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Basketinside

Cosa succede in quel di Trapani, dopo le  due sconfitte recenti, compresa la batosta di ieri a Verona? Nonostante le prime critiche ricevute, si può ritenere che nulla di strano si stia verificando in casa granata, dove la squadra è stata costruita per salvarsi e, eventualmente, puntare a dei playoff risicati. Nulla di più.

In questo contesto, come può arrivare una grande vittoria, può capitare una sconfitta prendendone 20 in trasferta, capita, questo è il basket, questa è la pallacanestro, e Trapani non ha in campo Andre Collins nè tantomeno Basile o Mancinelli. Bisogna stare tranquilli e pensare a lavorare!

Il punto di forza dei granata si chiama Lino Lardo, coach dal grande pedigree che finora ha fatto un lavoro eccellente. 6-5 è un risultato notevole per una squadra allestita in fretta e senza grandi ambizioni iniziali. In più il gioco è notevole, la difesa è arcigna e il gruppo compatto. Non ci si poteva attendere di meglio.

Passiamo alle considerazioni tecniche. Chi ha visto i granata e ne capisce di pallacanestro, sa per certo che la squadra ha due difetti: è cortissima e non ha un degno sostituto per Baldassarre. I ragazzini ancora non hanno avuto fiducia dal coach, da Bossi ci si può attendere qualcosa sin da ora, Bartoli nella seconda parte di stagione potrebbe acquisire fiducia e divenire arma importante contro le zone, anche se paga in difesa contro gli americani. Tabbi, infine, per quel che ci è dato credere, non vedrà mai il campo. Probabile che, nel suo ruolo, se la squadra dovesse trovarsi in acque profonde oppure molto vicina ai playoff, nel finale di stagione potrebbe essere fatto l’inserimento giusto, un’ala forte magari con un buon tiro da tre, il comunitario che manca alla squadra. Ad oggi, però si va con questi, e allora capita che Baldassarre non sia in forma, che qualcuno giri a vuoto, e la squadra ne risente. Capita. La volta dopo gireranno a mille magari. Circostanze, fasi, probabilità, è questo che capita alle squadre costruite come i granata. L’importante è vedere guerrieri che danno l’anima sul campo, e questo non si può negare, con gli americani che ci tengono e il gruppo italiano pronto a sacrificarsi su ogni pallone. Emblematico Renzi che seppur legnoso non esita mai a tuffarsi per recuperare un pallone vagante!

Oltre ciò, un punto debole è quello del tiro dalla lunga distanza, Renzi non va, Baldassarre neanche, Rizzitiello non vede il cesto al momento, Lowery non è un tiratore. Il tiro da tre punti serve, qualcosa si dovrà fare, magari puntare più su Ferrero, creare giochi per liberare Parker, che ci prende al tiro, e aspettare Rizzitiello e Renzi, quest’ultimo mai con così basse percentuali al tiro.

Analizzati così i punti deboli, vediamo quelli forti. La difesa è ottima, Lowery può annullare qualunque play e guardia avversari, Parker è potente, Ferrero e Rizzitiello ci mettono grinta, Baldassarre ha fisico, Renzi ha orgoglio ed è un combattente, le rotazioni difensive funzionano, i ragazzi si aiutano tra di loro, non mollano mai. In attacco abbiamo un problema diverso, non di esecuzioni dei giochi, ben disegnati da Lardo e ben eseguiti dai giocatori, piuttosto il problema è l’assenza di uno scorer designato, quello che deve prendersi la palla nei momenti decisivi o in quelli in cui il sistema non gira. Potrebbe essere Parker, non ne ha il Dna, lui è un passatore, un facilitatore. Allora dovrebbe divenirlo Lowery, ne ha i mezzi ma non il tiro dalla lunga distanza, anche se ha una buona sospensione. In questo contesto, però, come detto, il problema è la panchina corta. In assenza di rotazioni, se un titolare gira a vuoto, i 10-15 punti che non vanno a referto si sentono tutti, perchè nessuno dalla panchina è in grado di farli. Se poi sbaglia serata Baldassarre, è la fine, e questo magari è il problema attuale, con il ragazzo in difficili condizioni fisiche.

