sassari brindisi

STAGIONE:

Questa Sassari è una squadra ben costruita, frutto di un progetto, squadra che  nasce da una idea di pallacanestro che dovrebbe essere di ispirazione per tutti e che, se possibile, ha fatto anche meglio di quelle che erano le aspettative iniziale, si affida molto al quintetto base ma di partita in partita emerge qualche seconda linea. Finora ha 14 vinte e 3 perse, e un gioco formidabile, con un attacco devastante, che si basa sulle spaziature, il tiro da tre punti, il talento dei cugini Diener e i giochi a due con i lunghi, e con una difesa i cui principi si basano sull’aggressione dei piccoli avversari, con i lunghi che escono forte invece di proteggere l’area.

Brindisi è stata costruita saggiamente dal veterano Piero Bucchi e non sta deludendo i suoi tanti fans che accorrono in massa ad incitare i loro beniamini (sono la tifoseria più numerosa di tutta la serie A per numero di persone al seguito della squadra in trasferta). Contropiede e aggressività sono le migliori qualità di un gruppo che ha in Gibson il principale riferimento offensivo ma che spesso trova punti e giocate importanti da tutti i suoi effettivi.

Starting five:

Entrambe le squadre dipendono molto dai rispettivi quintetti base.

SASSARI: T.DIENER, D.DIENER, THORNTON, IGNIERSKI, EASLEY.

Il playmaker e fonte del gioco dei sardi è Travis Diener, campione statunitense in attesa di passaporto italiano, una final four Ncaa con Marquette University, in campo con Dwyane Wade e Steve Novak, poi varie stagioni in Nba con Indiana Pacers e Portland Trail Blazers, un regista vero, uno di quelli che accendono il motore di una squadra, uno che viaggia a quasi 16.5 punti e 8 assist di media in 33 minuti di impiego.

Un giocatore di un altro pianeta. Un fenomeno.

Accanto a lui, in guardia, suo cugino Drake Diener, mai visti due così forti e così umili, pronti a dare tutto per la propria maglia. Drake è una vecchia conoscenza di coach Meo Sacchetti, che lo ha avuto prima a Castelletto Ticino e Capo d’Orlando, e adesso a Sassari.

Sta producendo 16 punti, 4.5 rimbalzi e 3 assist di media, è il realizzatore della squadra, triple impossibili, infallibile dalla lunetta anche nei momenti cruciali, gioca back door, segna in penetrazione, anche in secondo tempo di tabella, all’ occorrenza porta palla. Fondamentale.

In ala piccola, nello starting five, c’è Bootsy Thornton, che è la vera scommessa che la Dinamo Sassari ha vinto quest’estate, quando lo ha portato in Sardegna.

Il vecchio Bootsy, nonostante gli scettici sostenessero fosse carente di atletismo, è ancora un giocatore di grande livello, esperienza e di intelligenza cestistica fuori dal comune si è integrato alla perfezione portando difesa, punti, gioco spalle a canestro e tiro da tre punti. Chimica perfetta.

I lunghi titolari sono Michael Ignierski e Tony Easley, due che sembrano perfetti per giocare assieme, il primo più tecnico, alto 2.10 m, grande tiro da tre punti, esperienza ad alto livello europeo ed anche nella nazionale polacca, e il secondo 2.05 m, atleta formidabile, elevazione ai limiti delle possibilità umane.

Una front line tra le migliori della Lega, perfetti come alternative nei giochi a due con i piccoli.

Ignierski, infatti, blocca e si apre per tirare dalla lunga distanza, Easley invece taglia forte per ricevere e concludere in schiacciata. Insieme producono 26 punti e 12 rimbalzi di media.

VOTO: 9

BRINDISI: Reynolds, Gibson, Viggiano, Robinson, Simmons.

Scottie Raynolds è il playmaker perfetto per una squadra che fa del contropiede il suo marchio di fabbrica, veloce e forte nell’uno contro uno,

riesce a fare “volare” i compagni come pochi. Pecca un pò nella gestione dei palloni che scottano (ma quelli li ha quasi sempre in mano Gibson). Furetto!

Nel ruolo di guardia titolare l’Enel scrive a referto il capocannoniere del campionato: Jonathan Gibson. Primo passo fulmineo, ottimo tiratore anche fuori equilibrio,

vanta delle statistiche invidiabili (55% da 2, 39% da 3, 3 ass. e 2 recuperi con una valutazione media di 15.6: non male direi). Forza della natura!

L’ala piccola titolare è l’italo-americano Jeff Viggiano, giocatore molto cresciuto negli ultimi anni garantisce equilibrio e buoni tiri

a difesa schierata ed in uscita dai blocchi. Sicurezza!

Il vero leader del gruppo è però l’ala Antywane Robinson. Non esce quasi mai dal parquet, fornisce fisicità e presenza sotto le plance ed ha un invidiabile senso della posizione, oltre che un pregevole tiro dalla lunga distanza. Determinante!

Il ruolo di pivot è svolto egregiamente da Cedric Simmons. Gli addetti ai lavori si ricorderanno di lui perchè scelto dai Cleveland Cavaliers al n°15 in quel draft 2006 che vide come prima scelta il nostro Andrea Bargnani. Il prodotto di north carolina è una vera forza della natura: ottimo timing,le giocate

spettacolori sono il suo pane quotidiano, 8 punti e 8 rimbalzi il suo bottino medio personale ma anche tanto lavoro sporco.

