Dopo il recente esonero di Perdichizzi, torna a parlare il presidente della Sigma, ragionando sul vecchio allenatore e soprattutto spendendo parole positive per Ducarello, nuovo coach della sua squadra ed ex assistente proprio di Perdichizzi.
Il presidente giallorosso Bonina parte proprio dalle premesse per motivare la sua scelta: «Con Giovanni Perdichizzi c’è sempre stato un rapporto di grande schiettezza e fiducia reciproca, altrimenti non si spiegherebbero tante cose, come ad esempio la volontà di trattenerlo al timone della nostra squadra dopo aver perso i playoff al primo turno e dopo aver smantellato il roster dello scorso anno – puntualizza Bonina –. In quella occasione ho fatto il passo all’inverso e quest’anno sono voluto ripartire con lui concedendogli un altro gruppo di primissima fascia. Lui e Riva hanno costruito una squadra a loro immagine e somiglianza – prosegue il numero uno della società di via Roma – a ragione del fatto che la società ha avuto grande fiducia sulle capacità e l’esperienza di allenatore e general manager. Hanno voluto otto giocatori da quintetto e così è stato».
Col tempo, tuttavia, si è incrinato qualcosa. In particolare i risultati non arrivavano e quando questo accade è sempre il coach il primo a pagare, anche se in realtà la squadra era unita e un paio di risultati negativi erano arrivati anche a causa di episodi e non soltanto per la negatività del gioco espresso dalla squadra.: «Purtroppo nello sport prevale la legge del campo – continua il patron giallorosso – e questa nell’ultimo periodo non ci ha regalato la squadra che avevamo creduto di avere. I nostri meccanismi non stavano funzionando bene, infatti abbiamo perso tutti gli scontri diretti e in molti casi le modalità sono state piuttosto controverse considerando anche le 6 sconfitte in 13 incontri. La goccia che ha fatto traboccare il vaso – prosegue il presidente della Sigma Barcellona – è stata la sconfitta interna di domenica, nella quale ho notato un’involuzione evidente di fronte ai nostri cari tifosi. Lì ho preso coscienza che la scelta, seppur dolorosa, doveva passare attraverso Giovanni». Ora tocca a Ducarello che, come sottolinea Bonina, sarà l’allenatore da qui alla fine del campionato. «Mi piacerebbe sgombrare il campo dai nomi roboanti che ogni qualvolta succede qualcosa vengono accostati a Barcellona. Qualcosa abbiamo cercato, ma dopo molte riflessioni abbiamo ritenuto opportuno puntare sul nostro Ugo Ducarello, allenatore giovane, ma esperto e preparato. Non sarà un traghettatore e l’ho detto anche a lui – sottolinea Bonina –. Questo è un treno importante per la sua carriera, un trampolino di lancio per il suo e il nostro futuro. Senza ombra di dubbio è anche la nostra scommessa. E mi viene da pensare – prosegue il massimo dirigente giallorosso – al passato e fare dei paragoni, quando col calcio riuscimmo a concedere a giovani allenatori, divenuti importanti con noi, la possibilità di emergere». Infine, la considerazione finale sgombra il campo dagli equivoci: «Non rinnego le scelte che ho fatto perché tutte sono state prese a favore della squadra. Qui c’è un progetto che di fronte alle sconfitte e alle difficoltà non è mai venuto meno. Abbiamo sempre fatto campionati di vertice e la nostra è una realtà invidiata in tutto il paese. Non riesco a capire perché dovremmo abbatterci o addirittura aspettare impassibili che tutto volga verso una fine drastica – conclude nella sua analisi Immacolato Bonina –. Abbiamo degli obiettivi e cercheremo ancora di raggiungerli». E si riparte domenica da Napoli in una gara in cui la Sigma deve subito reagire ed interrompere la striscia negativa.