Ma vediamoli ad uno ad uno, i granata. Partiamo da Renzi – Baldassarre, probabilmente una delle migliori coppie di lunghi italiani del campionato. Insieme producono 25 punti e 13 rimbalzi. Per adesso non va il tiro dalla lunga distanza, pessime percentuali per entrambi, ma miglioreranno. L’ex Benetton è un pò imballato nei movimenti ma tecnicamente è ineccepibile, e soprattuto davvero farebbe qualsiasi cosa per la causa. Baldassarre è un atleta di alto livello, fin quando è stato in forma era davvero tra i migliori del campionato, adesso paga un pò le precarie condizioni fisiche.

La coppia Ferrero-Rizzitiello, in ala piccola, se la sta cavando bene, anche se il secondo soffre dalla lunga, pagando un impegno difensivo a cui non era abituato, oltre al fatto che arrivano molti meno palloni. In più si è adattato anche da 4, ennesima dimostrazione dell’impegno che tutti apportano alla causa granata. Bisogna tenere ben chiara la realtà del campionato, dove Ferrero sarebbe un buon sesto-settimo uomo in una squadra di alta classifica, e in granata invece è chiamato ad essere il miglior tiratore da tre punti. Ottimo giocatore, sia chiaro, ma tenere presente la realtà aiuta a capire le circostanze.

Veniamo infine agli americani, Parker e Lowery, per i quali il rapporto qualità/prezzo risulta in assoluto saldo attivo, in favore del team granata! Lowery è devastante atleticamente, non ha il fisico per fare lo step successivo forse, ma in Lega Gold è un grande giocatore, in pochi hanno il suo atletismo, e soprattutto pochi hanno una guardia da oltre 7 rimbalzi a sera. In più è immarcabile in 1vs1 e marca chiunque, spesso annullando i play e le guardie avversarie. Veniamo a Parker, scelto dal coach e al momento in grado di produrre 15 punti e 5.5 assist di media. Per chi guarda la Nba, è chiaro che un Parker non va bene, ma il playmaker è stato scelto per far girare la squadra, non è uno che si prende 20 tiri, è uno che gioca per servire i compagni, ha l’assist ed è leader silenzioso. Piuttosto, probabilmente, come detto, essendo l’unico che segna costantemente da tre, ed essendo anche in grado di giocare in guardia, con Lowery da play, creare qualche gioco per liberarlo al tiro non sarebbe male, così per sfruttarne maggiormente le capacità.

Infine, la panchina, con i soli Ianes e Bossi in grado di dare qualcosa. Un innesto in futuro potrebbe essere utile. C’è tempo.

Qui di seguito le statistiche:

Giocatore G MIN FG% 2P 2P% 3P 3P% TL TL% FF PTI RIM AST PU
Alessandro Tabbi 3 15:21 0.0 0 – 0 0.0 0 – 0 0.0 0 – 0 0.0 2 1.3 0.0 0.0
Andrea Renzi 11 328:02 46.6 49 – 85 57.6 4 – 32 12.5 28 – 37 75.7 29 138 5.1 0.5 12.5
Giancarlo Ferrero 11 337:08 39.4 21 – 49 42.9 18 – 50 36.0 36 – 47 76.6 30 132 2.4 1.0 12.0
Kelvin Parker 11 372:14 48.4 43 – 87 49.4 18 – 39 46.2 25 – 30 83.3 31 165 2.4 5.5 15.0
Lorenzo Bartoli 8 18:54 50.0 1 – 2 50.0 2 – 4 50.0 0 – 0 0.0 1 8 0.6 0.0 1.0
Luca Ianes 11 161:44 48.0 13 – 25 52.0 0 – 0 0.0 8 – 11 72.7 24 34 3.9 0.6 3.1
Nelson Rizzitiello 11 205:46 38.8 14 – 27 51.9 5 – 22 22.7 9 – 10 90.0 17 52 2.0 0.5 4.7
Patrick Baldassarre 11 345:46 50.6 41 – 68 60.3 4 – 21 19.0 40 – 65 61.5 45 134 7.4 2.2 12.2
Robert Lowery 11 394:12 45.7 50 – 91 54.9 14 – 49 28.6 35 – 49 71.4 30 177 7.2 3.3 16.1
Stefano Bossi 11 69:54 41.7 3 – 6 50.0 2 – 6 33.3 0 – 2 0.0 9 12 0.4 0.4 1.1