Il mercato ancora non è concluso, anzi, si attendono tanti colpi che potrebbero ridisegnare le sorti del prossimo campionato. Ciò che emerge è che il livello è ulteriormente calato, quantomeno per ciò che riguarda nomi ed investimenti. Sono andati via Dunston, Bourousis, Datome e tanti altri, e poi, se uno come Gani Lawal parte in direzione Riga (Riga, non Cska o Barcelona), vuol dire che siamo ancora in alto mare per ciò che concerne il ritorno ad alto livello in Europa.

Non sempre questa situazione, consistente in un livellamento verso il basso, porta ad una diminuzione dello spettacolo sul parquet, ciò perchè se le big ridimensionano, emergono nuove realtà che, lungi dalla possibilità di competere in Eurolega, comunque garantiscono alto livello in Italia. La Virtus Roma dello scorso anno ci insegna. L’Olimpia Milano, seppur con un budget tuttora superiore, sembra aver seguito una strada analoga, dettata dal nuovo coach Luca Banchi: spendere bene piuttosto che spendere tanto.

Ad ogni modo, salvo nuovi miracoli in stile Mensana trasportati al Forum, anche la prossima stagione faremo fatica in Eurolega. Attendiamoci però un campionato ancor più entusiasmante di quello passato, con tante squadre di pari livello e, soprattutto, giocatori che si spendono sul parquet per perseguire i loro obiettivi.

Ad oggi, le squadre di presumibile alta classifica sono quasi tutte al completo, proviamo quindi a stilare un ipotetico ranking della corsa allo scudetto!

1 OLIMPIA MILANO


Coach: Luca Banchi (nuovo)
 
Partenze: Giachetti (Venezia), Fotsis (Panathinaikos), Bourousis (Real Madrid), Bremer (free agent), Mensah-Bonsu (free agent), Basile (free agent), Hendrix (Lokomotiv Kuban), Radosevic (Alba Berlino).
 
Starting fiveJERRELLSLangford, A.Gentile, WALLACESAMUELS
A disposizioneHAYNESTOURE, MOSS, CERELLAMelliChiottiKANGUR, GIGLI

 

La favorita, almeno sulla carta, ancora una volta è l’Olimpia Milano, che ha il coach vincente della scorsa stagione con il suo miglior scudiero, David Moss, giocatore di grandissima esperienza, difensore pazzesco e dotato di grandissimo IQ cestistico. L’acquisto di CJ Wallace garantisce esperienza e rimbalzi, Samuels invece porta atletismo e potenza, fattore mancante la scorsa stagione. Gentile e Melli sono in rampa di lancio e dovranno essere definitivamente lanciati ad altissimo livello, Langford deve dimostrare di potersi integrare in un sistema e di non essere soltanto uno splendido solista. Gigli e Chiotti porteranno sostanza e mattoni nel pitturato. Probabile che Milano partirà da una difesa solida, marchiuo di fabbrica di Banchi e David Moss; su questa base si dovrà costruire l’attacco, nel quale fondamentali saranno Jerrels e Haynes, playmaker titolare e back up dalla panchina. Jerrels, in particolare, 26enne di 185 cm, lo scorso anno 12 punti e 3.5 assist di media in Eurolega, dovrà dimostrare di essere in grado di tenere le redini dell’Armani, se ce la farà, l’Olimpia sarà la favorita e, perchè no, potrebbe anche aspirare ai playoff di Eurolega.

2 DINAMO SASSARI


Coach: Romeo Sacchetti (confermato)
 
Partenze: Becirovic (Foolad Mahan Esfahan), Thornton (free agent), Ignerski (free agent), Di Liegro (free agent), Pinton (Barcellona) Gordon (free agent), Easley (Venezia).
 

