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MONTEPASCHI SIENA-OLYMPIACOS 67-68 (18-17; 37-36; 54-49)

MONTEPASCHI SIENA: Brown 8, Eze 6, Carraretto 3, Rasic ne, Kangur 14, Sanikidze 2, Ress ne, Ortner 5, Lechthaler ne, Janning 14, Hackett 4, Moss 11. All. Banchi

OLYMPIACOS: Hines 10, Law 7, Antic 9, Spanoulis 10, Perperoglou 2, Shermadini 8, Sloukas 11, Mavroeidis ne, Powell, Gecevicius ne, Perkins, Papanikolau 11. All. Bartzoka

Al gala del basket europeo, la Mps arriva con le stampelle. Clima da “mìssìon impossible” per ì tricolori, che ospitano (PalaEstra ore 20.45) l’Olimpiacos campione d’Europa in una gara-chiave per inseguire il sogno dei playoff. Il secondo posto nel Gruppo F dei bianco-verdi viene messo a rischio dai perduranti infortuni e dalla rabbia degli avversari, che vedono vicina la preda e vogliono pure vendicare la sconfitta casalinga di gennaio.  La buona notizia è che Daniel Hackett ha ripreso (con la massima cautela) a lavorare in gruppo. Indicatore positivo in prospettiva, nel senso che oggi l’azzurro potrebbe andare a referto ma che per vedergli riacquistare una certa autonomia sul parquet si dovrà attendere ancora qualche giorno. Dando un’occhiata più approfondita in giro per l’infermeria, stazionarie le condizioni di Ress ed Eze. Stringe i denti, ma zoppica, il primo, fa i conti col mal di schiena il secondo, che comunque Luca Banchi è costretto a gettare nella mischia per qualche minuto data la penuria di rotazioni nel reparto-lunghi tricolore. I concetti di orgoglio, consapevolezza e partecipazione (dei pubblico) che il coach ha espresso alla vigilia dei match rappresentano la massima parte degli appigli cui la Mens Sana può votarsi per reggere l’urto di un’impresa in verità molto più grande delle sue attuali potenzialità tecnico-tattiche. Si proverà insomma a gettare il cuore oltre l’ostacolo e vedere l’effetto che fa: di sicuro, continuare a tirare male da fuori come nelle ultime uscite (un dato che si lega a doppio filo agli squilibri creatisi con gli infortuni ed alla fatica imposta, fuori ruolo, a giocatori come Kangur e Moss) significa privarsi di un aspetto fondamentale nel sistema cestisti-co creato dallo staff di viale Sciavo nel corso dei mesi, ma anche in difesa ci si dovrà inventare qualcosa. E lo spauracchio non sì chiama esclusivamente Spanoulìs, perché la storia insegna che di danni alla Montepaschi ne ha fatti, tantissimi, soprattutto un certo Kyle Hines. Printezis, l’eroe della finale del 2012, è fermo ai box per un infortunio e non sarà della partita. Trattandosi di un giocatore partito 18 volte in quintetto in questa Eurolega (con 10.3 punti di media), non è un’assenza secondaria ma certo le alternative sono tante e tali da permettere ai campioni d’Europa di impostare una partita di grande consistenza per recuperare i due punti più importanti nella rincorsa al secondo posto in classifica: il primo è sfuggito in maniera definitiva dopo il 77-90 della scorsa settimana col Banca ma resta la striscia di cinque successi a dimostrare quanto i reds siano competitivi e quanto si portino sulle spalle la “scimmia” del k.o. patito all’andata. Spanoulis (15.8 punti più 5.4 assist) è la stella nella squadra allenata da Bartzokas ma ad incidere è soprattutto la grande spalmatura di cifre su di un roster lungo e versatile. Nel quale il miglior rimbalzista, Hines (5.8 palloni strappati nelle contese sotto il canestro), è alto 198 cm, gli specialisti nel tiro da fuori sono ì non ancora 23enni Mantzaris e Sloukas ed a giocatori affermati come Law o Papanikolau non si concedono più di 20′ per gara.