Ragazzi, chi non salta bianco è! Questa era la pessima traduzione del titolo del celebre film degli anni 90 interpretato da Wesley Snipes e Woody Harrelson, traduzione letterale certo, che però non rende in italiano. Un film epico, uno dei primi in grado di raccontare la storia del playground americano, quello dove nascono le leggende, dove la verità è davvero questione di “witness”, ovvero di testimoni, dove le storie nascevano e si tramandavano per voce.

Certo, adesso non è più così, gli Usa sono cambiati, il mondo è cambiato, un talento da playground finisce sui monitor dei College in breve, difficilmente sfugge ai radar, ma le storie sui playground ancora esistono perchè negli Usa il basket da strada è roba seria.

Per farvi capire, negli Usa, se sei forte giochi nella squadra della High School, altrimenti stai a spasso. Se sei ancora più forte vai al College, poi c’è la Nba o l’Europa. Per il resto, c’è il basket playground, dove tutti vogliono vincere e dove tutti danno il massimo, dove nascono ancora leggende. Certo, magari non quelle di una volta, ai tempi in cui i migliori baller (spesso perchè colored) non potevano arrivare in Nba, ma pur sempre grandi storie di pallacanestro.

Questo film ve ne racconta una in particolare, un bianco che scherza il nero Wesley Snipes sfruttando lo stereotipo del bianco “scemo”, battendolo in una gara di tiro e portandogli via la relativa “grana”, lui che aveva giocato al college prima di infortunarsi. Da lì in poi, un susseguirsi di eventi che porteranno i due ragazzi a giocare insieme, prima per fregare i malcapitati di turno, poi per vincere i tornei e, soprattutto, tra furti, fughe e trash talk, ne faranno due amici!