Due Italiani in campo nella notte NBA:
SACRAMENTO KINGS – DENVER NUGGETS 95 – 101
Continua la marcia dei Nuggets (49-22). Il 15° successo di fila però, non basta a regalare il sorriso al perfezionista George Karl. Il tecnico di Denver, infatti, al termine dalla sfida vinta con i Kings (25-45) non mostra grande soddisfazione e anzi critica l’approccio di una squadra priva di due pedine importanti come Ty Lawson e Wilson Chandler. “Senza di loro – sottolinea il tecnico di Denver – non riusciamo a trovare ritmo in attacco”. Pur con qualche problema la squadra di casa comunque si sbarazza dei Kings e continua la sua marcia a ritmo spedito. Ci pensa un buon Danilo Gallinari, il quale mette a referto 19 punti e otto rimbalzi, a fare la differenza. Il match sembra mettersi subito bene per la squadra del Colorado. I Kings balbettano nei primi minuti e Denver arriva senza troppa fatica al +9. La tripla di Gallinari regala alla truppa di coach Karl il vantaggio in doppia cifra ma l’altalenante DeMarcus Cousins decide di cambiare marcia e Sacramento torna sotto. Gli ospiti rientrano in partita all’inizio del secondo periodo, sfruttando il passaggio a vuoto in attacco dei Nuggets. Faried e Koufos però accelerano, Denver piazza un parziale di 10-2 e si allontana, chiudendo il primo tempo in vantaggio 50-40. Il match sembra incanalarsi sui binari preferiti dalla truppa di coach Karl, invece nel terzo quarto gli ospiti puniscono le disattenzioni difensive dei Nuggets. Salmons e Cousins a tratti sembrano immarcabili, Denver soffre e subisce il break di 12-2 che riporta davanti la compagine californiana. La gara si complica ma George Karl trova un’inaspettata produzione da parte due giocatori utilizzati con il contagocce in questo campionato come Anthony Randolph e Julyan Stone. Denver riprende in mano le redini del match a metà del quarto periodo e la tripla del solito Danilo Gallinari a 5’43’’ dalla sirena fa ripartire la squadra di casa che torna al +5. I Kings mostrano carattere e non si arrendono, facendo sudare Denver fino alla fine della gara. Cousins con due canestri consecutivi regala speranze a Sacramento, avvicinando i Nuggets (95-92) a 1’40’’ dalla fine, il gioco da tre di Andre Miller però chiude ogni discorso e regala alla squadra del Colorado il suo 15o successo consecutivo.
( Salmons 18p; Cousins 24p, 15r; Gallinari 19p, 8r 4a; Faried 17p, 9r; Iguodala 15p, 5r, 8a).
INDIANA PACERS – CHICAGO BULLS 84 – 87
Dopo quattro sconfitte nelle ultime cinque partite i Bulls (37-31) tornano in carreggiata superando i Pacers (43-27) e lo fanno pur privi di Joakim Noah. Anche senza il suo All Star, Chicago recupera un passivo di 10 lunghezze e trova il modo di mettere k.o. Indiana. Non lascia il segno Marco Belinelli, il quale chiude con quattro punti in 27’ di gioco in una serata decisamente no per lui. Partono meglio gli ospiti che con i canestri di Paul George passano a condurre. In attacco la squadra di casa lascia a desiderare ma con l’andare dei minuti i Bulls iniziano a trovare buone soluzioni offensive. Luol Deng e Carlos Boozer aggiustano la mira, ma Chicago continua a inseguire e va negli spogliatoi all’intervallo sotto di cinque lunghezze. Dopo un primo tempo non certo memorabile la squadra della Windy City avrebbe bisogno di un cambio di rotta nei primi minuti del terzo quarto, invece sono sempre i Pacers a dettare legge nella zona pitturata. Roy Hibbert e Tyler Hansbrough tengono davanti gli ospiti che tornano sotto con la produzione di Taj Gibson. Nel finale della terza frazione i padroni di casa riprendono finalmente Indiana, ma devono registrare l’espulsione di Nate Robinson il quale commette un brutto fallo su DJ Augustin, rimedia un sacrosanto “flagrant 2” ed è così costretto a tornare negli spogliatoi. Chicago non paga dazio e anzi si mette a giocare la sua miglior pallacanestro proprio dopo l’espulsione di Robinson. I Bulls piazzano un parziale di 13-5 all’inizio dell’ultimo quarto e prendono in mano le redini di un match ostico, arrivando al +9. Indiana non si arrende e con l’incredibile gioco da quattro punti di George Hill (tripla più fallo) torna al -3 a 40’ dalla sirena. Kirk Hinrich fallisce il canestro del k.o. e i Pacers così si ritrovano a gestire gli ultimi 15 secondi con in mano il pallone del potenziale pareggio. Hill però non trova la retina dalla lunga distanza e la squadra di casa così può tirare un sospiro di sollievo.
( George 23p, 11r; Hibbert 18p, 12r; Deng 20p, 7r; Boozer 18p, 10r; Belinelli 4p, 2r, 1a).
Altri risultati della notte:
BROOKLYN NETS – LOS ANGELES CLIPPERS 95 – 101
( Wallace 15, 5a; Evans 7p, 16r; Lopez 18p; Williams 18p, 9a; Griffin 11p, 7r; DeAndre Jordan 13p, 12r; Paul 29p, 11a).
DETROIT PISTONS – CHARLOTTE BOBCATS 92 – 91
( Maxiell 14p; Calderon 11p, 6a; Villanueva 18p, 4r; Biyombo 12p, 10r; Walker 25p; Pargo 16p).
TORONTO RAPTORS – NEW YORK KNICKS 84 – 110
( Ross 13p, 6r; Valanciunas 11p, 8r; DeRozan 17p; Anthony 28p, 8r; Martin 18p, 7r; Smith 25p).
BOSTON CELTICS – MEMPHIS GRIZZLIES 106 – 110
( Pierce 26p, 6r, 4a; Terry 10p; Crawford 21p, 5r; Prince 12p; Arthur 18p, 7r; Allen 10p, 10r; Bayless 30p, 4r).
WASHINGTON WIZARDS – GOLDEN STATE WARRIORS 92 – 101
( Webster 10p; Wall 14p; Martin 23p; Barnes 16p., 8r; Lee 11p, 15r; Thompson 18p; Curry 35p, 8a).