Bobby Brown in azione

KHIMKI MOSCA – MPS SIENA  78-71  (25-20; 44-37; 64-54)

KHIMKI: Augustine 4, Fridzon 8, Koponen 3, Vyaltsev 6, Loncar 8, Rivers 19, Monia 4, Khvostov 2, Zhukanenko n.e., Planinic 6, Davis 18, Nielsen n.e.. All. Kurtinaitis.

MPS: Brown 17, Eze, Carraretto 5, Rasic 6, Kangur 12, Sanikidze 6, Ortner 11, Lechathaler 2, Janning 8, Moss 4. All. Banchi.

Una Montepaschi incerottata tiene botta al Basketball Center of Moscow Region, non mollando mai la partita, neppure quando il Khimki sembrava poter surclassare a suon di canestri una Mens Sana che certo non si era presentata al meglio in questa partita. Priva di Hackett e Ress fin dall’inizio e con Eze che dopo pochi minuti si è trovato costretto ad alzare bandiera bianca, la squadra di Luca banchi rincorre per 40 minuti con scarti variabili, dal -19 al -5, dando la possibilità nel finale di poter quantomeno tenere la differenza canestri.

L’inizio di partita è di marca moscovita, con Loncar scatenato e con Siena che invece fa un po’ di fatica a trovare la via del canestro, anche se Kangur fa vedere a tutti che dalla distanza ci sa fare. Ma è quando si mette in partita Bobby Brown, che la Mps dà la sensazione di potersela davvero giocare e pur rincorrendo sempre, chiude il primo quarto a -5 (25-20).

La seconda frazione comincia invece in salita per la squadra di Luca Banchi, per “colpa” principalmente di Planinic, che segna e fa segnare, portando i suoi in vantaggio in doppia cifra ed addirittura a +15 poco dopo la metà del tempo. Ma nel momento di massima difficoltà la Mps trova la forza di reagire e punto dopo punto prova a riavvicinarsi, fino al canestro a fil di sirena di Bobby Brown, che di tabella manda le due squadra al riposo lungo con 7 lunghezze di differenza (44-37).

La Mps è viva anche in avvio di terza frazione, e vuole fortemente rimanere in scia dei padroni di casa, che con Rivers e Davis trovano con buona continuità la via del canestro. Ma i biancoverdi non mollano un centimetro e dopo diversi minuti con scarti “fissi”: -7 e -9, l’inerzia viene spezzata da Siena che arriva a -5, prima del 5-0 Khimki che manda le due squadre all’ultimo miniriposo sul 64-54, grazie alla tripla allo scadere di KC Rivers.

Il Khimki vola via nel punteggio ad inizio ultima frazione con il solito Rivers ed approfittando anche del riposo concesso a quella che in realtà dovrebbe essere la stella della squadra, ovvero Zoran Planinic. E’ ancora Rivers a fare la differenza, ben coadiuvato dai lunghi, Loncar e soprattutto Davis, che anche in difesa si fa sentire stoppando i tentativi di lay up dei biancoverdi. La Montepaschi però dimostra ancora una volta di avere la pelle dura e dopo aver subito un parziale di 14-0, risponde con 0-8, che riporta i biancoverdi a -9 a 3 minuti dalla fine. Si gioca anche per la differenza canestri, che vede i senesi avanti di 6 lunghezze in virtù dell’82-76 dell’andata al PalaEstra. A 18 secondi dalla fine sul 78-71 Kangur sbaglia una tripla aperta, Ortner manca la correzione da mezzo metro e Rivers subisce fallo. Dalla lunetta fa 0/2, dando così a Siena la possibilità, segnando, di mantenere la differenza canestri. L’ultima azione è buona, con Janning che ha lo spazio per sparare da oltre l’arco, ma la palla non entra. Finisce 78-71, per Siena dunque oltre al danno (la sconfitta), anche la beffa, con i russi che in caso di arrivo (a due) a pari punti, si troverebbero avvantaggiati.