SASSARI VARESE

DINAMO SASSARI – CIMBERIO VARESE 

STAGIONE:

Sassari : è una squadra ben costruita, frutto di un progetto, squadra che  nasce da una idea di pallacanestro che dovrebbe essere di ispirazione per tutti e che, se possibile, ha fatto anche meglio di quelle che erano le aspettative iniziale, si affida molto al quintetto base ma di partita in partita emerge qualche seconda linea. Finora ha 17 vinte e 5 perse, e un gioco formidabile, con un attacco devastante, che si basa sulle spaziature, il tiro da tre punti, il talento dei cugini Diener e i giochi a due con i lunghi, e con una difesa i cui principi si basano sull’ aggressione dei piccoli avversari, con i lunghi che escono forte invece di proteggere l’area. Estro e talento sono le fondamenta su cui si basano i sardi, giocare per divertirsi e per divertire!

VOTO: 9

Varese:  ha appena riconquistato il primato in classifica con 36 punti, 18 vittorie e soltanto 4 sconfitte. Ha superato gli infortuni di Banks ed Ere senza ricorrere a stranieri a gettone, ed è un merito che le va riconosciuto in un basket senza limiti di mercato, dando fiducia a De Nicolao e provando Polonara anche da ala piccola per certi momenti delle partite. Da poco ha reinserito nel roster Bruno Cerella, un ulteriore elemento per le rotazione. Una squadra quadrata, che gioca bene e vuole vincere.

VOTO: 9

 

STARTING FIVE:

SASSARI: T.DIENER, D.DIENER, THORNTON, IGNIERSKI, EASLEY.

Il playmaker e fonte del gioco dei sardi è Travis Diener, campione statunitense in attesa di passaporto italiano, una final four Ncaa con Marquette University, in campo con Dwyane Wade e Steve Novak, poi varie stagioni in Nba con Indiana Pacers e Portland Trail Blazers, un regista vero, uno di quelli che accendono il motore di una squadra, uno che viaggia a quasi 17 punti e quasi 8 assist di media in 33 minuti di impiego. Un giocatore di un altro pianeta. Un fenomeno.

Accanto a lui, in guardia, suo cugino Drake Diener, mai visti due così forti e così umili, pronti a dare tutto per la propria maglia. Drake è una vecchia conoscenza di coach Meo Sacchetti, che lo ha avuto prima a Castelletto Ticino e Capo d’Orlando, e adesso a Sassari. Sta producendo 17.1 punti, 5.1 rimbalzi e 3.3 assist di media, è il realizzatore della squadra, triple impossibili, infallibile dalla lunetta anche nei momenti cruciali, gioca back door, segna in penetrazione, anche in secondo tempo di tabella, all’ occorrenza porta palla. Fondamentale.

In ala piccola, nello starting five, c’è Bootsy Thornton, che è la vera scommessa che la Dinamo Sassari ha vinto quest’estate, quando lo ha portato in Sardegna. Il vecchio Bootsy, nonostante gli scettici sostenessero fosse carente di atletismo, è ancora un giocatore di grande livello, esperienza e di intelligenza cestistica fuori dal comune si è integrato alla perfezione portando difesa, punti, gioco spalle a canestro e tiro da tre punti. Lo ha dimostrato alle final eight dove è stato davvero immarcabile.

I lunghi titolari sono Michael Ignierski e Tony Easley, due che sembrano perfetti per giocare assieme, il primo più tecnico, alto 2.10 m, grande tiro da tre punti, esperienza ad alto livello europeo ed anche nella nazionale polacca, e il secondo 2.05 m, atleta formidabile, elevazione ai limiti delle possibilità umane. Una front line tra le migliori della Lega, perfetti come alternative nei giochi a due con i piccoli. Ignierski, infatti, blocca e si apre per tirare dalla lunga distanza, Easley invece taglia forte per ricevere e concludere in schiacciata. Insieme producono 26 punti e 12 rimbalzi di media.

VOTO: 9

Varese:  parte con Green, Banks, Ere, Sakota e Dunston, in ordine di ruolo dal play al pivot. Green è il leader della squadra, tiene in mano il gioco e detta i ritmi ai compagni di squadra. Produce 13.6 punti, 6 assist e 4.8 rimbalzi, è utile in ogni lato del campo, gioca in penetrazione per concludere per sé stesso o per scaricare, tira col 40% da tre, è grosso fisicamente e porta gli avversari più piccoli in post basso. Da lui Varese non può prescindere, sta in campo 32 minuti a partita. Il faro della squadra.

Banks e Ere sono le bocche da fuoco, il primo porta quasi 15 punti di media alla causa varesina, è fenomenale quando va in palleggio, arresto e tiro, grandi percentuali di realizzazione, sembra abbia le molle, sotto questo punto di vista (e solo questo) sembra il primo Carlton Myers della Scavolini Pesaro. Il secondo ha grande fiducia, segna 14 punti con sei rimbalzi di media, dopo un inizio folgorante, è stato limitato da un infortunio ma adesso è in ripresa, le sue triple siderali sono devastanti per gli avversari, il suo aiuto a rimbalzo fondamentale per vincere le battaglie sotto i tabelloni.