Subito dietro l’Olimpia, ad oggi, decisamente c’è la Dinamo Sassari, con un grandissimo quintetto ed una panchina rodata. Il playmaker titolare, salvo diversa scelta tattica di Sacchetti, è nuovamente  Travis Diener, giocatore da 17 punti e 8 assist di media la scorsa stagione. Avrà in mano le redini della squadra ma potrà finalmente permettersi di giocare 20-25 minuti di qualità, non i soliti 32-33, così da poter arrivare in fondo perfettamente lucido. Altro playmaker sarà Marques Green, giocatore undersized per eccellenza ma decisamente forte e in grado di guidare la propria squadra, nonostante la deludente apparizione milanese. Capace di primeggiare nelle classifiche della Lega in assist e palle recuperate, inizialmente sarebbe dovuto essere il playmaker titolare, adesso probabile che parta dalla panchina, salvo che, come detto, coach Sacchetti non preferisca far partire Travis Diener da sesto uomo, ruolo nel quale, per il campionato italiano, probabilmente sarebbe da considerare illegale. In guardia è stato confermato Drake Diener, miglior nel ruolo lo scorso campionato e sempre più bocca da fuoco del team. Si integra alla perfezione con Thomas perchè lui è estremamente tecnico e tiratore dalla lunghissima distanza, Thomas invece preferisce attaccare il ferro ed è un all around, un facilitatore, oltre che difensore pazzesco. Non dimentichiamoci che prima della squalifica per il passaporto era decisamente tra i migliori giocatori del campionato italiano. Sotto canestro, in ala forte, una new entry per il nostro campionato, Green, l’ultimo anno in Francia ad Orleans; nella scorsa stagione è stato avversario proprio della truppa di Sacchetti nella doppia sfida di Eurocup. Alto 203 cm per 104 kg, è un giocatore di sostanza ed esperienza internazionale avendo calcato anche i campi di Eurolega nella sua esperienza europea. Il centro invece sarà Linton Johnson, 204 cm di atletismo devastante. Compensa l’altezza con un’elevazione clamorosa e si intende alla perfezione con il proprio playmaker, Green, con il quale sarà devastante nel gioco del pick’n roll. Non dovrebbe avere problemi neanche con Travis Diener. Potenzialmente potrebbe garantire una doppia doppia di media, e non è poco, visto che la scorsa stagione i sardi avevano problemi proprio a rimbalzo. Quanto alla panchina, il playmaker, dopo tre stagioni intense, non sarà più Mauro Pinton, che saluta la Sardegna, nonostante il contratto lo legasse alla società sarda anche per la prossima stagione. Il suo sostituto sarà uno tra Diener a Green, in base alle scelte che Sacchetti effettuerà per il proprio starting five. Per il resto, confermatissimi i soliti De Vecchi, Sacchetti e Vanuzzo, capaci di dare grinta, difesa e triple decisive. La vera novità, invece, è Tessitori, pivot di 205 cm, classe 1994, lo scorso anno in prestito in Legadue. Sebbene sia così giovane, gli si chiederà di incidere da subito, quantomeno fornendo 8-10 minuti per dare respiro a Linton Johnson. Insomma, quintetto devastante, panchina forse da rivedere, magari con qualche inserimento, specialmente nel settore lunghi. Da studiare la convivenza tra Diener e Green, per il resto non c’è da porsi nessun limite.

3 PALLACANESTRO CANTU’


Coach: Pino Sacripanti (nuovo)
 
Partenze: Kudlacek (free agent), Scekic (Varese), Jerry Smith (Verona), Mazzarino (Club Malvin), Casella (Veroli), Brooks (Caserta), Tyus (Maccabi), Tabu (Cai Zaragoza), Mancinelli (Torino), fp Ragland (Murcia)
 
Starting fiveRAGLANDJENKINSAradoriLeunenUTER
A disposizioneS.GENTILERULLOAbassJONESCusin

