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A Siena quest’anno è cambiato tutto, tagli del budget, squadra rivoluzionata, obiettivi ridimensionati.

Eppure, nonostante tutto, è già arrivata la coppa Italia, la squadra è terza in campionato ma il distacco sembra dovuto perlopiù alla stanchezza derivante dal doppio impegno di Eurolega, ed è seconda in top16 con una sconfitta in più rispetto al Barcelona, prima in classifica.

Pianificazione, scelte intelligenti, staff tecnico di altissimo livello, queste le priorità nella città del palio. Tutti si ricordano una grande Siena, capace di vincere tutto negli ultimi cinque anni, con budget vertiginosi rispetto alle contendenti italiane, eppure la prima Siena del ciclo vincente era nata sulle ceneri della squadra che aveva vinto il primo scudetto a suon di milioni di Euro, quella di Galanda, il primo Thornton, Chiacig, Kakiuzis, Stefanov, Zukauskas. Non era una squadra per stravincere, Mc Intyre era forte, veniva da Reggio Emilia e prima ancora dalla serie A2, Forte era un buon giocatore ma da ricostruire, Sato veniva da Jesi, A2, e da una esperienza poco duratura al Barcelona, senza successo, Stonerook era un giocatore intelligente ma presumibilmente nessuno allora pensava sarebbe diventato la colonna portanta di una squadra invincibile, in Italia, e fortissima, in Eurolega, poi gli altri, Eze, Carraretto, in seguito Ress, buona squadra sì, imbattibile lo è diventata.

Certo, poi con il passare degli anni sono arrivati i lituani, Andersen, Mc Calebb, il budget è lievitato alla ricerca di un’affermazione europea che, purtroppo, non è mai arrivata. E adesso, la ricostruzione.

La squadra è nata per competere ad alto livello in Italia, per ambire allo scudetto senza esser favorita, e per ben figurare in Europa, senza aspettatie, però. Arrivata la coppa Italia, si può dire che la stagione già si può ritenere positiva.

MA CHE SQUADRA E’ QUEST’ANNO SIENA, E DOVE PUO’ ARRIVARE ??

cms_20121115_Hackett e Brown_immagine_ts673_400

Il quintetto di Siena, quest’anno, è ancora di buon livello, Brown è diverso ma sta rendendo tantissimo, quasi ai livelli dei predecessori, anche se suona strano affiancarlo a Mc Intyre e Mc Calebb, Moss è rimasto, Eze non è quello di una volta ma è in ripresa, e comunque Ress sta disputando la miglior stagione della sua carriera. Janning è giovane e deve migliorare, ma ha talento, tiro ed anche un notevole atletismo.  Hackett è finalmente cresciuto, è un leader, uomo del quarto periodo, ha migliorato il tiro, è aggressivo, con lui e Moss Siena ha due difensori sugli esterni pazzeschi. Il problema è che gli esterni da Eurolega sono 4. Carraretto ormai ha quasi 36 anni, sarebbe un ottimo sesto esterno, di esperienza, microwave, ma è costretto a fare il quinto, perchè Rasic non convince, nè noi, nè il suo coach che mai lo utilizza in momenti importanti. Detto già del pivot, dove in realtà, specialmente in Eurolega, farebbe comodo un altro innesto, per sostituire Ortner, che non è sufficiente a questi livelli, si passa all’ala forte. Kangur ha fatto il salto di qualità, ha dimostrato che vale l’Eurolega, produce in attacco, difende, cambia sugli esterni, tira da tre con continuità e, nei momenti decisivi, risponde presente. Sarebbe il 4 che parte dalla panchina e spacca le partite, in quel ruolo vale un top team di Eurolega, sebbene sembri una affermazione molto forte. Il problema è che è diventato il titolare, perchè Sanikidze produce una partita ogni cinque, era l’unico innesto di alto livello e valore dell’estate senese, quello che doveva portare 14-15 punti e 7-8 rimbalzi a partita e, invece, non è ancora pervenuto, se non in saltuarie occasioni. Comunque si sbatte, ci tiene, il talento c’è, prima o poi lo farà a vedere, per lui è un problema di adattamento ad un sistema dove devi saper stare in campo prima di tutto, e poi tutto il resto, dove il suo atletismo deve essere funzionale al sistema di gioco complessivo, senza libertà di azione, come aveva alla Virtus Bologna.

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Detto questo, Siena comunque c’è. In Italia è già competitiva, fino alla fine, pagherà la stanchezza del doppio impegno, ma ai playoffs potrà esibire tutto il proprio potenziale, innalzato da una difesa mista di notevole fattura, e questa è l’ennesima dimostrazione della qualità dello staff tecnico, di coach Luca Banchi.

Qualora arrivasse un altro giocatore, Siena sarebbe nuovamente in pole position. Per l’Europa, invece, non è così. Siamo tutti orgogliosi che Siena ci rappresenti, in Eurolega, con prestazioni di altissimo livello, vittorie prestigiose e un secondo posto attuale in top16, ma, mentre gli altri anni speravamo che, nonostante due o tre squadre fossero sempre davanti, alla fine potesse prevalere l’orgoglio, il sistema e l’organizzazione della Montepaschi, quest’anno la vittoria sembra un’utopia, i quarti sarebbero probabilmente il massimo risultato, le final fuor quasi un miracolo. Per andare così avanti, servirebbero altre alternative, sicuramente un esterno, che possa far rifiatare Moss, che non può giocare 35 minuti a partita, tre volte a settimana, così permettendo a Banchi di giostrare Brown, Janning e Hackett solo nelle due posizioni di guardia. Se poi arrivasse anche un “5” potente, allora le final fuor sarebbero un’ipotesi fattibile, è chiaro, tutto dipende dal livello dei nuovi innesti, se arriveranno.

Ad ogni modo, già così, Siena ci ha sorpreso di nuovo. In Italia,  Siena resta un modello da seguire, come staff, come scelte di mercato, come organizzazione, in campo e fuori dal campo, detto questo, però, poi ognuno tifi per chi preferisce, in Eurolega, però, Siena è l’orgoglio di tutti, la squadra che ricorda all’Europa che in Italia si gioca al basket, che c’erano una volta l’Ignis Varese di Dino Meneghin, Cantù con Marzorati e Riva, la Virtus Bologna con Danilovic e poi Ginobili, la Roma di Larry Wright, l’ Olimpia Milano di D’Antoni e Mc Adoo. Torneranno quei tempi, prima o poi.

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A Siena quest’anno è cambiato tutto, tagli del budget, squadra rivoluzionata, obiettivi ridimensionati.

Eppure, nonostante tutto, è già arrivata la coppa Italia, la squadra è terza in campionato ma il distacco sembra dovuto perlopiù alla stanchezza derivante dal doppio impegno di Eurolega, ed è seconda in top16 con una sconfitta in più rispetto al Barcelona, prima in classifica. (altro…)