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Varese si conferma ancora una volta la squadra più forte del massimo campionato. Milano, dopo che le ultime giornate avevano innalzato il morale facendo ben sperare, dimostra di non essere ancora squadra stabile e competitiva con le grandi. Una stagione altalenante fatta di sconfitte amare e vittorie esaltanti, con prestazioni mai costanti e convincenti.

Alla viglia vi erano tutti i buoni propositi per sperare in una vittoria di Milano, vittoria  che avrebbe sicuramente dato una nuova dimensione alla stagione , soprattutto con i play-off alle porte. Il verdetto del campo è stato un altro.

Varese ha divertito, dominando sotto le plance con Dunston ( 40 di valutazione )  e colpendo da fuori con gli esterni. L’andazzo della partita, sin dai primi minuti , ha visto la Cimberio sempre in testa , con uno scarto di 9 punti già a fine primo quarto. Nel secondo periodo  un parziale di 30 a 15 rifilato dai padroni di casa ha, di fatto, chiuso  la partita.

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Per questa Milano, incapace di reagire , risorgono a galla tutti i problemi che sembravano superati.

Per la capolista  dominante Dunston con 20 punti , 9 rimbalzi e 7 recuperi. Alla sua solita prestazione al limite della doppia doppia, si aggiungono 17 punti e 7 assist di Mike Green, 17 di Banks, 15 di Ere e 8 più 5 assist di De Nicolao. Solo 5 punti di Polonara, costretto a lasciare in anticipo  il campo a causa di un infortunio che ha interessato la caviglia.

Per Milano 26 punti di un ispiratissimo Langford, 13 di Bremer, 10 Green , 8 Fotsis e 6 Bourousis. Sottotono le prestazioni di Gentile e Melli ( 4 punti per entrambi ).

Varese si ritrova così sempre più sola in cima alla classifica. Ormai il primo posto dovrebbe essere assicurato.

Milano continua ad inseguire , consapevole di poter fare ma di non riuscirvi. I play – off sono una storia a sè, e l’Olimpia potrebbe puntare proprio su questo.