Simone Pianigiani, dopo l’addio al Fenerbahce, avrà sicuramente più tempo ed energie da dedicare esclusivamente alla nostra nazionale in vista degli europei 2013, ai quali ci avviciniamo con buone sensazioni.

Dopo le stupende qualificazioni agli europei della scorsa estate, adesso il coach dovrà lavorare sotto due punti di vista, in primo luogo inserendo Belinelli e Bargnani, assenti in estate, il primo per problemi contrattuali ed il secondo per recuperare da un infortunio, e, soprattutto, Travis Diener, che dovrebbe divenire italiano entro la data di apertura della manifestazione continentale.

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In secondo luogo, il coach dovrà mettere insieme un roster di giocatori competitivo ai massimi livelli e, mai come adesso, Pianigiani  avrà tante difficoltà a fare dei tagli poichè, insieme ai soliti noti, sta crescendo una generazione di giovani talenti da non sottovalutare.

I giocatori tra i quali il coach Pianigiani dovrà probabilmente scegliere sono quelli qui di seguito riportati. Non abbiamo inserito i ragazzi troppo giovani, ad esempio Imbrò e Tessitori, classe 1994, nè tantomeno i più anziani  Basile, Marconato, Mordente, Carraretto, Bulleri, Michelori, Soragna e Ress, ormai fuori dal giro della nazionale, per raggiunti limiti d’età. Ress, tuttavia, classe 1980, è più giovane degli altri citati e, prima dell’infortunio che lo ha un pò limitato, stava disputando la miglior stagione in carriera, con un impatto notevole specialmente in Eurolega. Potrebbe essere molto utile alla causa, se Pianigiani lo convincesse a tornare in nazionale. Fuori anche Giachetti, classe 1983, che non gioca, anche se ben pagato, in quel di Milano, e non può quindi pretendere una convocazione. Qui di seguito la lista dei potenziali convocati, con le relative statistiche. Tenete presente che il contesto in cui esse vengono realizzate è estremamente rilevante. Innanzitutto, per i tre Nba, il cui contesto è decisamente più competitivo, in secondo luogo perchè la squadra in cui si gioca è rilevante ai fini delle statistiche accumulate, ad esempio Hackett, solo in base ai numeri, potrebbe sembrare un esterno come tanti altri, in realtà quest’anno sta disputando una stagione strepitosa, oppure Cusin, statistiche inferiori a Crosariol, decisamente superiore come impatto sulla partita, intelligenza cestistica ed esperienza ad alto livello.

GUARDIA:

  • Daniel Hackett [1988, 1.99 m, play – guardia, Montepaschi Siena]: 23 MIN, 8.6 PU, 2.9 AST, 3.1 RIM, 1.3 PR.
  • Giuseppe Poeta [1985, 1.85 m, playmaker, Virtus Bologna]: 26.2 MIN,  11.7 PU, 2.8 AST, 2 RIM, 1.3 PR.
  • Luca Vitali [1986, 2.00 m, play – guardia, Vanoli Cremona]: 26.5 MIN, 12.6 PU, 4 AST, 3.2 RIM,  1.1 PR.
  • Andrea De Nicolao [1991, 1.87 m, playmaker, Cimberio Varese]: 18 MIN, 4.9 PU, 1.7 AST, 2.8 RIM, 1.6 PR.
  • Travis Diener *[1981, 1.82 m, playmaker, Dinamo Sassari]: 33.7 MIN, 17 PU, 7.7 AST, 2.3 RIM, 1.5 PR.
  • Andrea Cinciarini [1986, 1.95 m, playmaker, Trenkwalder Reggio Emilia]: 32 MIN, 12.2 PU,  4.3 AST, 4.8 RIM, 1.8 PR.
  • Stefano Gentile [1989, 1.94 m, playmaker, Juve Caserta]: 26 MIN, 9.1 PU, 2.3 AST,  2.8 RIM, 1.5 PR.
  • Marco Belinelli [1986, 1.96 m, guardia, Chicago Bulls, NBA]: 25.4 MIN, 10.1 PU, 1.9 AST, 1.8 RIM, 0.6 PR.
  • Pietro Aradori [1988, 1.94 m, guardia, Foxtown Cantù]: 24.3 MIN, 13 PU, 1.5 AST, 3.7 RIM, 0.9 PR.
  • Daniele Cavaliero [1984, 1.88 m, guardia, Scavolini Pesaro]: 28.5 MIN, 11.8 PU, 2.4 AST, 2.5 RIM, 1.3 PR.
  • Lorenzo D’Ercole [1987, 1.90 m, play – guardia, Virtus Roma]: 25.3 MIN, 6.1 PU, 0.9 AST, 2 RIM, 1.1 PR.