In Brianza si confermano al top, mantenendo l’ ossatura che tanto bene aveva fatto negli scorsi playoff (Ragland- Aradori – Leunen), con nuovi innesti di buon livello, in particolare Jenkins e Uter. Il primo è una guardia che si autodefinisce un all around, ovvero un giocatore capace di fare tante cose, un collante nel reparto esterni. Michael Jenkins, infatti, sa fare tante cose: è un ottimo tiratore, sa attaccare dal palleggio e difendere, ed è un ottimo atleta. Uter invece è un lungo statunitense, di origine giamaicana, di 202 cm; nato a Kingston il 27 ottobre del 1984, è reduce da un’ottima annata in Israele con la maglia del Maccabi Rishon. Fará coppia con Cusin, due lunghi diversi ed alternativi, il primo dinamico e l’italiano per compiti prettamente difensivi e per il piazzato dalla media distanza. Quanto alla panchina, il reparto lunghi con Jones e proprio Cusin è il settore più affidabile. Jones, in particolare, nato a Los Angeles il 2 /9/1985, è un’ ala forte di 204 cm, ha appena concluso la sua esperienza nel campionato neozelandese con i Telecom Business Hub Jets con cui ha fatto registrare 20,9 punti e 7,5 rimbalzi di media a partita. Gli esterni sono giovani e da valutare, l’unico con esperienza ad alto livello è Stefano Gentile, però alla prima volta in una big, poi Rullo, ex giovane promessa di assoluto valore, adesso 23 enne in cerca di ricostruirsi una carriera al top, e infine l’azzurrino d’oro Abass, ala piccola di 198 cm, giocatore, classe 1993, potente ed esplosivo, che reclama a gran voce minuti sul parquet. Se questi faranno il proprio dovere, si andrá fino in fondo, altrimenti un altro innesto nel settore non è da escludere. Nel frattempo Cantù è pronta per cominciare, adesso si fa sul serio.

4 MENS SANA SIENA


Coach: Marco Crespi (nuovo)
 
Partenze: Janning (Cibona), Christmas (free agent), Kangur (free agent), Moss (Milano), Rasic (free agent),  Lechthaler (Trento), Bobby Brown (DongGuan L), Sanikidze (free agent), Carraretto (free agent).
 
Starting fiveGREENHackettENGLISH, X, HUNTER
A disposizioneROCHESTIECOURNOOHUDOM,VIGGIANO, RessOrtner
 
Rumors: Sanikidze (riconferma)

Con gli arrivi di Green, Viggiano e English, Siena ha quasi completato il proprio roster (manca soltanto un’ala forte).
Budget ridimensionato ma squadra comunque competitiva, sarà però difficile ripetere il miracolo dello scorso anno, fondato sull’ ossatura solida delle stagioni precedenti, più il trio Brown, Hackett e Kangur. Minucci ha comunque lavorato bene per affidare una squadra competitiva al nuovo coach Marco Crespi, consapevole che per la Mensana sará una stagione molto difficile. Kim English è un’ala piccola esplosiva di 198 cm, proveniente dai Detroit Pistons, che lo avevano draftato nel 2012. Erik Green, invece, è un play-guardia classe ’91, 190 cm, uscito da Virginia Tech University. Giocatore molto guizzante e offensivamente produttivo, dotato di un buon tiro da fuori e di buona capacità di giocare in pick’n’roll, viene da una stagione da senior in cui ha fatto registrare 25 punti, 3.8 assist e 4 rimbalzi di media a partita, con il 39% dalla distanza. Al draft è stato scelto dai Denver Nuggets con la numero 46. Othello Hunter, invece, è un pivot undersized molto potente, un ottimo acquisto perchè si tratta di un giocatore da doppia doppia di media, se in forma. Si cerca ancora un’ala forte da quintetto, vista la quasi certa partenza di Kangur. Il leader sará Danny boy, Daniel Hackett, mvp delle final8 di coppa Italia e delle finali scudetto, chiamato ad ergersi a trascinatore ancor più rispetto a quanto giá fatto nella scorsa stagione. Per la panchina, confermati Ress e Ortner, rientrato Cournooh dalla serie inferiore, è stato preso Rochestie, ex Biella, come playmaker dalla panchina, capace di giocare anche insieme a Green. Infine, è arrivato Jeff Viggiano, un ottimo innesto, ala piccola esplosiva e con passaporto italiano. Si tratta per il rinnovo di Carraretto e Sanikidze, il primo decisamente più facile del secondo, anche se il georgiano farebbe comodo come ala forte da starting five, nella speranza che possa riscattare la brutta stagione passata.

