Si è chiusa la venticinquesima giornata con la sconfitta della Montepaschi Siena sul parquet di Avellino per 75 – 70, sconfitta che segue a quelle di Sassari, Cantù e, ovviamente, Roma, quest’ultima contro la capolista Varese. Tutti si aspettavano una grande Roma, forte delle sue certezze acquisite, ed invece in campo è scesa soltanto la Cimberio Varese, ad eccezione di Gigi Datome, che si è dimostrato pronto per questi palcoscenici, adesso dovrà indicare la strada ai propri compagni.
Detto questo, palesati i limiti di una Virtus Roma che deve ancora crescere ma che resta comunque una compagine in grado di dire la propria fino alla fine, evidenziati i problemi di Cantù, squadra magari quadrata e compatta ma priva della chimica degli anni passati, proprio nell’anno in cui Siena si sta sciogliendo, dopo una coppa Italia che aveva fatto ben sperare. Adesso la città del Palio è in grande crisi, senza Hackett manca il cuore della squadra, peraltro tecnicamente davvero inferiori alle annate precedenti. Senza farne necessariamente una questione di singoli, vedi il disastro di Sanikidze ad esempio, i talenti veri della Montepaschi sono pochi, la squadra è costruita comunque bene e bene viene allenata, ma la stanchezza per il doppio impegno è arrivata e le conseguenze si vedono.
Di Milano si è già scritto tanto, non ce ne voglia Giorgio Armani ma una vittoria, seppure sul parquet di Sassari, non è sufficiente a spazzare via i problemi, così come i 26 punti di Langford non cancellano i suoi individualismi e l’incapacità di inserirsi in un contesto di gioco globale. In più questa Sassari sta vivendo il peggior periodo della stagione. Anche qui si paga la stanchezza, un periodo a vuoto è ammissibile, il tempo per recuperare prima dei playoff ancora c’è, in più si parla anche di mercato, Drew Gordon, un lungo ex Partizan Belgrado, rinforzo sicuramente importante. Di sicuro ci sarebbe bisogno anche di un back up per Travis Diener, insostituibile in questo momento, a rischio stanchezza nelle ravvicinate partite delle serie playoff.
In questo contesto, dove la sorprendente Reggio Emilia è arrivata a 2 punti dal quarto posto, con un gioco frizzante ed una squadra compatta, l’unica attuale certezza è la Cimberio Varese, l’unica che non ha mai girato a vuoto, squadra che adesso si è davvero appropriata definitivamente del campionato e che difficilmente non concluderà al primo posto la regular season.
Varese adesso ha una rotazione a dieci uomini, il playmaker più duro ed affidabile del campionato, magari non quello con più talento (vedi Diener e Lakovic), sicuramente uno che ha in pugno la squadra. Il quintetto è forte e bilanciato, i lunghi sono perfettamente compatibili, Sakota con il suo tiro da tre e Dunston, il centro, se non è il migliore del campionato è dietro al solo Gani Lawal. Poi i due giovani Polonara e De Nicolao, Talts che sta acquistando una importanza incredibile, come fattore difensivo specialmente, Cerella e Rush a dare minuti di riposo a Ere e Banks.
Varese è davvero forte, dura, quadrata, nello stesso tempo divertente in attacco, capace di rendere in campo aperto e a difesa schierata, e comunque stretta ed arcigna in difesa. Squadra completa, mai come in questo momento il campionato ha davvero una favorita. La squadra da battere è la Cimberio Varese!