ALA:

  • Alessandro Gentile [1992, 2.00 m, ala – guardia, EA7 Milano]: 20.4 MIN, 9.3 PU, 3 RIM, 1.7 AST, 0.4 PR.
  • Jeffrey Viggiano*  [1984, 1.96,ala piccola, Enel Brindisi]: 23.8 MIN, 10.8 PU, 3 RIM, 0.9 AST, 1.3 PR.
  • Luigi Datome [1987, 2.02 m, ala piccola, Virtus Roma]: 32.9 MIN, 17.1 PU, 5.8 RIM, 1.6 AST, 1.2 PR.
  • Stefano Mancinelli [1983, 2.03 m, ala, Foxtown Cantù]: 14 MIN, 4.4 PU, 1.2 RIM, 1 AST, 0.2 PR.
  • Danilo Gallinari [1988, 2.08 m, ala piccola, Denver Nuggets, NBA]: 32.6 MIN, 16.5 PU, 5.3 RIM, 2.5 AST.
  • Achille Polonara [1991, 2.04, ala forte, Cimberio Varese]: 23.6 MIN, 10.5 PU, 5.3 RIM, 1 AST, 1.8 PR.
  • Nicolò Melli [1991, 2.05, ala forte, EA7 Milano]: 17MIN, 5.3 PU, 3.4 RIM, 0.6 AST, 0.5 PR.
  • Andrea Bargnani [1985, 2.13 m, ala forte, Toronto Raptors, NBA]: 28.7 MIN, 12.7 PU, 3.7 RIM, 0.7 STP.

 CENTRI:

  • Riccardo Cervi [1991, 2.15 m, pivot, Trenkwalder Reggio Emilia]: 12.3 MIN, 2.4 PU, 3 RIM, 0.1 AST, 1.2 STP.
  • Angelo Gigli [1983, 2.10 m, ala – pivot, Virtus Bologna]: 25.9 MIN, 10.5 PU, 7 RIM, 0.6 AST, 1.2 PR.
  • David Chiotti *[1984, 2.06, pivot, EA7 Milano]: 10.2 MIN, 3.7 PU,  2.2 RIM, 0.2 AST, 0.1 STP.
  • Andrea Crosariol [1984, 2.10, pivot, Scavolini Pesaro]: 25 MIN, 8.9 PU, 5.7 RIM, 1.4 PR, 1.1 STP.
  • Marco Cusin [1985, 2.12 m, pivot, Foxtown Cantù]: 17.9 MIN, 6.2 PU, 4.1 RIM, 0.5 PR, 1.4 STP.

