Charles Barkley, detto Sir Charles, per i modi estremamente eleganti, ha giocato al college per l’università di Auburn, dove venne subito notato per le sue doti cestistiche. Ad Auburn giocò principalmente come centro, nonostante fosse più basso della media della posizione: 198 centimetri (6’6″). All’inizio della sua carriera, Barkley aveva problemi di peso, raggiungendo spesso oltre 136 chili (300 pounds) durante la sua permanenza al college. Il soprannome The Round Mound of Rebound (“la tonda collina del rimbalzo”) riporta i giorni della sua permanenza ad Auburn, dove divenne famoso per essersi addirittura permesso il lusso di farsi recapitare una pizza mentre sedeva in panchina durante una gara di regular season.

http://wannadunk.com/

Carattere vulcanico, addirittura nel 1984 viene escluso dalla squadra per le Olimpiadi di Los Angeles dal coach Bob Knight dopo che durante un allenamento aveva fatto un sarcastico apprezzamento sulle scarpe non proprio elegantissime del vulcanico coach dell’università dell’Indiana; risponderà a suo modo, come miglior marcatore e rimbalzista del Dream Team nelle olimpiadi nel 1992 a Barcellona, e diventando il primo rimbalzista della Lega nonostante non raggiunga i due metri.

Principalmente un’ala forte, capace di giocare anche da small forward, era un giocatore potentissimo e dotato di un’atletismo devastante, specialmente ad inizio carriera. Sempre tra i migliori rimbalzisti della Lega, giocò nei 76ers, nei Suns e nei Rockets a fine carriera. I suoi top risultano l’oro olimpico di Barcelona (dove divenne celebre e fu spesso fischiato per una gomitata che rifilò ad un povero avversario dell’Angola) ed il titolo di Mvp del 1993, con annessa finale Nba persa 4-2 contro i Chicago Bulls di un MJ da oltre 40 punti di media a partita. Quella probabilmente fu la finale più equilibrata delle sei disputate dai Bulls, con MJ che fece gli straordinari per sconfiggere i Suns di un Barkley indemoniato e dei vari Kevin Johnson, Richard Dumas e Dan Majerle.

Ad inizio carriera, ebbe anche dei notevoli risultati in maglia Sixers, senza però mai raggiungere le Nba Finals, giocando nella squadra di un Julius Erving a fine carriera. A Houston, invece, arrivò per provare a vincere un titolo prima del ritiro, ma lui, Olajuwon e Drexler erano ormai troppo avanti con l’età per arrivare all’anello.

Per lui, in carriera, 23757 punti e 12546 rimbalzi, con le medie di 22.7 punti, 11.7 rimbalzi e 3.9 assist. Nella sua stagione da mvp mantenne cifre da record, con 25.6 punti, 12.2 rimbalzi e 5.1 assist. Inarrivabile.

Giocatore totale, difensore eccellente, anche sugli esterni, rimbalzista dominante, anche ottimo realizzatore, capace di distruggere gli avversari meno potenti, anche con il gioco in post basso, e di attaccare i “4” avversari fronte a canestro, con cambi di direzione fulminanti. Spesso concludeva in schiacciata, e che schiacciata, con quelle che in gergo vengon definite in your face dunk, ovvero schiacciate di pura potenza posterizzando l’avversario di turno. Il suo marchio di fabbrica era il rimbalzo, partenza in palleggio, coast to coast e schiacciata devastante!

Eccovi comunque i video con le più grandi giocate di Sir Charles Barkley, è impressionante vedere quello che riusciva a fare, capace di dominare le power forward più alte con la sua potenza ed elevazione, contemporaneamente invincibile quando attaccava il ferro, prendeva velocità e concludeva sempre con una schiacciata poderosa: