Conosciamo tutti gli Spurs, una franchigia perfetta, un coach vincente, duro ma leale, una squadra fatta di grandi giocatori ma soprattutto di uomini veri, non c’è spazio per egoismi o per teste calde, qui si cammina tutti insieme per un unico obiettivo: VINCERE.

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Coach Pop ha sempre avuto questa idea, ma ci è arrivato pian piano, sfruttando inizialmente quello che la fortuna gli aveva riservato, ovvero prendere Tim Duncan alla numero 1 (grazie ad una stagione negativa dovuta solo ed esclusivamente all’infortunio a causa del quale David Robinson saltò un’intera stagione). Il caraibico, su una base già rodata, con The Admiral da spalla, ma ancora al top a 34 anni, regalò il primo titolo alla franchigia texana. Da lì in poi, via verso la creazione del sistema Spurs, con una squadra solida ed unita, una chimica perfetta, e un gioco sempre più fondato sul gruppo e sempre meno sui singoli, che tradotto vuol dire difesa di squadra, con tante rotazioni e aiuti, e circolazione di palla al millesimo, per cercare sempre il compagno libero.

Infatti, mentre nel 2003 il gioco era tutto basato sul caraibico, con la difesa di Robinson, ormai 38enne, e le accelerazioni di Parker e Ginobili, ancora tenuto a freno dal coach, già nel 2005 il sistema aveva prevalso su tutto, con uno sviluppo dell’azione diffuso, più responsabilità agli esterni e un gioco a tratti spumeggiante, soprattutto grazie all’argentino Manu Ginobili, dapprima contenuto nelle sue esuberanze, infine cavalcato al massimo dal coach ed infine di gran lunga miglior giocatore delle Nba Finals 2005, sebbene gli almanacchi attribuiscano quel premio a Tim Duncan, che comunque di certo se lo era meritato. Nel 2007, mvp Tony Parker, che a poco a poco era cresciuto prendendo le redini offensive del team.

Col passare degli anni, i big 3 sono invecchiati, lasciando minuti e responsabilità ad altri, senza però perdere carisma e controllo dello spogliatoio. Agli Spurs, è evidente, comanda Popovich, in campo quello che dice Ginobili è legge per tutti, compreso Parker, e poi chiaramente Tim Duncan  è il leader silenzioso, più con l’esempio che con le parole. In questo contesto, la dirigenza texana, come sempre, ha costruito un roster fenomenale, frutto di draft steals ed acquisti mirati.

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Ad oggi, a parte i big3, agli Spurs si ritrovano una squadra con ottimi giocatori, anche a livello di individualità, che creano un sistema ulteriormente perfetto. Parliamo chiaro, Duncan ha giocato agli Spurs quando la squadra era incentrata su di lui, e produceva 25 punti e 12 rimbalzi di media, due volte mvp della Lega. Negli anni a seguire, anche quando era ancora relativamente giovane, ha visto scendere le proprie statistiche a vantaggio di un sistema solido e soprattutto in modo tale da preservarsi per essere ancora quello che è alla soglia dei 38 anni!

Stesso discorsi per Ginobili. L’argentino, negli anni d’oro, al massimo ha fatto 20 punti di media (nei playoff quasi sempre in realtà, ma qui parliamo di regular season), ma di solito 16/17. Mai piu di 27-28 minuti, spesso da sesto uomo. In altre squadre avrebbe fatto 25-27 punti di media, nei Suns di D’Antoni forse 40! Stesso dicasi per Parker, in tutti questi anni, ma adesso anche per Leonard o Splitter, uomini che altrove davvero potrebbero tenere medie molto più elevate. Ma si tratta di giocatori intelligenti, così come Diaw o Belinelli, che vogliono vincere prima di tutto.

Ma veniamo ad oggi. Certo, gli Spurs sono grandiosi e la prova è proprio che giocano bene e vincono partite importanti anche senza i big3. Ma chiariamo, poi ai playoff senza quei tre ad ovest fai fatica già al primo turno, non parliamo poi quando si tratta di vedersela con Blazers e Thunder magari, o in finale con gli Heat (o Pacers). Insomma, lo diciamo e ripetiamo, il sistema è fantastico, solido, e ti aiuta a vincere riuscendo a preservare i big3, poi è ovvio che  ai playoff il titolo passa da Caraibi ed Argentina.

