Ad una manciata di partite dai playoffs la situazione si fa davvero caliente ad ovest dove ballano le Seed 3,4,5 tra I Gallinarici Denver che dopo 15 W di fila agganciano il terzo posto, I Clippers e Memphis. I Lakers dopo aver raggiunto l’ottavo nonche’ ultimo piazzamento utile ora si sentono minacciati dal ritorno dei redivivi Dallas Mavs con Dirk Nowitzki attore protagonist nei panni di se stesso.
E’ un ovest scatenato dove una Portland (10a nella propria Conference) qualsiasi potrebbe lottare per il terzo posto ad Est, dove I Miami girano a meraviglia con al momento 27 le W di fila ed una streak che sembrerebbe potere non finire mai, nessuno e dico nessuno da l’impressione di poter competere con loro ne’ ad Ovest ne’ tantomeno ad Est dove la concorrenza e’ quantomai sterile.
Dispiace per il nostro orgoglio italiano la sconfitta subita da parte dei Nuggets dai non irresistibili New Horleans Hornetssoprattutto dopo che anche loro avevano impressionato con 15 vittorie di fila. Per la squadra del Colorado un calo di tensione oltre ad essere fisiologico e’ certamente lecito.
Una striscia impressionante quella dei Denver che hanno scalato I gradini del podio ad Ovest acciuffando il terzo posto, se riescono a consolidare la posizione accesso garantito quantomeno alle semifinali di Conference e osso quanto mai duro per tutti Spurs e Oklahoma compresi. Entrando piu approfonditamente in una logica Match-up nei possibili scenari playoffs li vedo personalmente piu forti di qualsiasi squadra che arrivera’ dal terzo all’ottavo posto ad ovest, nettamente piu forti qualora dovessero affrontare una qualsiasi tra Memphis, Warriors, Lakers, Houston o anche gli stessi Clippers col vantaggio del fattore campo.
Una volta giunti alle Conference Semifinals dovrebbero giocarsi il tutto per tutto o con I super talentuosi Thunder o contro la macchina perfetta Spurs, e’ li che la loro aggressivita’ difensiva e I tanti canestri in contropiede potrebbero riuscire a portare qualche W fuori casa vitale per la vittoria di una serie playoffs.
Laddove non arrivassero difesa e contropiede allora noi italiani in particolare aspettiamo la salita in cattedra del nostro Danilo, unica arma vera e affidabile dei Nuggets nei moment finali delle partite equilibrate che di solito si risolvono allo scadere con la firma di un campione.
Squadra atipica questi Nuggets, due point guards solide come Lawson e Andre Miller forse un po troppo mangiapalloni ultimamente, due centri forti atleticamente come Koufos e Mcgee da 20-25 minuti a partita che pero non vedono il campo nell’ultimo quarto; momento in cui Denver dimostra la profondita’ di un roster infinito e camaleontico: Faried passa da 4 a 5 e Gallo da 3 a 4 per sfruttare I mismatch contro I 4 avversari piu lenti e meno tecnici per tirargli in faccia da 3 o dalla media o sfidarli in palleggio.
Non bisogna farsi ingannare da questa striscia impressionante di vittorie in cui il nostro Danilo e’ andato sottomedia per I suoi standard soprattutto offensive: in queste partite per I Nuggets tutto e’ filato liscio, hanno espresso la profondita’ del loro roster trovando punti important praticamente da chiunque entrasse in rotazione; oltre ai due play sopracitati anche da panchinari di lusso quail Brewer e Chandler su tutti. Ma nelle partite piu importanti sara’ propria Danilo l’arma in piu per scardinare le difese avversarie. La sua atipicita’ da 4 permettera un’esasperazione delle rotazioni defensive avversarie a tutto vantaggio della franchigia del Colorado. La mia principale paura e’ una cattiva gestione dei possessi che contano da parte dei play, Andre Miller su tutti che ultimamente si intestardisce su conclusion personali: ora una cosa e’ attaccare il canestro a difesa schierata contro squadre di medio livello, un altro conto e’ avere di fronte point guards di livello assoluto vedi Tony Parker o Russell Westbrook.
Comunque saranno loro artefici del proprio destino sempre che Kevin Durant non faccia l’alieno e che la macchina Spurs non giri perfettamente come spesso ci ha abituato. Ma occasione quantomai ghiotta per Danilo per dimostrare al mondo NBA che l’All-Star Game lo valeva gia da quest’anno.
