Come ogni anno l’All Star Game inizia con la sfida dei giocatori Rookie, al primo anno, e Sophomore (al secondo), mischiati e scelti dai due allenatori, Shaquille O’Neal e Charles Barkley; il protagonista della serata e vincitore del premio di MVP è il giocatore di Denver Faried, che totalizza 40 punti e 10 rimbalzi, permettendo al team Chuck di vincere per il secondo anno consecutivo la gara con il risultato di 163 a 135.
Il sabato è la giornata delle abilità e quest’anno inoltre la sfida tra Est e Ovest, la prima sfida è lo Shooting Stars, ovvero l’abilità di fare canestro in zone differenti del campo; il titolo va al Team Bosh. La gara successiva è lo Skills Challenge che prevede un percorso da fare nel minore tempo; la finale è tra Lillard e Holiday, con il primo che riesce a conquistare l’ambito premio al primo anno NBA. La serata continua con le triple, a Ovest arriva in finale Bonner, mentre l’Est è rappresentata da Irving, la vittoria va proprio a quest’ultimo che realizza una grande partenza e che gli permette di vincere il titolo. La serata si conclude con la gara delle schiacciate dove Evans, detentore del titolo, deve abdicare in favore di Terrence Ross, stella di Toronto e facendo vincere a Est la serata.
La domenica come da tradizione si sfidano i migliori giocatori di Est e di Ovest, nel quarto iniziale Durant servito dagli assist di Chris Paul permette alla propria conference di provare la fuga, Wade e compagni però non ci stanno e riescono a rimontare, si arriva dunque in sostanziale parità fino agli ultimi minuti di gioco dove proprio la stella dei Clippers, Chris Paul, permette a Ovest di vincere la gara e per lui arriva il premio di MVP dell’All Star Game.