanche vedere!

Tecnica: 7.5 – davvero una grande classe, questo 7.5 potrebbe essere già un “9” a fine stagione, e un “9” in ottica nba vale tanto. Il ragazzo ha palleggio, visione di gioco, jump shot, tiro da tre, penetrazione, un manuale offensivo di altissimo livello.

Tiro: 7.5 – 8 per il jump shot e 7 per il piazzato.

Nba Ready: 6 – voto che risente di tutti i valori sopra citati. Pronto offensivamente, da rivedere quanto a tecnica, atletismo e applicazione difensiva.

Insomma, decisamente, salvo crescita esponenziale di un Hackett in rampa di lancio, Alessandro Gentile è il prossimo italiano in odore di Nba.

Deve quindi lavorare tanto, soprattutto sotto il punto di vista atletico, come detto, e magari anche tecnicamente, incrementando ulteriormente le proprie potenzialità, già comunque di livello assoluto. A fine anno, se proseguirà nella sua crescita costante, potrebbe essere una prima scelta Nba e, in seguito, trovare spazio in una franchigia oltreoceano, ma deve lavorare, lavorare, lavorare!

Andrea Di Vita