Ormai sono buoni amici e, probabilmente lo sono sempre stati, adesso li vediamo in televisione commentare la Nba e scherzare, indubbiamente due dei personaggi più simpatici della Nba di tutti i tempi, imprevedibili, continuamente sorprendenti in conferenza stampa. Uno è Charles Barkley, Sir Charles, uno che in campo non le mandava a dire a nessuno, l’altro è Shaquille O’Neal, the Big Diesel, the Big Aristotele, uno dei pivot più forti di tutti i tempi. Li vediamo ridere e scherzare, lavorare assieme, hanno la passione per il cibo, entrambi con piccoli problemi di peso, addirittura i Lakers sapevano ed ammettevano che Shaq ottenesse il peso forma intorno a febbraio, consentendogli, negli anni d’oro, di rilassarsi in estate e di farsi trovare un pò sovrappeso ad ottobre, inizio stagione. Hanno anche guidato, in modo ironico e divertente, le compagini delle matricole, dei rookies Nba nell’ultimo All Star Game.

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Ma questi due non sono soltanto due analisti Nba, simpatici ed irriverenti, sono innanzitutto due leggende della Nba!

Charles, classe 1963, pick numero 5 nel draft 1984, quello di MJ, mvp dei giochi olimpici del 1992 e della Nba nel 1993, una sola finale al proprio attivo, proprio nel 1993, contro gli imbattibili Bulls di MJ, ala piccola dotata di forza fisica incredibile, rimbalzista come pochi, grande realizzatore, negli anni d’oro, prima ai Sixers, nei quali incrociò un Julius Erving a fine carriera, e poi ai Suns, marcava anche le guardie ed era un atleta incredibile. In quel 1993, in cui Charles si apprestava a vincere il titolo da Mvp, Shaq entrava nella Lega da “first pick overall”, prima scelta assoluta del draft, come pivot che avrebbe dominato la Nba, e così, effettivamente, andarono le cose. Per lui, 4 titoli, tre da mvp delle Finals, un titolo di Mvp della Lega, nel 2000, una forza della natura, da solo poteva distruggere le front line avversarie, un dilemma per tutti, anche gli Spurs di Duncan e Robinson, anche se quest’ultimo già in là con l’età, non riuscivano a limitarlo.Nei suoi anni d’oro era assolutamente immarcabile, in varie interviste ha confessato di aver sofferto un solo pivot, Akeem Olajuwon, nelle Nba Final 1995, dove gli Orlando Magic di Shaq e Penny Hardaway furono letteralmente asfaltati dagli Houston Rockets del nigeriano, ma era uno Shaq ancora 23enne. Ci sarebbe piaciuto ammirarlo nell’era dei grandi pivot, Ewing, Robinson, lo stesso Olajuwon erano già attempati quando Shaq era al massimo, intorno ad inizio millennio.

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Ad ogni modo, sebbene Barkley fosse un “3” di 198 cm, a fine carriera, approdato ai Rockets, si muoveva principalmente da ala forte e gli incroci tra i due aumentarono in modo esponenziale, anche se Shaq era un pivot da 215 cm, Sir Charles era uno che non aveva davvero paura di niente e nessuno. E, dato che i due avevano due bei caratterini, non poteva mancare la rissa!

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 Niente di particolare, due pesi massimi da oltre 120 kg a prendersi a pugni. Tutto sedato in pochi minuti, ovviamente! Adesso ci divertono raccontandoci la loro Nba, da analisti, in modo assolutamente divertente.

Ricordateli come giocatori però, come All Stars, come leggende della Nba. Due fenomeni di epoche diverse che si sono incrociati in momenti differenti della loro carriera fenomenale. Due icone del gioco che tutti amiamo!

VEDI IL VIDEO “FIGHT”:

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