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March Madness, sweet16 ed elite8 sono volate via in un attimo, una partita dietro l’altra, adesso è tempo di Final4.

Negli States, i campionati universitari sono spesso più seguiti del basket PRO, la gente è molto legata al proprio atenèo o, comunque, a quello della zona di residenza e, pertanto, il tifo è davvero agguerrito. Nei bar si radunano in centinaia a tifare ed esaltarsi, una birra dietro l’altra. Altra mentalità, altro paese.

Adesso veniamo al basket, ciò che in concreto più ci interessa. Le quattro finaliste sono Louisville, la favorita assoluta, Wichita State, Syracuse e Michigan.

Lousville, squadra di Kevin Ware, giocatore del supporting cast, celebre purtroppo poichè sfortunato protagonista di un terribile infortunio durante questi playoff, fonda il proprio gioco sul trio Russ Smith, Gorgui Dieng e Peyton Siva. Il primo è una guardia di 185 cm,  junior, giocatore da 19 punti, 3.5 rimbalzi e 3 assist di media. Dieng è un pivot di 208 cm, ipotetica pick numero 26 dei prossimi draft Nba, giocatore da 10.2 punti e 9.5 rimbalzi in stagione. Infine, Siva, senior, playmaker di 180 cm, produce 10 punti e 6 assist a partita. A sostegno del trio citato, i vari Behanan, ala da 9.6 punti e 6.3 rimbalzi, poi Blackshear, Hancock e Harrell.

Gorgui Dieng

Louisville se la vedrà con Wichita State, inaspettatamente alle final four, il cui quintetto è composto da Armstead, Baker,  Williams, Hall e Early. Malcolm Armstead è il playmaker e creatore del gioco, porta alla causa 10.9 punti, 3.8 rimbalzi e 4 assist,  Baker e Williams aggiungono insieme altri 15 punti. Sotto i tabelloni, quando non è in campo  Orukpe, unico vero centro del team, si va con due numeri “4”, entrambi di altezza vicina ai 205 cm, Hall 12.5 punti e 7 rimbalzi, Early quasi 14 punti con 5.3 rimbalzi.

Nell’altra semifinale si scontreranno Syracuse e Michigan. Si preannunzia una grande partita, con tante stelle che potrebbero essere picks al prossimo draft Nba.

Gli Orange di Syracuse, ex squadra di Carmelo Anthony, hanno nel roster ben tre giocatori in attesa di una chiamata dalla Nba. Si tratta della stella del team, Michael Carter-Williams, che probabilmente sarà scelto molto in alto, magari tra i primi dieci, un playmaker di 198 cm, sophomore, 12 punti, 5 rimbalzi e 7.5 assist di media, un all-around del parquet. Accanto a lui, nel back court, opera Brandon Triche, guardia di 187 cm, senior, futura seconda scelta, giocatore che per la Nba dovrebbe convertirsi definitivamente in un playmaker, produce 14 punti con 3.4 rimbalzi e 3.5 assist di media. Negli spot di “3” e “4” giocano James Sutherland, senior, e C.J. Fair, junior, 28 punti e 13 rimbalzi in coppia. Sotto i tabelloni si alternano Christmas e Keita, quest’ultimo proveniente dal Senegal.

Michael Carter-Williams

I Wolverines di Michigan hanno un quintetto composto da Burke, Stauskas, Hardaway jr., Robinson III, Mc Gary, dalla panchina si alzano Horford e Morgan. La star è Trey Burke, sophomore, playmaker di 180 cm, possibile pick numero 7 del prossimo draft Nba, 19 punti, 7 assist e 3 rimbalzi di media, accanto a lui Tim Hardaway junior, figlio d’arte, junior, guardia di 198 cm, quasi 15 punti e 5 rimbalzi di media, ipotetica pick numero 25, Stauskas, 11 punti e 3.5 rimbalzi, Robinson III, freshman, ala di 2 metri, ipotetica pick tra la dieci e quindici, 11 punti e quasi 6 rimbalzi, e infine Mitch Mc Gary, freshman, 210 cm, ala-pivot, 7.5 punti e 6.5 rimbalzi, pick tra la 20 e la 25.

Hardaway Junior

Sedetevi e rilassatevi, accendete la tv, le final four Ncaa sono arrivate.