VOTO: 8.5

Panchina:

SASSARI: Il sesto uomo è capitan Vanuzzo, 38 anni, anima della squadra, a Sassari da una vita, ha più volte dichiarato che, quando smetterà, rimarrà comunque in città, uomo che spacca le partite con le sue triple, ago della bilancia in difesa, leader dello spogliatoio.

Gli altri sono Giacomo De Vecchi, ala-guardia, cugino del Gallo, specialista difensivo sugli esterni, capace di realizzare triple importanti all’occorrenza, Dane Diliegro, pivot di scorta, buon fisico, attualmente in crescendo, Mauro Pinton, che ha il difficile compito di non far rimpiangere troppo Travis Diener, quando questi deve tirare il fiato, e Brian Sacchetti, figlio del coach, qui non per vincolo di sangue ma perchè è un combattente, capace di giocare in entrambi i ruoli di ala, buon tiro da tre, discreto rimbalzista.

Tutti specialisti, pronti a dare il loro contributo, se richiesti. L’unico che può andare sopra le righe è Vanuzzo.

VOTO: 6.5

BRINDISI: Troviamo il terzetto tutto italiano Fultz-Formenti-Zerini che con il loro impegno e la loro abnegazione, soprattutto difensiva, forniscono delle valide alternative

ai loro colleghi colored rispettivamente nel ruolo di playmaker, guardia ed ala forte. Il cambio naturale di Viggiano é Klaudio Ndoja, in campo per 19 minuti a partita, giocatore dotato di grinta e cuore fuori dal comune, duttile come pochi, ha capito che

quest’anno non servono i suoi punti  ma tanto altro, e lui risponde sempre presente. L’ultimo

cambio è Grant, centro di riserva, giocatore possente ma ancora abbastanza grezzo nei fondamentali, non sembra essersi adattato pienamente nel nostro campionato ma ha grossissimi margini di miglioramento e, magari, qualche allenamento differenziato con lo zio Horace, campione Nba con Bulls e Lakers, gli farebbe bene.

VOTO: 7

COACH:

SASSARI: Il coach è Meo Sacchetti, un campione da giocatore, oro europeo e argento olimpico con la nazionale italiana negli anni ottanta, e adesso allenatore che capisce i suoi giocatori.

Guida il suo gruppo, coadiuvato dai fedeli Ducarello e Citrini, sia sotto l’aspetto tecnico che sotto il profilo umano, capace di plasmare la squadra secondo i suoi principi fondamentali, giocare a ritmi altissimi, mettendo l’anima in campo, mantenendo però il piacere di divertirsi insieme.

.VOTO: 9

BRINDISI: Piero Bucchi ha esperienza da vendere. E’ passato da Roma, Treviso, Napoli e Milano, competendo sempre ad altissimi livelli. A Brindisi ha creato un bel gruppo, con un quintetto americano da corsa, e delle alternative di buonissimo livello, tutti in grado di dare il loro apporto. Nei momenti di difficoltà la squadra è predisposta per andare in automatico da Gibson e Reynolds, dalle cui mani dipendono spesso le sorti del gioco ideato dal coach.

VOTO: 8

 

PRONOSTICO:

Siamo chiari, se Sassari è in serata, non ce n’è praticamente per nessuno. Se entrano in ritmo, potrebbero dare venti punti a qualsiasi avversario, vedi Siena. Ma Sassari può ammortizzare facilmente la serata negativa di un giocatore del quintetto, ma se sono in due a non girare, allora potrebbe entrare in difficoltà. E lì si inseriscono le chances dell’Enel Brindisi, che già una volta è stata corsara a Sassari, puntando proprio sulla serata negativa dei sardi, e che comunque ha talento a sufficienza per far bene contro qualunque avversario.

LE SFIDE NELLA SFIDA:

Non è una sfida tra singoli giocatori, in realtà sono i quintetti che si affrontano, in modo quasi speculare, e dalla loro produttività dipenderà probabilmente il risultato della contesa.

  • T.DIENER [16.6 punti, 7.9 assist e 1.5 recuperi in 33.5 minuti]
  • REYNOLDS [11.2 punti, 5.4 assist e 3.2 rimbalzi in 31.5 minuti]
  • D.DIENER [15.9 punti, 4.5 rimbalzi e 3.1 assist in 32.6 minuti]
  • GIBSON [19.8 punti, 2.5 rimbalzi e 2.2 assist in 29.8 minuti ]
  • THORNTON [13.4 punti, 4.4 rimbalzi e 2.1 assist in 30.1 minuti]
  • VIGGIANO [12.3 punti e 2.9 rimbalzi in 23.3 minuti]
  • IGNIERSKI [12.7 punti e 5.4 rimbalzi in 26.9 minuti]
  • ROBINSON [13.7 punti e 5.1 rimbalzi in 30.8 minuti]
  • EASLEY [12.9 punti e 6 rimbalzi in 25.7 minuti]
  • SIMMONS [7.5 punti e 6.1 rimbalzi in 20.3 minuti]

PERCENTUALE:

SASSARI 55%

BRINDISI 45%