Nottata NBA importante soprattutto ad Ovest, dove i San Antonio Spurs (45-14), nonostante il rientro di Parker, cadono inaspettatamente in casa contro i Phoenix Suns (20-39), 101-105 dopo un supplementare.

O'Neal SpursSuns

Finale del tempo regolamentare al cardiopalma: Ginobili dalla lunetta sul 99-97 per gli Spurs e 3.7 secondi sul cronometro, segna il primo e sbaglia il secondo che avrebbe chiuso la partita, permettendo ai Suns di restare vivi con una rapidissima (e ad elevato coefficiente di difficoltà) tripla di Wesley Johnson.

A quel punto i padroni di casa crollano, e con 1 solo punto segnato durante l’overtime permettono a Phoenix di raccogliere bottino pieno.

Mattatore della serata per gli ospiti Jermaine O’ Neal (22 punti e 13 rimbalzi dalla panchina in 27 minuti da utilizzo), discreto per i padroni di casa il rientro di Parker (22 punti in 39 minuti).

Non si distraggono invece i diretti inseguitori degli Spurs, ovvero gli Oklahoma City Thunder (42-15) che strapazzano 119-74 i già non irresistibili New Orleans Hornets (20-39) peraltro privi di Anthony Davis ed Eric Gordon e si avvicinano alla prima posizione.

Partita senza storia caratterizzata dalla tripla doppia di Durant (18 punti, 11 rimbalzi e 10 assist in 26 minuti di utilizzo).

Sempre ad Ovest, da segnalare la vittoria dei Denver Nuggets (37-22) in casa dei Portland Trail Blazers (26-31).

Privi di Gallinari per una contusione alla coscia destra, i Nuggets trovano il miglior contributo da Lawson (30 punti in 37 minuti) e Iguodala (29 punti e 7 rimbalzi in 42 minuti).

Bargnani

Passando ad Est, merita subito attenzione la ormai drammatica situazione di Andrea Bargnani.

Nella sconfitta 103-92 di Toronto (23-35) a Cleveland (20-38), il Mago (soprannome che a Toronto inizia a stargli un po’ largo) in oltre 15 minuti di utilizzo conclude con 0 punti (0/6 complessivo, ed è la terza volta nelle ultime 4 partite in cui non riesce a trovare il canestro), 1 palla persa, 1 rimbalzo, 1 assist ed 1 stoppata.

Parliamoci chiaro: il giocatore non sarà esattamente la prima scelta migliore della storia della NBA ma il valore è indiscutibile, ed è chiaro che ormai si tratta di un vero e proprio blocco psicologico.

I suoi Raptors, comunque, non brillano in assoluto e cadono contro Cleveland spinta dai 23 punti e 6 assist di Waiters.

Da segnalare infine la pirotecnica vittoria casalinga dei New York Knick (34-20) contro i Golden State Warriors (33-25), dove ai 54 punti segnati da Stephen Curry per gli ospiti (massimo stagionale NBA) rispondono per i padroni di casa i 35 punti di Carmelo Anthony e i 16 punti e 28 rimbalzi di Tyson Chandler, per il 109-105 definitivo.

Completano la nottata:

Orlando Magic – Sacramento Kings  101-125 (Salmons 21)

Washington Wizards – Detroit Pistons  95-96 (Knight 32)

Memphis Grizzlies – Dallas Mavericks  90-84 (Randolph 22)

Houston Rockets – Milwaukee Bucks  107-110 (Ellis 27)

Utah Jazz – Atlanta Hawks  91-102 (Horford 34)