5 REYER VENEZIA

Coach: Andrea Mazzon (confermato)
 
Partenze: Clark (Varese), Bulleri (Brindisi), Diawara (free agent), Marconato (free agent), Zoroski (free agent), Young (free agent), Pipitone (p, Ferrara), Fantoni (Barcellona), Bowers (free agent), Hubalek (free agent), Szewczyk (free agent).
 
Starting fiveGIACHETTID.TAYLORLINHARTSMITHEASLEY
A disposizioneL.VITALIRosselliPERICCandussiMagro

Capitolo Reyer, il vero azzardo è probabilmente quello di puntare su due playmaker italiani: Vitali è reduce da una stagione fantastica, e Giachetti, dopo due anni tragici in quel di Milano, avrà voglia di rifarsi e l’età è ancora dalla sua parte, avendo 29 anni a dispetto del look. Oltretutto c’è anche Rosselli, che può giocare tutti i ruoli di esterno e, come confermato nella post season, anche da “4” tattico all’occorrenza. Lui ha un grande I.Q. cestistico e può dare una grossa mano in cabina di regia. In quintetto, in linea teorica, probabilmente partiranno Vitali, Taylor, Linhart, Smith e Easley. Detto di Vitali, playmaker di talento e reduce da una stagione che gli ha dato grande fiducia, la coppia di esterni è ben assortita, con una guardia da 20 a sera, capace di andare dentro fino al ferro ma anche di realizzare dalla lunga distanza. Linhart è all around, da 13 punti e 6.5 rimbalzi di media in Bundesliga. Andre Smith è un “4” undersized ma estremamente potente ed esplosivo, capace di colpire dalla lunga distanza e di andare forte a rimbalzo. In questo contesto non gli si chiederà di realizzare come ai tempi di Caserta, ma di rendersi utile anche in altri aspetti del gioco, come difesa e rimbalzi, senza disdegnare chiaramente il contributo offensivo. In coppia con Easley farà divertire il pubblico, perchè Vitali è un maestro del pick’n roll e i due americani lo giocano alla perfezione. Sapore di spettacolo a Venezia. Passiamo alla panchina, abbiamo detto di Giachetti e di Rosselli, che sarà il vero sesto uomo ed elemento decisivo della squadra, Peric è l’uomo di talento, capace di giocare sia ala piccola che ala forte, di realizzare da sotto o di tirare dalla lunga distanza, sarà quello che dovrà portare punti immediati dalla panchina. Magro invece è elemento difensivo, quello che dovrà far rifiatare Easley. In laguna si aspettano un piccolo salto di qualità da lui, magari un contributo più incisivo e decisivo.

6 VIRTUS ROMA


Coach: Luca Dalmonte (nuovo)
Partenze: Dagunduro (free agent), Datome (Detroit), Bailey (Bayreuth), Lawal (Vef Riga), Czyz (free agent), Lorant (free agent), Tambone (p, Ravenna)
 
Starting fiveJ. TaylorGossHOSLEYJonesMBAKWE
A disposizioneD’ErcoleREALIBARONMORASCHINI, TonolliEZIUKWU
Rumors: Landi (Bologna)