Partiamo da un presupposto certo ed inequivocabile, ovvero dal naturalizzato, se c’è Travis Diener saranno sicuramente esclusi Viggiano e Chiotti, per forza di cause, essendo solamente uno il posto da utilizzare per un giocatore naturalizzato.

hackettitalia (1)

Se ci sarà Travis Diener, abbiamo il regista in campo, colui che inequivocabilmente dovrà dividere la leadership con Danilo Gallinari, il giocatore italiano con più talento, un mix perfetto tra fisico, tecnica ed atletismo. Con loro, Belinelli in guardia, top player offensivo nel settore esterni, reduce dalla miglior stagione della propria carriera, ha dimostrato di avere un grande carattere, una voglia di vincere senza eguali. Ha grande talento offensivo, ottimo tiratore,  si è allenato come non mai, adesso può portar palla, vede il passaggio, difende come mai fatto in precedenza, gioca il pick’n roll non solo per concludere ma anche per servire i compagni.

I lunghi dello starting five saranno Bargnani e Cusin, il primo punta di diamante dell’attacco, da recuperare sia fisicamente che emotivamente, dopo la stagione drammatica vissuta ai Raptors, tra incomprensioni ed infortuni, il secondo reduce da una buona stagione, esordio in Eurolega e in un team di alto livello in serie A, sicurezza difensiva.

Tra gli altri sette non potranno mancare Hackett, da guardia perfetto accanto a Travis Diener. Nel complesso, Danny Boy è sicuramente il giocatore con più atletismo e grinta su cui possiamo fare affidamento, viene da una stagione esaltante che lo ha consacrato uomo dei palloni decisivi, una bella consacrazione, ad onor del vero.

Immancabili anche Datome, alla miglior stagione in carriera, realizzatore come pochi, tiratore devastante da qualsiasi distanza, anche spalle a canestro cadendo indietro, ottimo rimbalzista, utile in due ruoli, e probabilmente anche Gigli, l’unico lungo che sa davvero giocare il pick’n roll ad alto livello, sarebbe molto utile nei giochi a due con Travis Diener.

Mancinelli ha appena ripreso a giocare, difficilmente potrà essere escluso, anche se sta rendendo poco e non è ancora in ritmo.

Siamo a nove, considerando Gigli ormai definitivamente un pivot, coi centri siamo a posto, anche perché Bargnani può fare tranquillamente il pivot, lo faceva in Nba, non avrebbe problemi a farlo a livello continentale, a casa quindi Crosariol per scelta tecnica, e Cervi, per questioni di gioventù e spazio limitato, avrà tempo per far bene in nazionale, adesso deve crescere.

Hackett, come detto, può giocare sia in sostituzione che accanto a Diener, quindi se servirà una guardia o un play dipenderà da dove coach Pianigiani preferirà far giocare il buon Daniel.

Noi porteremmo Aradori, tanta esperienza di Eurolega, molto cresciuto e capace di portare punti alla causa. Oltretutto la guardia canturina ha dimostrato di essere in grado di assumersi grandi responsabilità, specialmente dopo la partenza di Markoishvili.  A casa resterebbero quindi Cavaliero e D’Ercole, nonostante l’ottima stagione da entrambi sin qui disputata.

Restano due posti da assegnare tra Vitali, De Nicolao, Cinciarini, i due Gentile, Polonara e Melli.

Abbiamo già un play (Diener), un play- guardia (Hackett), due guardie (Belinelli e Aradori), tre ali piccole che giocano anche da “4” (Datome, Gallinari e Mancinelli), un ala forte che sa fare il pivot (Bargnani), e due pivot (Gigli e Cusin).

Cosa manca? Dipende dalle scelte del coach, solo lui, alla ricerca di una perfetta chimica di squadra, potrà decidere cosa e chi sarà più utile alla causa nazionale.

italia 2012

Noi diremmo Polonara, perché dalla panchina potrebbe portare entusiasmo e atletismo, voglia di correre in contropiede, difesa d’anticipo e freschezza atletica.

E poi probabilmente Andrea Cinciarini, ottima stagione quest’anno, merita il posto. Fuori, quindi, il dinamico Poeta.

