Abbiamo inserito Richard Dumas nella categoria “History“, ovvero storia, perchè in fondo parliamo di un giocatore che raggiunse il suo massimo venti anni fa, alle Nba Finals 1993. Tutto vero, forse però parlare di storia è una esagerazione, perchè Dumas non ha fatto in tempo a consolidarsi, rimanendo uno dei tanti giocatori spariti in mezzo a problemi sociali e personali, in primo luogo, nel suo caso, la dipendenza da droga.

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Parliamo di una ala piccola formidabile, 202 cm di altezza, classe 1969, fisico ed atletismo devastanti, buona tecnica e visione di gioco, grande difensore. Fu selezionato con il numero 46 dai Phoenix Suns nel draft 1991, tecnicamente una draft steal a tutti gli effetti, in concreto e col senno di poi, una scelta buttata al vento.

Quale sarebbe stata la sorte di Dumas lo si potè intuire sin da subito, con la sospensione per l’intera stagione 1991/92 per abuso di sostanze stupefacenti, ma il destino fu con lui ben più beffardo. La maledetta “polvere bianca”, o altra sostanza di cui Dumas faceva uso, non gli stroncò la carriera sul nascere, senza dunque far percepire quali fossero le sue potenzialità, bensì, dopo una stagione di sospensione, lo lasciò libero di esprimersi, proprio nel 1992/93, nella versione dei Phoenix Suns più forte di sempre, da 62 vittorie in regular season, capace di arrivare ad un passo dall’anello, fermandosi soltanto davanti ad un Michael Jordan da 41 punti di media in finale Nba.

In quella stagione Dumas riuscì a mostrare tutto il proprio repertorio, producendo 16 punti, 4.6 rimbalzi e 1.3 assist di media, partendo in quintetto base e risultando in sostanza per Charles Barkley (in quell’anno mvp della Lega a 25.6 punti, 12.7 rimbalzi e 5.1 assist), con le dovute proporzioni, quello che Scottie Pippen era per MJ. Decisamente un ruolo di spicco in una formazione che annoverava in quintetto Kevin Johnson (16 punti e 8 assist di media), Dan Majerle (17 punti di media) e Cedric Ceballos, poi sostituito proprio da Dumas, al suo rientro dopo la riabilitazione.

1993 NBA Finals
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In sostanza Dumas era un giocatore alla Prince o Iguodala, un all around, uno capace di realizzare ma principalmente a suo agio nello svolgere tutte le piccole cose di cui ha bisogno una squadra, dalla difesa sull’esterno più pericoloso, al contropiede, ai rimbalzi. Insomma, nel giugno 1993, membro del Rookie 2nd Team e reduce da una finale Nba, era un giocatore in forte ascesa.

Ma, come detto, mai il destino fu più beffardo perchè, dopo avergli fatto assaporare la gloria ed avergli concesso di verificare dove sarebbe potuto arrivare, la droga si fece nuovamente avanti, e con essa una nuova sospensione per tutta la stagione 1993/94, annata in cui, oltretuto, in contumacia MJ, i Suns avrebbero potuto legittimamente ambire al titolo.Sappiamo tutti come andò la storia, il titolo andò ai Rockets di Olajuwon e Dumas, dopo qualche apparizione sporadica nel 1995, ormai logorato dalla sua dipendenza, provò a ricostruirsi una carriera lontano dagli USA, per ritirarsi definitivamente nel 2003. Un altro, l’ennesimo giocatore nella lista dei grandi non sono mai stati!

Sergio Lombardo