logo_lega_basket_227271173

Si è chiusa anche la ventisettesima giornata, tre giornate al termine della regular season. Arrivano i primi verdetti. Retrocede l’Angelico Biella, dopo una stagione travagliata e contrassegnata anche da problemi societari. Dopo 12 anni nella massima serie, passando attraverso Soragna, Di Bella, Cookie Belcher e tanti altri, adesso si dovrà ricominciare dalla seconda serie. Archiviata la retrocessione per Biella, prendiamo atto delle conseguenti salvezze conquistate dalla Virtus Bologna e dalla Scavolini Pesaro, due piazze storiche del nostro campionato. Adesso ci auguriamo che Sabatini non faccia scendere in campo gli juniores per vincere il premio monetario riservato a chi fa giocare maggiormente gli italiani, dopo aver tentato l’accordo con Caserta, la quale però ha ancora ambizioni playoff.

Detto questo, passiamo al vertice della classifica, dove si sono registrati avvenimenti interessanti, in ottica playoff.Vince Varese, quasi matematicamente testa di serie numero 1, schiantando l’Olimpia Milano, artefice dell’ennesima prestazione negativa ai limiti dell’umiliazione sul parquet. I progressi registrati contro Sassari sono dimenticati, i milanesi sono senza carisma e soprattutto ognuno per sè, solo individualismi, una di quelle squadre in cui il gruppo riesce a sminuire le qualità individuali dei singoli, ad eccezione di Langford, lui da solo gioco benissimo, quasi che preferisse perdere pur di giocare per conto proprio. Milano ai playoff è davvero una mina vagante, roster da prima della classe, chimica da far ridere i polli. Potrebbe battere chiunque sfoderando una prestazione incredibile, oppure prenderne 30 da chiunque. Al primo turno è un pericolo, tutti preferirebbero evitarla.

Per Varese ennesima prova positiva, squadra unita che gioca bene, diverte e si diverte. Peccato per l’infortunio alla caviglia di Polonara, che fa preoccupare. Dietro, Sassari ipoteca il secondo posto, con una grande prova di gruppo, annientando l’Acea Roma, che adesso dovrà lottare per mantenere la terza posizione in classifica. Per i sardi, buon esordio di Drew Gordon, è in arrivo Sani Becirovic (di cui parleremo approfonditamente nel prossimo dossier), talentuosissimo all around sloveno, playmaker di 198 cm, capace di giocare tre ruoli, in emergenza anche quattro. La sensazione è che tutti abbiano capito che quest’anno può riuscire un’impresa che difficilmente sarà ipotizzabile in altre stagioni quindi, se si deve fare un sacrificio economico, meglio farlo adesso, magari per iscriversi nella storia del basket. Sogni, come dice il presidente Sardara.

Per la capitale, invece, una brutta sconfitta, adesso si dovrà lavorare per conservare la terza piazza e puntare con forza ai playoff, partendo da un primo turno con la Immaginebella in casa, per poi andare avanti alla giornata. Ad inizio stagione la post season era il massimo ipotizzabile, tutto ciò che arriverà sarà tanto di guadagnato. La stagione, già così, è estremamente positiva.

A 32 punti, sono in quattro le squadre appaiate, le tre che avrebbero dovuto dominare la stagione, cioè Siena, Milano eCantù, più Reggio Emilia, la nota più bella di questo campionato, la cui grande stagione è rimasta in secondo piano solo ed esclusivamente a causa delle prestazioni strepitose sfoderate da Cimberio e Banco di Sardegna.

Adesso la Reggiana, non ancora aritmeticamente ma decisamente con un piede e mezzo nei playoff, può puntare anche ad una posizione favorevole in griglia, e, con la bella in cassa, chissà cosa potrebbe accadere. Di certo a Reggio giocano bene, sono uniti e si divertono. Anche qui  sognare non costa nulla.

Di Milano abbiam detto. Sono artefici del loro destino. Possono vincere il titolo oppure uscire 3-0 alla prima serie. La vera mina vagante del campionato e, conseguentemente, dei playoff.

Siena e Cantù sono in ripresa, anche loro sono destinate ad emergere nei playoff. In qeusta stagione Siena ha mostrato più di Cantù, in Eurolega ha dimostrato qualità notevoli, salvo pagare il roster meno lungo e la stanchezza, oltre che gli infortuni, in Italia ha dimostrato che se conta, vedi la coppa Italia, possono ancora fare il salto di qualità per elevarsi sopra le altre contendenti. I brianzoli invece, dopo la partenza di Markoishvili, sono crollati, hanno perso fiducia e convinzione, ma devono ritrovarli per i playoff. L’occasione è ghiotta per tutti e tutti vogliono arrivare in fondo, Cantù non può esimersi, con il roster a disposizione.

Infine, per l’ottavo posto,  Caserta ancora può insidiare Venezia, dopo averla sconfitta a domicilio. Sarà una grande lotta. I ragazzi di Caserta siano da esempio per tutti, crisi societaria, pochi soldi, italianità, grande orgoglio, duri a morire!

L’MVP DELLA GIORNATA

Bryant Dunston, centro di Varese, numero 1 del campionato perchè più completo di Gani Lawal, sebbene quest’ultimo sia una forza della natura, è l’mvp della 27esima giornata. La Cimberio distrugge l’Olimpia Milano e gran parte del merito va accordata al centro americano, che produce 20 punti con 7/9 da due e 6/6 ai liberi, 9 rimbalzi e 7 recuperi, 40 di valutazione. Il ragazzo è atletico, è potente, prende rimbalzi, fa canestro, sia sugli scarichi ma anche in 1vs1 dal post basso, difende, stoppa ed è una presenza in campo, un riferimento per i compagni. Incredibile una sua difesa su Alessandro Gentile che lo attaccava dopo un cambio difensivo, convinto di avere vantaggio dal palleggio. Non proprio così, visto che Dunston, sebbene sia un pivot, ha le gambe da esterno. Risultato? Palla sporcata due volte ed infine recupero difensivo!