Alzi la mano chi, ad inizio campionato, avrebbe mai scommesso un euro su una Veroli così tosta! O su una Verona che infila la quarta sconfitta consecutiva? Per non parlare del magic moment di Gianluca Basile, che riporta verso le alte sfere l’Orlandina del suo amico Poz, protagonista di un avvio difficilissimo. Forse neanche Claudio Coldebella, che in questo momento si sfrega le mani per la qualità, la spettacolarità e l’appeal che questa Adecco Gold ha saputo generare nel suo primo mese di attività sportiva.

Dicevamo di Veroli, chiamata al difficile esame contro Trento: i laziali nel proprio fortino sono spietati, e dopo aver superato Brescia (allora vinsero di 20), supera, non senza patemi, la quotata Trento, anch’essa protagonista di un grande avvio. Trento riesce nel finale a rientrare da -9 a -2 (68-66), ma Veroli riesce ad avere la meglio sull’Aquila grazie ad un freddissimo Blizzard dalla lunetta, oltre che alle buone prestazioni di Cittadini e Sanders (13 e 15 punti). Per Trento stecca Triche, insieme a Spanghero e Baldi Rossi, giocatori tagliati fuori dagli schemi difensivi dei ciociari. Non basta quindi un grande Elder (16 punti per lui), per avere meglio di una Veroli che conduce per tutta la gara e accusa la stanchezza nel finale. Finale 75-72.

Quinta vittoria consecutiva per Biella, che dopo aver steccato la prima in casa, non sembra volersi fermare più. A farne le spese una volenterosa Ferentino (88-75), che mette in difficoltà i padroni di casa chiudendo in vantaggio di 9 (20-29) il primo quarto, e restando in scia all’intervallo lungo (44-43): la vittoria di giovedì ha dato energie mentali nuove alla squadra di Gramenzi, che trova anche una buona prova dell’ex biellese Luca Garri. Tuttavia la squadra di Corbani, è in forma, ed ha imparato come reagire mentalmente alle difficoltà; inoltre Marco Laganà (18 punti e 5 rimbalzi) si sta sempre più affermando come grandissimo prospetto, in grado di prendere per mano i suoi, coadiuvato da un incontenibile Hollis, autore di 24 punti, e da un precisissimo Voskuil, che nonostante la prova non brillantissima (5/11 da tre) mette comunque 19 punti a referto, segno che in casa Angelico c’è poco di improvvisato.

Tiene la testa della classifica anche Torino, ancora una volta senza Mancinelli e Steele. La Manital espugna Imola (70-80) e si conferma, soprattutto in prospettiva, squadra lunga e pericolosa che sa alternare i suoi protagonisti: sugli scudi Amoroso con 19 punti, ed Evangelisti, 20 punti, sempre più a suo agio in questa Lnp Gold nonostante le perplessità di qualcuno in pre-stagione. Torino controlla la gara, come dimostrano i parziali della partita (13-25, 33-42, 49-64): Imola non pervenuta in sostanza, nonostante i 22 di Poletti.

Infine vince anche Brescia, facilmente a Trieste (58-74): Di Bella sfodera la sua miglior prestazione (15 punti e 4 assist) e insieme a Rinaldi e Loschi conduce la truppa di Martellossi (che domenica verrà premiato come miglior allenatore del mese) ad una vittoria fin troppo semplice, dovuta alla pesante assenza tra i triestini, del pivot Dane Di Liegro, e ad un acciaccato Hoover che gioca nonostante problemi muscolari.

Attardata di 2 punti, troviamo Barcellona, a cui basta giocare un terzo quarto strepitoso (terminato 9-28) per avere la meglio di una Forlì che sembra aver perso la verve di inizio campionato, toccando la quarta sconfitta consecutiva. Young sugli scudi per i siciliani (28 punti), oltre che al fuoriclasse Collins (19 punti); buoni segnali da Fiorello Toppo (11 punti e 5/5 dal campo), nonché dal solito, ottimo Maresca (14 punti). 4 vittorie e 2 sconfitte rappresentano un buon rodaggio per una delle squadre più accreditate al titolo, che però non ha ancora espresso un vero e proprio acuto, a differenza delle squadre in testa.

Il gruppetto a metà classifica viene raggiunto da Jesi, che ferma in casa una Trapani affetta dal mal di trasferta (94-88): i granata subiscono quasi 100 punti, troppi per una squadra che fa della difesa il suo punto forte; 3 vittorie e 3 sconfitte sono comunque un ottimo bottino per una matricola, composta da un gruppo nuovo e che sembra poter avere,nonostante la sconfitta, buone prospettive evolutive. Seppur abbia concesso 94 punti, Trapani rende la vita difficilissima a Jesi, che deve attingere al suo miglior Goldwire (24 punti), ritrovando anche un Maggioli finora in ombra (15 punti); Fileni comunque che deve dimostrare di poter fare un salto di qualità per poter ambire ai playoff.

