Prima Drew Gordon, adesso Sani Becirovic, il Banco di Sardegna Sassari si rinforza notevolmente in vista playoff.
Partiamo da Gordon, reduce da un buon esordio da 10 punti e 3 rimbalzi in 20 minuti, contro l’Acea Roma. Si tratta di un lungo esplosivo, forte fisicamente, capace di svariare in entrambe le posizioni, sia da ala forte che da centro. Forte sotto il pitturato, dotato di notevole atletismo, può produrre sia dal post basso che giocando il pick’n roll con il proprio playmaker. Giocatore estremamente verticale, porterà alla causa tanti rimbalzi, benchè all’esordio ne abbia conquistati soltanto 3, punto debole della Dinamo, e soprattutto intimidazione difensiva e stoppate. Impressionante come abbia contenuto Lawal, che aveva più volte provato a spostarlo senza successo. Sotto il punto di vista offensivo, porterà punti e peso sotto i tabelloni, difficilmente gli si potrà affidare la palla spalle a canestro per giocare un uno contro uno con movimenti tecnici, diversamente è affidabile anche fronte a canestro, magari dal post alto, dove può attaccare il ferro dal palleggio e, eventualmente, prendersi un piazzato. Nello spot di ala forte, porterebbe un’interpretazione ben diversa del ruolo, poichè, mentre Ignierski e Vanuzzo realizzano soprattutto con il tiro da tre punti, il polacco anche con qualche conclusione spalle a canestro, Drew Gordon non ha nella linea dei 6.75 il suo punto forte, piuttosto gioca il pick’n roll per andare al ferro. In sintesi, si tratta di un giocatore affine a Tony Easley, più potente, del pari esplosivo, forse con un piazzato migliore, intimidatore difensivo e rimbalzista decisamente superiore, meno agile ma più potente ed esplosivo come pochi.
La scelta di coach Sacchetti è sembrata chiara, turnover, Ignierski resta ma, per il momento, va in tribuna, poi si vedrà. Oltretutto è sembrato evidente come Gordon, all’esordio, si sia preso un paio di tiri da lunga distanza, fuori dal suo abituale range, quasi a lasciar trasparire l’intenzione dello staff tecnico sardo di ampliare le “skills” del numero 32, aprendogli le porte dello spot di munero”4″. In questo momento si alternerà con Tony Easley, in futuro li potremo vedere anche assieme, inizialmente con qualche problema di sovrapposizione sul parquet, in attesa che Drew Gordon acquisisca le capacità necessarie per aprirsi nel pick’ n pop, creando così la chimica giusta. Nel frattempo, salvo turnover, Vanuzzo sarà responsabilizzato al massimo e Brian Sacchetti scalerà quasi definitivamente nel ruolo di ala forte tattica. Entrambi sono apparsi a proprio agio con le maggiori responsabilità e, per il loro gioco, sembrano perfetti per sopperire alla mancanza di tiro da tre punti dei due americani, vedi la valanga di triple contro i capitolini.
Ed ora passiamo al jolly numero 2, in ordine meramente temporale, Sani Becirovic. Lo sloveno è arrivato in città ieri notte ed è stato presentato ufficialmente questo pomeriggio poco prima del suo allenamento “inaugurale” alla Dinamo.Ha dichiarato di essere entusiasta di trovarsi alla Dinamo, e di voler conquistare lo scudetto in Italia, trofeo che gli manca, nonostante lui stesso sia stato campione d’Europa da protagonista in maglia Panathinaikos.
Per il Banco di Sardegna, cambiano decisamente le prospettive. Sani boy è un talento incredibile, parliamo di un ragazzo che, se non avesse subito gli infortuni alle ginocchia che hanno contrassegnato gli inizi della sua carriera, adesso avrebbe quasi sicuramente alle spalle numerosi anni di Nba. Quando arrivò alla Virtus Bologna, nel 2001, era uno dei migliori giovani di Eurolega, se non il migliore in assoluto. Adesso, alla soglia dei 32 anni, con varie esperienza in Italia, tra cui anche Varese, oltre a Treviso, Roma e Fortitudo Bologna, ed altre in giro per l’Europa, con il detto apice in carriera in maglia Panathinaikos, dopo una stagione in Iran da assoluto dominatore, il ragazzo sloveno, di passaporto italiano, è pronto a mettersi in forma per i playoff in maglia Dinamo.
Lo sloveno nasce come playmaker, sebbene sia alto quasi 198 cm, giovanissimo abbinava al fisico anche discreta velocità ed atletismo. Dopo gli infortuni, di lui ricordiamo soprattutto la tecnica ed il talento offensivo, la visione di gioco, la capacità di realizzare o di servire un compagno, spesso con movimenti decisamente non esplosivi ma comunque “undefendable”, per usare uno slang americano.
Becirovic sarà fondamentale, perchè risolve il problema principale di questa Dinamo, ovvero i minuti di riposo per Travis Diener, specialmente in serie di playoff lunghe e nelle quali si giochi a ripetizione. Pinton è un giocatore che mette l’anima in campo, darebbe tutto per la causa sassarese, ma inevitabilmente quando esce T.D. la squadra ne risente, viene meno la sua luce. Adesso questo non accadrà più. Sani, se possibile, ha un talento ed una visione di gioco simile a quella del genio di Marquette, è meno veloce e non guida allo stesso modo il contropiede, ma sicuramente a difesa schierata è una pedina in più di notevole importanza. Determinante sarà altresì la sua capacità di conquistare tiri liberi nei momenti decisivi, e di mandarli a segno con percentuali da capogiro.
Difensivamente, lo sloveno andrà preferibilmente sui “3” oppure sulle guardie, di sicuro soffrirà i playmaker ma, viceversa, questi ultimi offensivamente soffriranno tremendamente la sua tecnica sopraffina e il suo fisico, oltre che l’altezza fuori ruolo. Uno come Becirovic dialogherà a occhi chiusi con gente come i Diener e Bootsy Thornton. Dovrà rispettare le gerarchie, ma avere quattro giocatori così da far ruotare, più Jack Devecchi e Mauro Pinton, è quasi un lusso. Stiamo parlando di un giocatore che ha vinto l’Eurolega, e da protagonista, un ragazzo dal talento smisurato, da lui ci si attendono una ventina di minuti a partita, nei quali dovrà dare regìa ed assist e, magari, caricare di falli gli esterni avversari. Per Easley e Gordon ottime notizie, con lui e Travis Diener i palloni arriveranno a valanga, via con le schiacciate!
Soprattutto i Diener potranno rifiatare entrambi, a Drake non verranno più richiesti minuti in posizione di playmaker e Bootsy Thornton potrà rifiatare di più, giocando magari 25 minuti ma arrivando lucido a quelli decisivi. Non diminuiranno i minuti di Devecchi, che rimarrà lo specialista difensivo e l’uomo cui affidare l’avversario più pericoloso per sfiancarlo in certi momenti della partita, invece per Sacchetti si aprono le porte, come detto, dello spot di “4” tattico.
Adesso bisogna solo chiudere la strada verso il secondo posto. Basterà vincere una delle prossime tre partite: domenica a Bologna e la prossima in casa contro Caserta sembrano le occasioni giuste. Poi ci sarà la trasferta di Siena, che già da ora assume i toni di un’amichevole di preparazione ai playoff e potrebbe interessare più ai toscani. Dando quasi per scontato che all’ottavo posto chiuderà Venezia o al limite Caserta, l’avversaria dei quarti sarà molto probabilmente una tra Reggio Emilia, Milano, Cantù e Siena. Niente di morbido, insomma, e allora ancor di più benvenuto Sani Becirovic.
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