Senza il Gallo. Di sicuro fino al termine della stagione, Playoffs ed Europei di quest’estate con l’ Italia compresi, poi chissa’. Non e’ mai facile recuperare da un infortunio di questo tipo, di sicuro il piu’ temuto da ogni giocatore professionista od amatoriale, non solo per quanto riguarda il basket ma per qualsiasi sport che preveda il contatto fisico.

Abbiamo incrociato le dita e sperato fino all’ultimo che fosse solo uno stiramento, una distorsione, per poi scoprire invece che il ginocchio del Gallo aveva fatto crack. E allora via con l’amarezza e I rimpianti per quello che potrebbe essere e sarebbe stato col Gallo in campo in uno dei momenti cruciali della carriera: questi playoffs con I Denver col vento in poppa e poi subito dopo gli Europei in maglia azzurra.

Dalla redazione auguriamo una pronto guarigione e un ritorno all’altezza delle sue potenzialita, anche se in fondo sappiamo che non sara’ facile. Ma nemmeno impossibile. L’infortunio al ginocchio e’ sempre un terno al lotto e il recupero e’ una questione soprattutto mentale prima ancora che fisica.

Quello che spaventa un po tutti noi e’ cosa ne sara’ del suo gioco, avra’ ancora quella mobilita’ che faceva di lui un giocatore speciale per la sua altezza o dovra’ ridimensionarsi? Certo la rottura dei legamenti e’ un vero e proprio punto interrogativo per quelle guardie che fanno dell’atletismo la parte predominante del loro gioco, vedi Derrick Rose; pronto a livello medico ma meno a livello mentale, incapace di fare affidamento al 100% su quell ginocchio. Di solito meno problemi hanno I lunghi, per I quail la stazza fisica resta comunque inalterata, certo ben si ricorda Chris Webber quando, un po’ complice anche l’eta’, tornado in campo  dopo l’infortunio al ginocchio era soltanto l’ombra di se stesso, pur continuando a giocare a discreti livelli (per poco). Piu eclatante Il casi Penny Hardaway, da dominante nella Lega con Shaq a comparsa, praticamente mai piu ripresosi dopo l’infortunio.

Danilo non e’ comunque una guardia e per stazza sarebbe un 4, ma la sua straordinaria tecnica intesa come capacita di mettere palla per terra, creare dal palleggio per se e per I compagni, correre in contropiede e posizionarsi spot-up in isolamento contro avversari della sua stazza ma piu lenti e piu scarsi tecnicamente, ne facevano un micidiale 3 atipico; vera e propria risorsa e tra I protagonista principale della cavalcata di questi Denver Nuggets.

Quante speranza ha la franchigia del Colorado senza di lui nella corsa Playoffs? Comunque non poche, ma sicuramente meno di prima. Denver e’ una squadra lunga, che si permetteva rotazioni lunghe e di altissima qualita’ che anche squadre di maggior rango e blasone non hanno. Avere Wilson Chandler da sesto uomo, Brewer da settimo e Andre Miller cambio di Lawson come point guard e’ sicuramente un lusso, ma e’ proprio questa abbondanza che ha portato Denver ai piani piu alti della Western Conference. Non tutte le squadre possono permettersi di alternare 8-9 titolari a tutti gli effetti in 48 minuti. Ora Chandler prendera’ il posto di Danilo in quintetto, Brewer sara’ il sesto uomo, e Miller sara’ il play titolare fino al rientro dell’altro grande assente di questi Denver di fine stagione, Ty Lawson.

Ma Danilo sicuramente garantiva quel quid in piu, soprattutto sotto forma di imprevedibilita’, lui proprio vera incognita per le difese avversarie, utilizzato prima da 3 e poi da 4 a fine gare da George Karl, dal palleggio o spot-up come detto prima.

Ora I contenders sapranno piu agevolmente leggere gli attacchi dei Nuggets, che senza l’acume tattico di Danilo, soprattutto a difesa schierata, restano ben poca cosa. Meno affidamento potra’ fare George Karl sui mismatch contro la difesa avversaria, perche’ Chandler per quanto forte resta sempre un normalissimo 2-3, anche se sembra che sia proprio lui, con Brewer, il prescelto per le finalizzazioni offensive da clutch time. Per il resto speriamo che questi Nuggets riescano ancora a difendere e correre in transizione che e’ stata l’arma che ha permesso loro di essere al posto in cui stanno in questo momento.

In bocca al lupo ai Nuggets e di cuore al nostro Danilo!