Giro di boa della stagione NBA, archiviato un All-Star Game decente – ma si puo sempre fare di meglio, magari una sfida All-American NBA Stars contro International NBA Stars invece dell’assurdo Team Chuck vs Team Shaq del Friday Night tanto per buttarla li.

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Ultima corsa dei Lakers verso i Playoffs, squadra in ascesa, si sa dipende da loro, ormai è una situazione che trascende attacco o difesa o coach; devono trovare continuita. Ad ogni modo se dovessero riuscire a centrare i PO poche, anzi pochissime chances per loro, visto che si vedrebbero San Antonio o OKC al primo turno. L’attenzione dei Lakers si sposta per l’anno prossimo quando dovrebbero cedere uno tra Gasol o anche lo stesso Howard. infatti con un Howard non dominante in gialloviola ma ancora appetibile sul mercato (vedi sponda Brooklyn) i Lakers potrebbero liberarsi di un contratto importante e ringiovanire. La squadra continuera a girare ancora attorno Kobe praticamente finchè lui lo vorra e con i 4 quinti degli starters ultra trentenni, sembra il momento di ringiovanire. Piace e verra confermato Clark al 3, se non dovessero partire nè Howard nè Gasol probabile che venga esercitata una amnesty sul buon vecchio Art…ops Metta World Peace.

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Con l’ASG archiviato anche il “mercato di riparazione” e la domanda che personalmente rivolgerei a Bryan Colangelo è PERCHE’? Perchè non cedere Bargnani ora invece di aspettare fino a Luglio come faranno. Da un lato comprensibile vista la pochezza di alternative valide sul mercato; Boozer non vale di certo il mago alle cifre del suo contratto (16 milioni a stagione dalla prossima contro i 10 di Bargnani), ma che senso ha tenersi un giocatore come Bargnani da sesto o addirittura settimo uomo, con un’appetibilità sul mercato che andrà certamente scemando a fine stagione. Comprensibile anche la non sopportazione che la piazza di Toronto dimostra ad ogni partita casalinga verso il lungo atipico italiano, che anni orsono si pensava potesse diventare il nuovo Nowitzki ma mai esploso definitivamente. Ribadisco nel dire che la colpa non è solo sua e Andrea non era e non è certo l’unico problema di Toronto, e contro chi lo addita di non aver meritato quella prima scelta assoluta nel Draft 2006, quell’anno onestamente non è stato ricco di talents come ad esempio nel 2003. Tuttora il mago vale piu della seconda scelta di quell’anno Lamarcus Aldridge, un 4 tipico e molto solido da 20 e 10 ogni sera tutto post basso. Anche il suo attuale compagno Rudy Gay scelto all’ottava chiamata nel 2006 e attualmente considerato salvatore della patria e uomo franchigia a Toronto a parere di chi vi scrive non è un alieno nè credo sia a livello del nostro Andrea. Bargnani non è certamente quello visto nelle recenti prestazioni uscendo dalla panchina, se in forma puo dire la sua anche in una squadra con un record vincente e con diverse aspirazioni post-season rispetto ai Raptors allo sbaraglio degli ultimi 3 anni. Anche senza cattiveria potenzialmente potrebbe segnarne 20 a sera attirando tanta difesa su di lui, aprendo il campo per i propri compagni, è sicuramente tra i 4-5 piu tecnici nel ball-handling e con il range piu ampio di questo gioco. Questo giocando appunto senza cattiveria, poi se venisse allenato da un coach alla Thibodeau per fare un esempio, in una squadra come i Bulls per farne un altro, e riuscisse a riscoprire quella aggressivita che noi fans abbiamo solo intravisto finora, allora i limiti per lui sarebbero solo le stelle.

Continua la cavalcata verso il quarto posto ad ovest dei Nuggets, squadra letteralmente in missione per dimostrare che vincere senza una superstar assoluta si puo. Magari non sara ancora un superstar a 5 stelle ma un livello da all star lo dimostra gia da due stagioni il nostro Danilo. Attualmente infortunato, che è potenzialmente dominante in questa lega potrebbero presto capirlo in molti anche tra gli addetti ai lavori NBA e molto dipenderà da cosa il Gallo riuscirà a dimostrare in questi Playoffs. Per lui valgono un po gli stessi discorsi fatti per Bargnani, un 3-4 atipico come ha come range di tiro praticamente tutto il campo, rispetto al mago aggiunge difesa e si sta via via consolidando il suo CLUTCH ovvero la capacità di essere decisivo nelle giocate finali che contano per far vincere la propria squadra.

NBA: Golden State Warriors at Detroit Pistons

Chiudiamo con una curiosità avvenuta nella notte di questo Wednesday Night che testimonia il career high di un giocatore: la point guard dei Golden State Warriors Stephen Curry ha messo a referto ieri al Garden di New York ben 54 punti nonostante la sconfitta della sua squadra con i Knicks appunto. Il Madison Square Garden autentico tempio della pallacanestro nella City americana per antonomasia è da sempre teatro di grandi prestazioni personali: dal cinquantello del comeback di Jordan dopo il primo ritiro, alle faide Pacers-Knicks degli anni 90 con Reggie Miller one man show ai tanti altri tra cui anche un quarentello di Bargnani a cui va il nostro piu grosso augurio per il futuro.

VEDI I VIDEOS:

http://www.youtube.com/watch?v=Y6ZkhhJ8gwg Stephen Curry

http://www.youtube.com/watch?v=5ZVZagjpOwc Jordan

http://www.youtube.com/watch?v=hb_XqBS5Ku4 Reggie Miller

http://www.youtube.com/watch?v=TRr7jgb-FDM Bargnani