Pro

Linda Cravagna – Basketinside

 

1 – La crescita di Alessandro Gentile: il ragazzo ha dimostrato potenziale offensivo da Nba, specialmente in 1vs1, fondamentale nel quale ha dimostrato anche rapiditá oltre alla giá nota potenza. In difesa continua a pagare, perchè la mobilitá laterale è ben diversa dalla rapiditá fronte a canestro. Deve migliorare ancora, ha i margini, e ha carattere.

2 – La classe e l’anima di Gigi Datome: l’ala ex Roma è un vero talento e leader, non molla mai, parla solo sul campo ed ha classe superiore alla media. Tiratore pazzesco, può attaccare il ferro e soprattutto realizza in step back, fondamentale che gli tornerá utile negli Usa. Quanto alla difesa, combatte, non molla, prende rimbalzi e stoppa in modo fenomenale. Joe Dumars adesso sa di aver fatto un affare.

3 – La difesa di Cusin: pivot da Eurolega, lo ha dimostrato. Aiuta tutti e chiude sulle penetrazioni avversarie che, in certe partite, le ultime, sembravano treni in corsa. Stoppa, chiude, si sacrifica. Certo, a questi livelli non è uno starter ma sarebbe il perfetto back up difensivo di un centro offensivo alla Bargnani, ma ha dato veramente tutto sul parquet.

4 – Il gruppo: nonostante tutto, i ragazzi erano davvero uniti, per questo fa male l’ottavo posto e si spera tanto in una wild card, perchè la sensazione era quella che nel 2014, con Bargnani, Gallinari, Hackett e Polonara nel motore, si poteva magari andare a medaglia ai mondiali.

Contro

Marco Magosso – Basketinside

1 – Il crollo con l’Ucraina: ci sta la sconfitta con la Lituania, ci sta quella con la Serbia. Ma in una partita importante come quella contro gli ucraini, in cui onestamente eravamo decisamente più forti, una sconfitta resta veramente pesante da digerire, specialmente esibendo un gioco pessimo e poca motivazione, e poco rileva l’attenuante della stanchezza, anche se magari il nostro gioco senza lunghi e senza cambi poteva risultare più dispendioso, perchè comunque tutti hanno giocato come e quanto noi; tralaltro Datome, che era il più impiegato e quello con più problemi fisici è stato anche l’ultimo a mollare.

2 – L’annullamento di Travis Diener: avevamo un playmaker, un campione, il migliore del campionato, un ex Nba di grandissimo talento. E invece Pianigiani lo ha annullato, facendo portar palla a Belinelli e rilegandolo in un angolo, senza licenza di uccidere, ovvero di giocare a modo suo. Fatto sta che, cosi facendo, lo pagavamo in difesa e non abbiamo ottenuto nulla in attacco. Davvero un peccato. L’errore più grande di Pianigiani, lui che tralaltro aveva avuto playmaker come Mc Calebb e Mc Intyre. Incomprensibile.

3 – La mancanza di elasticitá di Pianigiani: il ct è stato geniale a creare un sistema che funzionasse e sorprendesse le avversarie, davvero geniale. Ma è stato pessimo nel non capire che le avversarie si erano ormai adeguate con la conseguenza che abbiamo continuato a giocare pick’n roll alto senza mai occupare gli angoli e senza mai avvicinarci al ferro. In più non ha provato a cambiare gioco, presentando un attacco monotematico nelle ultime partite snervante, e soprattutto non ha provato a mettere Melli e Cusin assieme contro l’Ucraina e, in una partita così importante, al diavolo i falli, rischi tutto. Il piano partita va bene, ma non tutto è Siena e non tutte le squadre sono metodiche e precise, l’elasticitá è fondamentale, e il coach ha dimostrato di pagare in questi frangenti.

4 – La caduta di Belinelli: l’abbiamo detto e lo ripetiamo, anche ora che il Beli ha clamorosamente toppato le ultime gare. Il ragazzo da San Giovanni in Persiceto è forte ed ha gli attributi, lo ha dimostrato in Nba e in qualche partita agli europei. Ciò non vuol dire che sia un Tony Parker, o Gasol, o Nowitzki. È un gran giocatore, fa parte dell’elitè europea, alla Rudy Fernandez, quanto a livello ovviamente, non come caratteristiche, assolutamente opposte. Ciò vuol dire che può dare una grossa mano ma non può trascinare la nazionale da solo, non ne ha i mezzi e se gli viene richiesto, crolla. E le percentuali disastrose ne sono la conseguenza. Ma resta un patrimonio della nostra pallacanestro, e gli auguriamo di vincere il titolo in Texas!

Sergio Lombardo & Mauro Lobby