Con la chiusura della stagione NFL negli USA si torna a parlare di NBA, con un All-Star Game alle porte, e un Sunday Showcase con tanta anzi tantissima carne al fuoco.
Fanno discutere gli 0 giocatori dei Nuggets che faranno parte dell ‘ All–Star Game di quest’anno ad Houston, con I Nuggets tra il quarto ed il quinto posto ad ovest, squadra calda se ce n’e’ una: dopo averne vinte 9 di fila perdono oggi, in un back-to-back in trasferta solo al terzo overtime. “Pagano la mancanza di una superstar” dicono I media statunitensi, di un leader che faccia fare il salto di qualita per trasformare I Nuggets da comparsa a contender nella corsa Playoff. I Nuggets tramite coach Karl rispondono dalla loro che la squadra e’ bilanciata e su questo si basa la loro forza, nel caso di gare Playoff punto a punto nei minuti finali si cerchera con consistenza semplicemente “il piu caldo” di loro. Ora il caso vuole che I Denver annoverino nel loro Roster un 3-4 atipico di 2,10, razza italica di carattere, ottimo in entrambe le fasi, uno che sente la partita, che mi sembra capisca sempre di piu quando e’ il momento di lasciar correre I Nuggets (che fanno miriadi di punti in transizione, late transitions e alley-ops plays) e quando arriva il momento di taking over con isolamento 1vs1 magari sul cambio con il 4 o 5 avversario. Parlo ovviamente del nostro Danilo, uno degli artefici delle 9 gare di streaking wins dei Nuggets tra Gennaio e Febbraio. Ieri un po sottotono con I Celtics ma giocare un back to back in trasferta per un fisico come il suo non e’ affatto facile e comunque e’ andato vicinissimo a vincere la partita quando ha sbagliato di un nulla un lay-up mancino sulla sirena del secondo overtime col punteggio in parita. E dire che ad inizio stagione I Nuggets pensavano di aver trovato in Igoudala il loro uomo-franchigia, ma credo che il 2 volte All-Star sia piu che altro un facilitatore, senza dubbio un tassello importante di una squadra importante, ma di certo non una superstar assoluta. Lo potrebbe diventare Danilo, e in questi playoffs avra modo di dimostrarlo. Di certo non sara’ l ultima spiaggia per lui se dovesse fallire, e’ un giocatore consolidato dal punto di vista NBA ma credo che tifosi e soprattutto addetti ai lavori non hanno capito cosa e’ gia capace di fare e quanto in alto potrebbe arrivare. Vedremo, ad ogni modo se I Nuggets dovessero vincere il titolo sarebbero la prima squadra nella storia a farlo non avendo un singolo giocatore all All-Star Game.
Capitolo “l’altro italiano”: e’ tornado in campo dopo l’infortunio quello con la draft pick numero 1 , tanti fischi per lui a Toronto, una piazza stanca di lui e un amore che non e’ mai nato. Abbiamo gia parlato diverse volte delle trade che potrebbero coinvolgerlo da protagonista e penso che molto presto cambiera’ aria; oggi non e’ nemmeno entrato dalla panchina dicono per sintomi influenzali…
Ora che siamo quasi a meta’ stagione e’ tempo di considerazioni sulle reali chance di titolo e di come si potrebbe mettere la corsa playoffs.
East: Miami dritti in Conference Finals, il contender lo vedo tra Chicago e Boston , diciamo 60 e 40. Do tante chance a Chicago non tanto sul possible ritorno di Rose (anche se avvera, dubito che vedremo da subito il vecchio Rose al 100%) quanto sia sulla probabilita’ di scambiare Boozer per una power forward con piu punti (Bargnani ?!?) sia sulla chemistry che vediamo in questi Bulls, fatti ad imagine e somiglianza del carattere forte del loro tecnico tutta grinta e passione. Boston perche’ li vedo meglio dei Knicks; se la regular season finesse oggi le due squadre si affronterebbero al primo turno, ma I Celtics nonostante la perdita di Rondo sono sempre I vecchi lupi (quelli che perdono solo il pelo) non considerati per raggiunti limiti di eta’ e poi invece tirano fuori il coniglio dal cilindro con I loro vecchi campioni ultimamente ben amalgamati dai giovani atleti (Jeff Green su tutti). Nets troppo deboli con poca chemistry, Indiana ancora in costruzione anche se si candidano ad outsider.
West: dicevamo di vecchi lupi e vecchi campioni, ad ovest leggasi San Antonio Spurs. Sono sempre là sui piani alti e ti danno come l impressione che ci sono da sempre e ci saranno per sempre. Squadra meravigliosa che gioca a memoria, sugli Spurs non c’e’ poco da dire: sono perfetti ( hanno Tim e Manu in squadra). Spurs-OKC sara la finale ad ovest al 99,9%, pochissime le probabilita’ per I Clippers, meno ancora per Danilo e compagni e per I Grizzlies.
Ad oggi non farebbe nemmeno I playoffs la squadra con piu titoli ad ovest; I Lakers sono il vero fallimento di quest’anno. Ormai non e’ piu un problema di allenatore: Kobe contro Howard, Howard contro Nash, Nash contro Kobe e tutti contro tutti. Squadra costruita come un raccoglitore di figurine, ottimi per il fantabasket poco per quello giocato. Anche se la cosa che mi stupisce di piu e’ come mai Howard sia passato dai top 5 atleti della lega ai top 50(?!). Spero che il prossimo anno sappiano ricostrire con piu atleti, e’ assurdo vedere che il cambio di Nash e’ Steve Blake, il play piu lento di tutta l’NBA; cosi come e’ assurdo vedere Metta World Peace e Gasol in una suqdra allenata da D’antoni.
Voi che ne pensate?