Rajon Rondo è in procinto di rientrare, ci vorrà un bel pò per rivederlo al top, ma parliamo di una delle migliori point guard della Lega, forse la migliore quando si tratta di gestire due – tre top player riservando per se stessi soltanto assist, contropiede, recuperi e rimbalzi. Dietro di lui, solo Ricky Rubio, tutte le altre point guard devono fare canestro per essere utili alla propria squadra, lui invece è un giocatore alla Jason Kidd, e il paragone non è da poco.

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Rajon rientrerà nei suoi Celtics, per la prima stagione privi di tutti i big 3, nonostante ciò in grado di dire la loro in una Eastern Conference che neanche il tempo di cominciare ha visto sciogliersi Cavaliers, Knicks e Nets e nella quale, ad oggi, si va ai playogg con il 35% di vittorie. Viene da sè che un Rondo nel motore ti potrebbe facilmente portare alla post season, in queste circostanze, poi lì è tempo perso tanto la finale sarà Pacers – Heat, senza discussioni.

Il punto è, vogliono i Celtics ricostruire su Rondo oppure pensano di utilizzarlo come pedina di scambio per ricostruire la franchigia? Si sono già fatti avanti i Knicks, ma hanno ricevuto un categorico rifiuto, non di massima però, soltanto perchè le contropartite erano di basso valore e, soprattutto, non contenevano qualche prima scelta futura.

Veniamo al sodo dunque, e ragioniamo sui Celtics, che, ad oggi, dovrebbero costruire attorno a Jeff Green (27enne ala piccola di 205 cm, da 16 punti e 4.5 rimbalzi) , Jared Sullinger (22enne ala forte di 206 cm, da 12.9 punti e 7.2 rimbalzi in 24 minuti) e Avery Bradley (23 enne guardia di 192 cm, 12.5 punti di media e grande potenziale difensivo).

Su queste basi, Rajon Rondo andrebbe a colmare proprio lo spot di playmaker, che è uno dei problemi attuali dei Celtics. A tutto ciò si aggiunga un buon Brandon Bass oltre a Kris Humpries, più il duo tutto sostanza Olynik-Faverani sotto i tabelloni. Da scambiare sicuramente Gerald Wallace, forse anche Crawford.

Ciò premesso, veniamo dunque ad analizzare quali potrebbero essere le prospettive di mercato per arrivare a Rajon Rondo, il cui cambio di squadra potrebbe rivoluzionare un pò tutto nelle dinamiche di potere della Lega.

Partiamo dai soliti Knicks, allo sbando, che potrebbero offrire Felton e Shumpert, più lo scambio tra contrattoni inutili Wallace-Stoudamire. Il problema è che i Knicks non hanno prime scelte da girare. Certo è che, con Rondo, magari lanciandogli accanto un Tim Hardaway jr, più Melo, Bargnani e con il rientrante Chandler, abbiamo un quintetto. Riuscirà il buon Rajon a spiegare a Anthony e JR Smith che la palla si passa, altrimenti non si vince mai??

In secondo luogo, lo scambio più interessante della Lega, con i Rockets che potrebbero spedire a Boston il turco Asik ed uno tra Lin e Beverley, più forse una prima scelta. Fatevi due conti, ai Rockets lo starting five diventerebbe Rondo, Harden, Parsons, X, Howard con la X che vuol dire che va bene davvero chiunque con quei 4, e ai Celtics diciamo Lin, Bradley, Green, Sullinger e Asik. Ne guadagnerebbero entrambe. In alternativa i Rockets resterebbero con Lin e punterebbero a Ryan Anderson, spedendo via sempre Asik, incompatibile con Howard.

Andiamo oltre, e veniamo ai Detroit Pistons di Gigi Datome. Ormai è evidente che uno tra Josh Smith, Drummond e Monroe è di troppo. I tre lunghi tutti assieme non funzionano, qualcosa deve cambiare. Drummond non può andare via. Ha fisico e atletismo, viaggia a 11 punti e 12 rimbalzi di media, ed ha potenziale davvero devastante. REstano gli altri due, dare via Monroe sarebbe un peccato, perchè ha talento ed è anche un giocatore intelligente, oltre che fisico. Del resto, Smith è arrivato in estate, anche se ha mercato. Probabile che si spedisca altrove Monroe, anche se Smith non è da escludere, perchè Dumars non ha paura di scambiarlo anche se lo ha firmato pochi mesi fa. Il problema è che i Celtics vorrebbero Monroe, perchè è molto giovane, e non se ne fanno nulla di Smith, un anno più grande di Rondo. Lo scambio potrebbe inserire anche Brandon Jennings e qualche altra contropartita per i Pistons. Diciamo magari Monroe e Jennings per Rondo e Humpries, o Bass. Il risultato? Pistons con Rondo, Caldwell-Pope, Singler, Smith e Drummond, e in panchina Bynum, Mitchell, Datome, Jerebko e Humpries. Ai Celtics invece Jennings, Bradley, Green, Sullinger e Monroe, potenziale da alto livello nella Eastern Conference, in un paio d’anni e coi giusti ritocchi anche da top Nba.

Che dire amici, il solito fanta basket, alla fine probabile resti dov’è, certo è che ad oggi è l’uomo che può mischiare un pò le carte!