Come siamo stati abituati a sentire all’inizio delle ultime stagioni, la Milano targata Armani è la super favorita allo scudetto del Campionato Italiano di Serie A. Sta, però, diventando sempre più un’abitudine vedere i biancorossi non rispettare neanche lontanamente le aspettative del mercato estivo, come nella scorsa annata dove l’EA7 è stata eliminata in 7 gare al primo turno dei playoff contro la Montepaschi: dimostrazione che nel basket non contano solo i soldi e i grandi nomi.

L’impressione dell’Olimpia 2012-2013 era di una squadra composta da 3-4 giocatori veramente attaccati al progetto, con il restante roster attaccato puramente allo stipendio; quindi la società del presidente Livio Proli e coach Sergio Scariolo hanno deciso di separarsi, per portare a Milano l’allenatore campione d’Italia Luca Banchi. L’ex coach della Mens Sana viene da una stagione piena di alti e bassi in regular season, con diverse difficoltà anche ai playoff, ma con una vittoria finale al dir poco straordinaria, superando tutti gli ostacoli in maniera ammirevole: ecco perché potrebbe essere l’uomo giusto per l’Olimpia, che dopo un mercato di ottimo livello, è obbligata a vincere il primo scudetto degli anni 2000.

Basketinside.com - Claudio Degaspari
Basketinside.com – Claudio Degaspari

 Nuovi volti. Dell’Emporio Armani della scorsa stagione rimangono poche tracce, con Langford, A. Gentile, Melli e Chiotti gli unici sopravvissuti alla rivoluzione estiva. Analizziamo i nuovi arrivi nella capitale lombarda:

-Bruno Cerella: dopo una carriera cominciata nella sua Bahia Blanca, Cerella è approdato in Italia nelle leghe minori fino a diventare protagonista con Teramo, dove ricordiamo i suoi 27 punti contro Biella nel 2012. Ha passato la sua ultima stagione a Varese, con cui ha disputato solo 21 partite a causa di un infortunio al ginocchio. Guardia/Ala piccola dotata di una buona difesa, un discreto atletismo ma non di un talento sopraffino, in una squadra come Milano può essere determinante partendo dalla panchina se dimostrerà già da subito a Banchi di poterci star dentro.

-Angelo Gigli: non ha bisogno di particolari presentazioni: il big man azzurro è uno dei volti più importanti del basket nostrano. Giocatore importante a Treviso con cui ha vinto una Supercoppa e una Coppa Italia, ha trascorso anni bui in seguito a Roma ma si è ripreso alla grande a Bologna con la Virtus nelle ultime due stagioni, tornato in doppia cifra di media nell’ultima annata. Partirà piano a causa dei problemi fisici avuti d’estate che non gli hanno permesso di essere in Slovenia con la Nazionale Italiana. Se si riprenderà al meglio, sarà di sicuro un giocatore importante nelle rotazioni della squadra.

-Mohamed Touré: Playmaker giovane, talentuoso e voglioso di emergere tra i migliori. Ha disputato le ultime stagioni a Omegna e ha vinto nel 2011 la Coppa Italia di categoria dov’è stato nominato MVP. Un nome interessante per il futuro che però quest’anno difficilmente vedremo con continuità in campo.

-Kristjan Kangur: Ala grande estone classe 1982 dotata di un tiro da tre sopraffino, di una tecnica invidiabile e di un’esperienza vincente. Ha vinto a Tallinn due volte il titolo estone raggiungendo cifre anche vicine ai 16 punti a partita; dopo una parentesi tedesca è ritornato a Tallinn vicendo tre volte la Coppa di Estonia e una volta il titolo nazionale dov’è stato nominato MVP della finale. Arrivò in Italia, dopo il debutto in Eurolega con l’Asvel Villeurbanne, in maglia Virtus Bologna dove giocò i playoff nel 2010. L’anno seguente passò a Varese e poi a Siena, dove è stato uno dei protagonisti dello Scudetto vinto l’anno scorso. Nelle amichevoli sta crescendo sempre di più e sarà un giocatore molto importante per Banchi.

-Curtis Jerrells: Playmaker nato nel 1987, di alto livello in Europa con il Partizan (quasi 10 punti di media in Eurolega), il Fenerbahce, il Murcia e il Besiktas (ben 14.2 punti a gara in Eurolega). Fu protagonista in NCAA con Baylor, ha disputato 43 gare in D-League ed è stato messo sotto contratto in NBA con gli Spurs. E’ uno dei migliori acquisti milanesi di questo mercato, partirà sicuramente titolare e dovrà svolgere un ruolo fondamentale all’interno di questo team così ambizioso.

