LA NOVITA’:
La Dinamo Sassari è prima in classifica, con 32 punti, raggiungendo Varese, ieri sconfitta nel derby contro Cantù, e raggiunge così quello che finora è il miglior risultato della storia della compagine sarda.
LO STARTING FIVE:
Il quintetto della giornata è composto da Terence Kinsey, Scavolini Pesaro, 33 punti e 9 rimbalzi, Pietro Aradori, Foxtown Cantù, 20 punti e tante responsabilità nel derby contro Varese, Drake Diener, Dinamo Sassari, di lui parleremo in seguito più approfonditamente, Michael Ignierski, Dinamo Sassari, 21 punti, 7 rimbalzi, 9/11 al tiro, e Greg Brunner, Trenkwalder Reggio Emilia, 14 punti e 12 rimbalzi nella vittoria contro Milano.
Restano fuori ma meritano comunque una menzione, Bryant Dunston, Cimberio Varese, 16 punti e 10 rimbalzi nella sconfitta nel derby contro Cantù, Kristian Kangur, Montepaschi Siena, 16 punti nella vittoria contro Biella, Lance Harris, Vanoli Cremona, 20 punti e 6 rimbalzi, e, infine, Fabio Di Bella e Daniele Cinciarini, entrambi della Sutor Montegranaro, sconfitti 89 – 87 dalla Vanoli Cremona di Harris, il primo autore di 20 punti, 4 rimbalzi e 8 assist, il secondo 22 punti e 8 falli subiti.
IL PERSONAGGIO:
Indubbiamente Mandrake, alias Drake Diener. Il cugino Travis è influenzato e realizza una prestazione contrassegnata da valutazione negativa, l’unica della stagione e, probabilmente, l’unica della sua triennale militanza sassarese, e allora ci pensa Drake a caricarsi la Dinamo sulle proprie spalle, con una prestazione incredibile, su tutti i lati del campo, 28 punti, 8/9 da due, 2/5 da tre, 11 rimbalzi, 8 assist, 8 falli subiti, 50 di valutazione. 50! E fare un cinquantello con 28 punti è cosa da pochi. Il buon Drake fa esibizione di tutto il suo talento offensivo, tiro da fuori, anche da lontanissimo, penetrazione, arresto e tiro, conclusione di tabella da secondo tempo, visione di gioco, assist, difesa d’anticipo, recuperi. Un manuale del basket.
IL DATO DI FATTO:
Il vero dato di fatto di questa giornata è la classifica del campionato, oggi come non mai riproduttiva di quanto visto finora in serie A.
Varese e Sassari appaiate in prima posizione, le due storie più belle del campionato, entrambe produttrici di bel gioco e tanto basket che fa divertire tutti gli appassionati. Dietro Siena, in partita singola ha dimostrato di essere una spanna davanti a tutti, anche se di poco, paga l’Eurolega e il doppio impegno, ma è sempre lì, dietro le prime, da sola, al terzo posto. Poi Cantù e Roma, la prima sta trovando un’identità dopo la partenza di Markoishvili, ha vinto il derby e vorrà dire la sua fino alla fine del campionato, Roma è un’altra storia fantastica del campionato, ha vinto in trasferta con un Datome a mezzo servizio, ha preso Aden per allungare le rotazioni e darà filo da torcere a qualsiasi squadra troverà sulla propria strada. Infine Milano, da sola al sesto posto, posizione da vera mina vagante della classifica, ai playoff nessuno vorrebbe incontrarla al primo giro, per ora alterna buone prestazioni a disastri clamorosi, poi Venezia, che sta trovando la quadratura ed è finalmente dove dovrebbe essere, e la neo promossa Reggio Emilia, altra favola del campionato. Attualmente fuori dalla prime otto, ma sempre in lotta per un posto playoff, c’è anche Brindisi. Dopo c’è uno stacco e le altre si giocano la salvezza, con Caserta e Cremona più al sicuro, Bologna dalla quale ci si aspetta qualcosa in più, e infine Montegranaro, Pesaro, Avellino e Biella.
LA STATISTICA:
Pietro Aradori, 12.9 punti e 3.4 rimbalzi in 23.7 minuti, 14.6 di valutazione. Medie da grande giocatore di squadra di vertice, con rotazioni lunghe e meno minuti a disposizione per il singolo giocatore. Che Pietro Aradori quest’anno stia disputando una grande stagione lo sapevamo tutti, il dato di fatto è che, senza Markoishvili, in campionato è salito a 18 punti di media e quasi 21 di valutazione. Ha capito che doveva elevare il suo livello di gioco e assumersi più responsabilità. Finora ha risposto presente!