Restano fuori Vitali, anche se uno come lui potrebbe sempre far comodo per la capacità di giostrarsi in tre ruoli diversi, De Nicolao, che avrà il suo tempo e perché gli è stato preferito Cinciarini, più esperto, i due Gentile, entrambi giovani, Stefano per le stesse considerazioni già svolte su De Nicolao, Alessandro perché nel suo ruolo siamo copertissimi, con Gallinari e Datome, e perché il più giovane dei Gentile ancora non è difensivamente affidabile sulle guardie,  e, infine, Melli, perché, anche se più esperto di Polonara ad alto livello, forse non potrebbe dare quello che darebbe Polonara nei pochi minuti a disposizione in campo, che vediamo utile per recuperi, contropiede e stoppate.

Su De Nicolao il discorso sarebbe diverso se Travis Diener non partisse con gli azzurri, in quel caso Hackett probabilmente sarebbe il playmaker designato, Cinciarini il suo back up, salvo l’ipotesi di Hackett come sesto uomo che però conclude le partite, un pò come a Siena. Ad ogni modo, in tal caso, un posto per De Nicolao si aprirebbe, con la sua capacità di spaccare le partite dalla panchina, pressare fortissimo sui playmaker avversari, recuperare palloni e, eventualmente, realizzare anche dalla lunga distanza.

Stesso discorso per Melli, il quale potrebbe ottenere un posto, visto lo scarso attuale rendimento di Stefano Mancinelli, difficilmente però Pianigiani si priverà del suo capitano, unico a garantire grande pericolosità in post basso. Melli, comunque, proverà a giocarsi un posto, magari in caso di forfait di Bargnani, attualmente infortunato. Con tutto il rispetto per Melli, gli auguriamo un futuro radioso ed anche la possibilità di far parte della squadra del 2013, non in forza del forfait di un Nba, però, Bargnani ci serve, così come, ovviamente, Belinelli e Gallinari.

Questi ultimi citati, comunque, a prescindere da una attuale convocazione per gli europei del 2013,  sono il  futuro della nostra nazionale, specialmente De Nicolao, Alessandro e Stefano Gentile, Melli e Cervi, insieme magari ad Imbrò e Tessitori.

Ma come giocherebbe una squadra così composta?

Diener porterebbe leadership, regìa, lucidità in campo, tanti assist, capacità di coinvolgere i compagni. Nessuno dei nostri è come lui, Hackett è forte ma non è un playmaker vero. Con il quintetto base ipotizzato, squadra quadrata, chimica difficile ma non impossibile, Diener a creare e a fondere le individualità in un unico sistema,possibilità di giochi a due con Bargnani, Gallinari a far tutto quello che serve, con il suo incredibile talento, può portare punti e rimbalzi, ma soprattutto può distruggere gli avversari più piccoli spalle a canestro oppure tirandogli in faccia da distanze siderali, Belinelli sugli scarichi, Cusin (o Gigli) a chiudere la difesa, stoppate e rimbalzi. Gigli, in particolare, potrebbe giocare con Diener per tagliare forte e ricevere, alternando i giochi rispetto a quelli con Bargnani, che si aprirebbe per tirare dalla lunga distanza. Con quintetti più rapidi e veloci, invece, si potrebbe giocare con Diener, Belinelli (o Hackett), Gallinari, Mancinelli (o Datome) e Bargnani. Con Hackett, più penetrazione, atletismo e difesa, con Belinelli più tiro e più punti, Gallinari da “4” potrebbe attaccare dal palleggio i lunghi avversari, nessuno dei quali potrebbe minimamente difendere su di lui, troppo veloce il Gallo se gioca da ala forte. In più, Datome ha tiro, Mancinelli il post basso, di Bargnani si è detto. Sicuramente una squadra così composta avrebbe più facilità di cambiar uomo in difesa, i lunghi potrebbero aggredire sui pick’n roll avversari, per forzare le palle perse, anche se saremmo più deboli a rimbalzo, dove Gallinari sarà fondamentale, visti i limiti del Mago, sotto questo punto di vista.