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Guardate un pò adesso queste statistiche, che fanno impressione e aiutano a capire l’impatto dei giocatori. Guardando rapidamente le statistiche individuali dei neroargento, nessuno dei giocatori spicca, e ai meno attenti potrebbero dar l’idea di un gran gruppo (è ovvio perchè comunque sono vincenti) senza però nessuna individualità. Questo è vero soltanto se si fa riferimento al sistema di gioco e alla suddivisione di ruoli e responsabilità, non quanto al talento, perchè in maglia Spurs, sebbene le stats siano inferiori a tanti altri giocatori Nba, abbiamo delle superstar assolute, Duncan, Ginobili e Parker su tutti, ma anche gli altri non scherzano (Diaw, Belinelli, Splitter, Leonard).

Veniamo alle stats qui di seguito proposte. Tenete conto che un giocatore Nba da quintetto gioca mediamente 36-38 minuti, mentre negli Spurs, a parte Parker che arriva a mala pena a 30, sono tutti intorno ai 20, con Duncan e Leonard a 28. Guardate ora che rendimento hanno certi giocatori Spurs se commisurato ai 36 minuti di media. Abbiate presente che, in questo tipo di stats, i giocatori Nba più forti vedono generalmente diminuire il proprio impatto, perchè spesso giocano più di 36 minuti.

Impressionante davvero l’argentino (17.9 punti, 7.3 assist o 5.8 rimbalzi), che si limita a 23 minuti per esser fresco quando conterà, e  Duncan, che è calato nel complesso ma nel rendimento al minuto è ancora il top (in 36 minuti avrebbe 17.9 punti e 11.6 rimbalzi).  Notevole anche Belinelli, che gioca 22 minuti, ma sui 36 sarebbe giocatore da 16.5 punti, 4.4 rimbalzi e 3.1 assist.

Andrea Di Vita

STATS EFFETTIVE

Rk Player Age G GS MP TRB AST STL BLK TOV PF PTS
1 Tony Parker 31 23 23 30.2 2.6 6.1 0.4 0.0 2.4 1.0 17.5
2 Tim Duncan 37 23 23 28.1 9.0 3.1 0.5 1.7 2.0 1.5 14.0
3 Kawhi Leonard 22 26 25 28.6 6.2 1.7 1.8 0.4 1.2 1.9 12.3
4 Manu Ginobili 36 25 0 23.2 3.7 4.7 1.0 0.2 2.0 1.8 11.5
5 Marco Belinelli 27 26 2 22.3 2.7 1.9 0.7 0.1 1.2 1.6 10.2
6 Boris Diaw 31 25 6 23.8 3.3 2.1 0.5 0.5 1.4 1.6 9.7
7 Patrick Mills 25 26 1 17.1 1.5 1.5 1.2 0.1 0.7 1.2 8.4
8 Tiago Splitter 29 22 18 20.6 6.2 1.0 0.5 0.4 1.2 1.6 7.9
9 Danny Green 26 26 25 22.5 3.0 1.3 1.2 0.8 1.1 1.3 7.4

STATS COMMISURATE AI 36 MINUTI

Rk Player Age G GS MP TRB AST STL BLK TOV PF PTS
1 Tony Parker 31 23 23 695 3.1 7.3 0.5 0.1 2.8 1.2 20.9
2 Manu Ginobili 36 25 0 580 5.8 7.3 1.5 0.2 3.2 2.9 17.9
3 Tim Duncan 37 23 23 647 11.6 4.0 0.6 2.2 2.5 1.9 17.9
4 Patrick Mills 25 26 1 444 3.2 3.2 2.4 0.2 1.5 2.6 17.7
5 Marco Belinelli 27 26 2 580 4.4 3.1 1.1 0.1 1.9 2.5 16.5
6  Danny Green
7 Kawhi Leonard 22 26 25 743 7.8 2.1 2.3 0.5 1.5 2.4 15.5
8 Boris Diaw 31 25 6 594 5.0 3.2 0.8 0.7 2.2 2.4 14.7
9 Tiago Splitter 29 22 18 454 10.9 1.8 0.8 0.7 2.1 2.9 13.8