Ad una manciata di giornate dalla fine della stagione regolare, impazza tra gli addetti ai lavori della NBA il toto-scelta! Direttori sportivi, genaral manager e procuratori delle varie franchige sfogliano articoli, spulciano file, leggono statistiche, analizzano video di tutti quei giocatori che si sono dichiarati per il prossimo draft. L’imperativo categorico è non sbagliare! Bisogna scegliere il giovane atleta che non solo risulti un forte giocatore in assoluto, ma soprattutto quello che possieda le caratteristiche che meglio colmino i gap della squadra. Lavoro semplice a dirsi ma assai più complicato da realizzare. Da oggi, una volta a settimana, per tutte le settimane che ci separano dal giorno della fatidica scelta, Noi Giganti analizzeremo per voi i profili di tutti i migliori giocatori che dagli esperti sono dati dal primo al decimo posto. Cominceremo, com’è doveroso che sia dal papabile “first pick”: Ben McLemore!

BEN McLEMORE

Ben nasce l’11 Febbraio del 1993 a St. Louis, Missouri, figlio di Sonia Reid e Ben McLemore II, è il quarto di 5 figli. La sua storia personale è un pò travagliata, il fratello maggiore è detenuto presso un carcere di massima sicurezza a St.Louis, il più piccolo tenta di seguirne le orme ed è gia il playmaker titolare della locale highschool. McLemore cambia ben tre licei e questo gli crea non pochi problemi. Scelto da uno dei college più prestigiosi, Kansas, nel suo fascicolo viene etichettato come “un pò confuso” tanto da non poter giocare per l’intero primo semestre.  Nonostante tutto ha modo di distinguersi per il suo talento e sono i numeri a dimostrarlo: 16.4 punti di media a partita conditi da 5.3 rimbalzi e 2 assist, con il 51% dal campo e quasi l’88% dalla linea della carità.

Punti di forza: Guardia ultra tiratrice.E’ una combinazione letale di atletismo e  capacità di segnare, è assolutamente un atleta di livello elite con dimensioni prototipo e atletismo per ricoprire perfettamente la posizione di guardia. Rilascio di tiro velocissimo tanto che gli addetti ai lavori lo paragonano già a “he got game” Ray Allen, può tirare da 3 in qualsiasi momento. Mostra una buona propensione per il gioco con la possibilità di creare scatti fuori dal palleggio. Altruistico, gioca di squadra e per la squadra, ha forte capacità di passare la palla per una guardia fuori dall’arco. Giocatore molto alto per il ruolo, 1.98 con un’apertura alare ancora maggiore e braccia lunghissime. Altamente duttile, il ragazzo da sempre prova di solidità. Terrorizza gli avversari con tagli backdoor che spesso sfociano in ally oop schiacciate. Sembra essere solo l’inizio delle sue capacità dati gli enormi margini di miglioramento.

Punti di debolezza: Si sta cercando di capire dove puntare per fare emergere ancora di più il suo talento cristallino. Selezione “shot” è buona, ma può migliorare. Deve imparare i tempi del match, capire cioè quando è il caso di forzare e quando no sia in attacco che in difesa dove spesso la troppa aggressività gli costa molti fischi arbitrali. Deve migliorare sul trattamento di palla e sviluppare i giochi in isolamento. Necessità di più disciplina, l’NBA è un’altra cosa!

Note: Il “Kansas Coach” Bill Pullman definisce McLemore come il ragazzo più talentuoso che abbia mai allenato. Impressionante considerando che aveva Deron Williams in Illinois.

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