Ancora molto da lavorare per Napoli, che da però segni di ripresa contro Casale (73-68), almeno per quanto riguarda Kyle Weawer, che si esibisce nel suo primo acuto stagionale con 24 punti (e 38 di valutazione): finalmente decisivo l’americano, per una squadra che sembra ancora lontana dalla miglior forma fisica e mentale,  e dagli standard necessari per stare ai piani alti della classifica. Casale dal canto suo fa quel che può, pur non entrando mai veramente in partita: ancora bene DiIllard (18 punti) che emerge in una giornata di prestazioni piatte come una tavola per i suoi compagni.

Bene invece Capo d’Orlando, malissimo Verona: intendiamoci perdere in Sicilia, con un buzzer beater insaccato da un ispiratissimo Basile, ci sta. Il problema è che la Scaligera ha incontrato la quarta sconfitta consecutiva, entrando in un tunnel che potrebbe essere molto pericoloso: la squadra di Ramagli trova continuità in Taylor e Callahan (16 e 14 punti); tuttavia, rispetto all’avvio di campionato, sono calate di qualità le prestazioni dei vari Reati, Boscagin, Smith, senza considerare che Carraretto fatica ad ingranare nel suo nuovo ruolo di titolare in quintetto. Tutto sommato la Scaligera si batte onorevolmente ed al 35’ conduce di 4 lunghezze (53-57), vantaggio frutto comunque di una buona prestazione di squadra in difesa; poi finale punto a punto e come detto questione risolta da Basile, che rilancia le velleità dei paladini. Settimana memorabile per Pozzecco e compagnia, ma riportare il tutto alle ottime prestazioni di Basile sarebbe riduttivo: va sottolineato infatti, il decisivo impatto di Mays (17.7 punti di media in queste prime tre gare) di cui sembra aver beneficiato anche Sandro Nicevic, sempre in doppia cifra, dopo l’ingaggio del play americano. Infine Basile e la sua nuova giovinezza: i 22 contro Barcellona e i 14 contro Verona, sono numeri che parlano di prestazioni decisive. A Capo d’Orlando ora si sogna in grande e sembra che in questo momento l’Upea possa davvero tutto.

La settima giornata.

Ripartiamo subito dall’Orlandina che farà visita alla Manital Torino nel match clou di giornata. I ragazzi di Poz puntano ad accorciare la classifica; Torino pensa invece alla fuga: il tutto grazie alla concomitante, e affascinante, sfida fra Brescia e Biella che decreterà chi abbandonerà momentaneamente la testa della classifica. Tornando a Torino – Orlandina, sarà sicuramente l’accoppiamento Nicevic – Amoroso quello a fare più scintille; non ci sarà probabilmente Mancinelli, ancora out Steele, ed allora il tema della partita sarà organizzazione di squadra per i piemontesi contro una Upea tutto estro come il suo coach, dove attesissimo sarà l’impatto di Gianluca Basile.

Delle prime in classifica, Veroli ha sulla carta il turno più semplice, se non fosse che si tratta del derby contro Ferentino da giocare in trasferta. Ecco allora che a ragion veduta, chi può approfittare di questi incroci pericolosi, è Barcellona, che riceve in casa una Imola che già sa che potrà chiedere poco da questa trasferta. Altra sfida interessante è quella fra Trento e Napoli: l’Aquila vorrà ripartire, dopo la sconfitta con Veroli, sperando di riagganciarsi al primo posto; Napoli invece può rientrare a contatto delle pretendenti al salto di categoria. In realtà si tratta di una trasferta difficilissima per i partenopei, contro una squadra che ha ritmo e concentrazione; in sostanza la partita più difficile di questo avvio per l’azzurro Napoli.

Turno che sembra poter rilanciare anche le ambizioni di Trapani, che riceve in casa una acciaccata Trieste. Partita delicata per Verona, che ospita una Forlì imprevedibile, seppur in calo rispetto all’inizio della stagione: occasione ghiotta per i giallo-blu di interrompere la striscia negativa. Infine Casale ospita Jesi: per i piemontesi in palio ci sono 2 punti per respirare; Goldwire e soci invece giocano per dimostrare di essere una squadra matura, che possa realmente candidarsi al ruolo di outsider.

Classifica.

10 Angelico Biella, Centrale Latte Bs, GZC Veroli, Manital Torino;

 8 Aquila Basket Trento, Sigma Barcellona;

 6 Upea Capo D’Orlando, Lighthouse Trapani, Expert Napoli 6, Fileni BPA Jesi;

 4 Pall. Trieste 2004, Tezenis Verona;

 2 Novipiù Casale M.to, Aget Imola,FMC Ferentino;

 0 Credito di Romagna Forli’ (-2).