E’ tempo di analizzare quella che sarà la prossima stagione per i “nostri” Big Four. Tutti e 4 i giocatori militano in squadre decisamente interessanti, alcuni di loro puntano addirittura alle Finali NBA e ovviamente ogni ragazzo avrà un ruolo diverso, un altro impatto sulla Lega e obiettivi personali di differente calibro. In questo articolo verrà presentata, con un’analisi riguardante le aspettative di Bargnani, Belinelli, Gallinari e Datome, la rubrica che dall’inizio della Regular Season sarà online ogni venerdì.

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Andrea Bargnani: dopo 7 lunghe stagioni canadesi in quel di Toronto e delle ultime annate in cui ha avuto più infortuni e critiche che minuti e punti in campo, è giunta finalmente l’ora di cambiare aria per il nostro ‘Mago’. Andrea ha cominciato subito dopo il Media Day ad allenarsi con i Knicks e la sorpresa interessante e piacevole dell’avvio di questa avventura newyorkese, è la grande intesa che sta nascendo con Carmelo Anthony. “Ci troviamo molto bene, io sto imparando moltissimo da lui e allo stesso tempo anche lui sta imparando qualcosa da me” dice Bargnani, con coach Woodson che è stato molto sorpreso da questa sintonia che potrà essere un’arma importante durante le partite. L’esordio in maglia bianco-arancio-blu dell’ex Treviso è arrivato a metà settimana contro i Boston Celtics nella prima gara di NBA Preseason dei Knicks. Nella vittoria di New York con il punteggio di 103-102, Bargnani ha totalizzato discreti numeri: 12 punti (3/8 dal campo) conditi da 3 rimbalzi in 19 minuti di gioco. La sua forma è ancora purtroppo precaria perché non è facile ritornare subito al 100% così tanto tempo lontano dal campo, ma comunque si è visto molto coinvolto sia in attacco che in difesa.

Proprio ieri notte è arrivato, anche se solo in preseason, il primo ritorno del ‘Mago’ sul campo dei Raptors. Tra i fischi, pronosticabili, del pubblico, Andrea ha giocato una gara positiva da 10 punti (terzo miglior realizzatore della sua squadra) in 21 minuti nella sconfitta dei Knicks contro Toronto trascinata da Gay e DeRozan.

Andrea deve mettere da parte le ombre delle passate stagioni, così facendo potrà avere un ruolo importantissimo all’interno di questo team, che per puntare in alto ha sicuramente bisogno anche del suo contributo.

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Marco Belinelli: c’è tanto, tantissimo entusiasmo nel ‘Beli’ per questo nuovo cammino targato Spurs che è cominciato. “San Antonio è stata la scelta giusta, sono qui per vincere il titolo” esclama Belinelli. Coach Popovich, nella marea di interviste durante il Media Day ma non solo, ha sempre difeso Belinelli e speso belle parole per lui e questo sicuramente farà da stimolo a Marco. Inoltre c’è Manu Ginobili: Belinelli lo conosceva già e ha definito giocare con l’ex Virtus Bologna “un sogno”. L’esordio in maglia Spurs è arrivato contro il CSKA Mosca di coach Messina, che ha sfiorato l’impresa di battere, anche se solo in amichevole, Duncan e compagni. Belinelli è stato visto sul parquet per oltre 18 minuti in cui ha segnato 3 punti (1/3 dal campo) conditi da 2 rimbalzi e una buona intesa coi compagni di squadra. Avere la fiducia di un coach del calibro di Popovich, per un ragazzo come Belinelli è fondamentale e le prospettive sono buone. Marco giocherà prevalentemente da guardia ma farà anche qualche apparizione da playmaker, per dare un po’ di fiato alla stella Tony Parker. 20-25 minuti il ‘Beli’ li avrà, più o meno, sempre: sta a lui saperli sfruttare al meglio mettendo in campo tutta la sua grinta e determinazione per mantenerli per tutta la durata della stagione, Playoffs inclusi.

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Danilo Gallinari: dopo un’estate caratterizzata dall’avanti-indietro tra l’Italia e gli Stati Uniti, per seguire la faticosa riabilitazione per quel maledetto infortunio al ginocchio dello scorso Aprile, Gallinari sta facendo passi da gigante con il rientro che sembra non essere così lontano. Il ‘Gallo’ è rientrato stabilmente a Denver prima del Media Day e si è visto dal primo allenamento ufficiale della squadra; ovviamente non ha ancora partecipato al tutto, ma ha seguito molto da vicino i nuovi schemi di coach Shaw. “E’ importante che, anche se infortunato, non rimanga fuori dai meccanismi della squadra. Lasceremo parlare il suo ginocchio, non gli metteremo fretta” dice il neo allenatore dei Nuggets. Dunque non c’è ancora una data precisa per rivedere finalmente le magie di Gallinari sui parquet NBA, anche se dovrebbe rientrare all’incirca entro la fine del mese di Novembre o all’inizio di Dicembre. Danilo ha comunque seguito la squadra a Los Angeles per la preseason, dove i suoi Nuggets hanno totalizzato una vittoria e una sconfitta contro i Lakers. In California il ‘Gallo’ ha continuato la riabilitazione con Steve Hess e i vari fisioterapisti per poi tornare in Colorado qualche giorno fa.

Al rientro Gallinari si troverà davanti una squadra completamente diversa da quella che ha lasciato e sarà una delle tante sfide della sua carriera cercare di integrarsi nel minor tempo possibile con i nuovi meccanismi del team. Rispetto agli altri italiani, il ruolo di Danilo è il più importante: sicuramente ci vorrà un mesetto prima che riprenda confidenza con il campo, coi compagni e con tutti i vari contesti, per poi rivedere il vero Numero 8 che è pronto ad una grande stagione da timoniere e leader di questa Denver così diversa insieme al piccolo grande Ty Lawson. L’obiettivo personale è sempre quello dell’All Star Game, di aumentare le medie, la costanza di realizzazione e leadership, mentre per quanto riguarda la squadra Danilo avvisa gli scettici: “non siamo più deboli rispetto all’anno scorso”.

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Luigi Datome: “So happy to be here!” Datome è carico al massimo per questo suo cambio di campionato e approdo nella Lega di pallacanestro più bella al mondo. Fa un certo effetto vedere le foto del Media Day, con una luccicante maglia numero 13 dei Pistons indossata dal nostro Gigi. Ma smaltito l’entusiasmo, durante un allenamento Datome si è provocato un problema muscolare che ha ritardato il suo esordio con la maglia di Detroit. Nella loro prima partita di NBA Preseason, i rossoblu se la sono giocata ma hanno dovuto arrendersi contro gli Heat guidati da un super Chris Bosh, con Gigi che ha osservato il match come spettatore. E’ bello vedere che Datome si sia già ambientato bene con la sua nuova città e con i suoi nuovi compagni, cosa non semplice per un europeo nuovo nella NBA: a testimoniare tutto ciò c’è un simpatico video su Instagram in cui Drummond scherza l’azzurro per la sua capigliatura, chiamiamola così… originale!

Cambiando argomento, è già stato trattato sul sito il fatto che Josh Smith stia giocando da ala piccola con Jerebko e Singler che occupano la medesima posizione. Dunque Gigi deve recuperare al più presto per dimostrare di essere in grado di ritagliarsi spazio in questa squadra che, dopo diversi anni di digiuno, potrebbe finalmente riassaggiare il dolce sapore dei Playoffs.

Fabrizio Fasanella