Sakota è l’ala forte titolare anche se gioca molto meno di Polonara, che finisce le partite, è il lungo atipico che segna da tre punti e, statene certi, segna davvero. Dunston è un toro, elevazione pazzesca, forte fisicamente e dotato anche di discreta tecnica, per lui 15 punti e 7.5 rimbalzi di media. Il paragone si potrebbe fare, per chi ricorda quegli anni, con Bobby Lee Hurt, in A1 con Torino e Trapani nei primi anni novanta, per le stoppate, le schiacciate e soprattutto il movimento spalle a canestro che conclude, verso il centro dell’area, lasciando andare la palla da molto in alto.

VOTO: 8.5

PANCHINA:

SASSARI: Il sesto uomo è capitan Vanuzzo, 38 anni, anima della squadra, a Sassari da una vita, ha più volte dichiarato che, quando smetterà, rimarrà comunque in città, uomo che spacca le partite con le sue triple, ago della bilancia in difesa, leader dello spogliatoio.Gli altri sono Giacomo De Vecchi, ala-guardia, cugino del Gallo, specialista difensivo sugli esterni, capace di realizzare triple importanti all’occorrenza, Dane Diliegro, pivot di scorta, buon fisico, attualmente in crescendo, Mauro Pinton, che ha il difficile compito di non far rimpiangere troppo Travis Diener, quando questi deve tirare il fiato, e Brian Sacchetti, figlio del coach, qui non per vincolo di sangue ma perchè è un combattente, capace di giocare in entrambi i ruoli di ala, buon tiro da tre, discreto rimbalzista.Tutti specialisti, pronti a dare il loro contributo, se richiesti. L’unico che può andare sopra le righe è Vanuzzo, anche se recentemente la panchina della Dinamo, spesso accusata di non poter reggere l’urto di un campionato di vertice, ha dimostrato di poter fornire un discreto contributo. Certo, dal quintetto base non si può prescindere!

VOTO: 6.5

Varese: in panchina a Varese è esploso Achille Polonara, anche se, con 25 minuti di media, ormai è un sesto uomo alla Ginobili. Produce quasi 11 punti, 6 rimbalzi e 2 recuperi a partita, con un high di 8. Dalla panchina porta atletismo, freschezza atletica, contropiede e tante stoppate. Dietro di lui c’è De Nicolao, altro argento europeo under 20, play-guardia rapidissimo, buon ladro di palloni, ottima difesa e discreto tiro da tre punti, al momento più efficace da guardia, accanto a Green, perché ad altissimi livelli manca ancora di esperienza e leadership per guidare i compagni. Il ragazzo padovano sarà fondamentale perchè è la vera arma varesina per limitare Travis Diener, per stancarlo, per pressarlo. Infine, come detto, Cerella sta rientrando da un brutto infortunio, Rush sta dimostrando di meritare i minuti che gli vengono concessi e Talts è il centro di riserva, con compiti perlopiù difensivi.  Nel complesso panchina più lunga, con almeno due uomini che producono un contributo costante.

VOTO: 7.5

 

COACH:

SASSARI: Il coach è Meo Sacchetti, un campione da giocatore, oro europeo e argento olimpico con la nazionale italiana negli anni ottanta, e adesso allenatore che capisce i suoi giocatori.

Guida il suo gruppo, coadiuvato dai fedeli Ducarello e Citrini, sia sotto l’aspetto tecnico che sotto il profilo umano, capace di plasmare la squadra secondo i suoi principi fondamentali, giocare a ritmi altissimi, mettendo l’anima in campo, mantenendo però il piacere di divertirsi insieme.

VOTO: 9

Varese: non può non rilevarsi la differenza di esperienza, ad alto livello, tra Frank Vitucci e il suo diretto avversario. Però Vitucci è un buon allenatore, le sue squadre giocano bene e a Varese ha creato un gioiellino di grande valore, una macchina perfetta, con gli ingranaggi ben allineati.

La squadra si diverte e fa divertire, si gioca un bel basket in attacco, senza dimenticare la difesa.

Ha grande entusiasmo, e i suoi ragazzi sono con lui al 100%. E Varese ha con sé il suo entusiasmo.

Voto: 8.5

 

LA SFIDA NELLA SFIDA:

TRAVIS DIENER [17 punti, 2.4 rimbalzi, 7.7 assist in 33 minuti]

MIKE GREEN [14.1 punti, 4.5 rimbalzi, 5.8 assist in 31.6 minuti]

Si sfidano anche Diener e Banks, Ere e Thornton, Easley e Dunston, ma la sfida tra i playmaker sarà decisiva. Diener è talento allo stato puro, contribuisce alla causa anche in fase di realizzazione ma deve mettere in ritmo i compagni con i suoi assist. Punti sì, senza esser costretto a forzare però. Green è più quadrato, più post basso, probabile che se abuserà del gioco spalle a canestro sarà Drake Diener a prenderlo, con Travis che passa su Banks, meno fisico. Dal duello tra i playmaker dipendono le sorti del match!

LA CHIAVE:

La chiave è il binario su cui correrà la partita. Se si gioca più piano, co Varese che stringe in difesa e rallenta in attacco, con uno sguardo al contropiede, allora la Cimberio è avvantaggiata. Se Sassari parte come spesso fa, in casa, a mille all’ora, allora il talento dei sardi non è facilmente arginabile, chiedere alla Montepaschi per credere. Tutto dipende da quale squadra imporrà la propria legge sul parquet, entrambe cercheranno di forzare il proprio gioco, staremo a vedere!

 PERCENTUALI:

Dato che la partita si giocherà in Sardegna:

Sassari –> 55%

Varese –> 45%