-MarQuez Haynes: Playmaker/Guardia dal grande talento. Nel suo ultimo anno al College è stato il giocatore dell’anno nella Southland Conference e terzo miglior realizzatore della Nazione. Inaspettatamente non è riuscito a farsi scegliere al Draft NBA e si è spostato in Francia dove ha segnato 14.4 punti a partita con lo Chalon. E’ stato visto anche in Spagna a Gran Canaria dove ha fatto il suo debutto in Eurocup. Mentre nella scorsa annata ha giocato in Germania ad Artland. Dunque non ci sono dubbi sulle sue capacità di realizzare, se sarà in grado di esaltare i compagni e di metter da parte giocate egoiste, sarà senza dubbio il cambio di lusso di Jerrells.

Basketinside.com - Luca Polvara
Basketinside.com – Luca Polvara

-Samardo Samuels: anch’egli un arrivo di lusso in casa EA7. Centro titolare nella prossima stagione in biancorosso, è dotato di grande atletismo, di ottime capacità di realizzazione con ottimi movimenti sotto i tabelloni e di una buona tecnica difensiva: quindi un giocatore completo. Nel 2010, dopo una Summer League con i Bulls, riuscì a strappare un contratto ai Cavaliers a Cleveland, dove ebbe un’esperienza NBA positiva che sicuramente darà i suoi frutti in Italia. Il suo anno da rookie è stato il migliore con quasi 8 punti di media. E’ stato visto in quintetto nel 2012-2013, la stagione del rilascio per giocare (e dominare) in D-League per poi trascorrere gli ultimi due mesi con l’Hapoel Gerusalemme. La squadra dipenderà molto da lui.

-David Moss: uno dei big del campionato italiano, definito da molti il colpo dell’estate. Dopo un anno a Jesi in Legadue, ha debuttato in Serie A con Teramo dove ha dimostrato già da subito il suo valore. Ha giocato una stagione con la Virtus Bologna e le ultime tre annate a Siena vincendo altrettanti scudetti. Moss ha segnato 11.5 punti a uscita con la Montepaschi nel 2012-2013, diventando uno dei protagonisti nella vittoria dell’anno scorso. Ala piccola trentenne da neanche un mese, è uno dei migliori difensori in Italia ed ha ormai fatto diventare il tiro da tre una delle sue armi migliori. Dovrà portare ladership, energia e positività in questo gruppo.

-C.J. Wallace: un BIG della pallacanestro europea. Dopo un’esperienza in Germania, è arrivato in Italia a Capo d’Orlando dov’è stato uno dei migliori nello strepitoso 2007-08 dei siciliani con 14.5 punti di media conditi da più di 10 rimbalzi a gara. Ha giocato delle discrete stagioni a Treviso, per poi passare al Gran Canaria dov’è stato notato dal Barcellona: qui ha vinto un titolo spagnolo, una Coppa del Re e ha giocato ad altissimi livelli in Eurolega raggiungendo anche le Final Four. Ultimamente è stato tartassato dai problemi fisici, bisogna vedere se sarà in grado di tornare ai suoi livelli abituali.

 

I protagonisti e le aspettative. Questo roster sembra molto completo, con 3 playmaker, 5 esterni tra guardie e ali piccole e ben 6 lunghi. La panchina quindi sarà profonda, di ottimo livello e in grado di dar fiato ai giocatori che avranno più minuti. I “Big Three”  saranno probabilmente Alessandro Gentile, che viene da un grande Europeo ed è uno dei candidati al premio di MVP del campionato e ad un posto al Draft nel 2014, Keith Langford, che si è confermato fenomenale nelle amichevoli e sta vivendo uno dei migliori momenti della sua carriera, e David Moss. Attenzione però a Samuels che è forte e in forma (lo si è visto nel Trofeo Lombardia, in cui Milano è arrivata seconda con ancora molte assenze) e di sicuro avrà lo stesso, se non superiore, impatto dei giocatori precedentemente citati. Wallace e Kangur poteranno esperienza e mentalità vincente all’interno del gruppo; fondamentale sarà il ruolo di Jerrells in cabina di regia e di Haynes per sostituirlo. Inutile dire che Melli sarà determinante.

basketinside.com - Francesco Giacchini
basketinside.com – Francesco Giacchini

L’Olimpia 2013-2014 è una squadra che, almeno all’apparenza, è stata costruita in maniera più intelligente degli anni scorsi: senza un ammasso di nomi pesanti che vanno poi a finire per annullarsi a vicenda. Il talento e la freschezza ci sono, l’esperienza pure e un grande allenatore anche. Dunque sono presenti tutti i presupposti per fare una grande annata, caratterizzata dalla vittoria dello Scudetto e da una strada sempre più lunga in Eurolega.

“Ora o mai più”.

Fabrizio Fasanella