La Dinamo Sassari è ripartita quest’anno con un roster nuovo e ancora da amalgare, cercando di correggere i principali problemi della scorsa stagione per ambire al top. In primo luogo il potenziamento del settore lunghi, in secondo luogo l’inserimento di un alternativa per far riposare Travis Diener, infine la profondità del roster per competere su due fronti.
In questo contesto, Green (4.7 + 3 ast) e Diener (12.7 + 3 ast) ancora devono capire come dividersi i minuti e, per averne di più a disposizione, come coesistere sul parquet per altri 8/10 minuti, e questa sembra la circostanza più problematica che Meo Sacchetti dovrà affrontare. In più i lunghi (Green 11.7 + 3.3 rim, Johnson 8.3 + 5.7 rim) ancora stentano, e spesso è stato preferito Brian Sacchetti, rodato ed affidabile con il suo tiro da tre per aprire le difese, e Omar Thomas (comunque notevole con 13.3, 5.7 rim + 2.3 rec) non riesce ad essere ancora quel giocatore devastante che eravamo abituati a conoscere prima della squalifica. In buona sostanza, tanta materia prima da mettere insieme, nella speranza che non si tratti di acqua ed olio.

In questo contesto, dove tutti cercano di capire come possono essere utili e cosa devono fare per produrre senza pestarsi i piedi l’un l’altro, emerge l’unica certezza, l’unico ad oggi consapevole del proprio ruolo, Mandrake alias Drake Diener, una guardia pazzesca, in forma smagliante e pronto a dare tutto per la propria maglia. Drake è una vecchia conoscenza di coach Meo Sacchetti, che lo ha avuto prima a Castelletto Ticino e Capo d’Orlando, e poi da un paio di stagioni a Sassari.
L’americano è il miglior realizzatore della squadra, uno scorer dotato di un arsenale offensivo a dir poco completo, capace di triple impossibili, infallibile dalla lunetta anche nei momenti cruciali, capace di giocare back door, di segnare in penetrazione, anche in secondo tempo di tabella, all’ occorrenza di portar palla, fondamentale comunque non richiesto in questa stagione, vista l’abbondanza nel settore. Fondamentale.
In questo momento, dopo tre gare, produce 26.7 punti e 3.7 rimbalzi, con l’88% da due e il 63% da tre. Certo, si tratta di cifre destinate a calare, ma ciò che fa davvero impressione è come si sia caricato la Dinamo sulle spalle mentre i suoi compagni cercano la giusta strada per il successo. Ad oggi, la Dinamo è questa, una squadra con un potenziale da scudetto e da doppio binario, ovvero idoneo a fare strada anche in europa. Nonostante ciò, sembra evidente, in casa Dinamo, in questo momento, la strada più sicura è a senso unico e con corsia preferenziale, e si chiama Drake Diener!
Andrea Di Vita