Quanto al quintetto, confermato il trio Taylor, Goss e Bobby Jones, che aveva fatto molto bene la scorsa stagione. Taylor, in particolare non potrà che crescere, gli altri due, se si confermassero sui livelli dei playoff sarebbero due conferme di altissimo livello. In ala piccola è arrivato Hosley, ex Sassari e figlio di una leggenda dei playground newyorkesi, che avrà l’arduo compito di non far rimpiangere Datome: IMPOSSIBILE.  Il ragazzo, però, ha le carte in regola per far bene, è un’ala piccola di quasi 200 cm, può dare minuti da “4”, realizza da tre e in penetrazione, è esplosivo ed atletico (il padre veniva soprannominato “helicopter” e i geni non mentono) e potrà far bene, se non lo paragoneranno costantemente a Gigi Datome. Per completare il quintetto, Trevor Mbakwe, ovvero il prossimo pivot della squadra di Dalmonte. Nato a St.Paul (Minnesota) il 24 gennaio 1989, Mbakwe è alto 207 cm per 111 kg di peso, misure che ne fanno un centro di grande esplosività e un eccellente rimbalzista. Il giocatore, reduce dall’esperienza del college con la University of Minnesota, dovrà sostituire Gani Lawal, volato a Riga. Quanto alla panchina, confermato D’Ercole, back up di Taylor, realizzatore dalla lunga distanza designato nonchè uomo delle missioni difensive, è arrivato Moraschini per portare freschezza e gioventù nel settore di guardia. Il ragazzo, proveniente da Bologna, ha voglia di giocare ed esplodere, è atletico ed ottimo difensore, potrebbe dare da subito una mano significativa. A completare il pacchetto esterni, James Edward “Jimmy” Baron jr., guardia americana,  alto 191 cm per 89 kg di peso, che nell’ultimo anno ha giocato nel Lokomotiv Kuban, squadra vincitrice dell’ultima Eurocup. Nato a East Greenwich il 23 maggio 1986, Baron è un esterno perimetrale dalle doti non comuni, dotato di un’ottima capacità di tiro sia dalla media che dalla lunga distanza. Infine, sotto i tabelloni, il solito Tonolli e il nuovo arrivato Callistos Eziukwu. Nato a Muskegon (Michigan) il 3 luglio 1985, Eziukwu è un centro dotato di importanti capacità difensive e a rimbalzo. Alto 208 cm per 100 kg di peso, Eziukwu è in possesso del passaporto nigeriano, che lo rende tesserabile con lo status di “Cotonou”. Il giocatore, proveniente dai greci del Panelefsiniakos, ha sottoscritto un accordo annuale. Insomma, scelte oculate, squadra di ottimo livello, l’unico innesto potrebbe essere un “4” perchè, ad oggi, non c’è un cambio naturale per Bobby Jones, anche se Hosley potrebbe proporsi in quel ruolo, per praticare lo small ball. Possibile che, prima o poi, verrà presa una pedina in questo ruolo ( si parla del giovane Landi, azzurrino d’oro della Virtus Bologna). Un peccato è stata la partenza di Czyz, giovane di buone prospettive.

7 PALLACANESTRO VARESE

 


Coach: Fabrizio Frates (nuovo)
 
Partenze: Banks (Gilboa Galil), Mike Green (Khimki), Cerella (Milano), Talts (Tartu), Dunston (Olympiacos), Dejan Ivanov (free agent), Bertoglio (Sangiorgese).
 
Starting fiveCLARKCOLEMANEreSakotaHASSELL
A disposizioneDe NicolaoRush, X, PolonaraSCEKIC, Balanzoni

Varese ha confermato parte della squadra dello scorso anno, però ad oggi sembra decisamente indietro rispetto alla grande stagione da cui è reduce. E’ vero, sono rimasti i giovani italiani De Nicolao e Polonara, hanno confermato il capitano Ere e il talento Sakota, è arrivato Scekic che tecnicamente è più forte di Talts, tutto vero, eppure l’impressione è che si siano indeboliti. Ciò perchè sostituire l’asse Green – Dunston, decisamente la miglio coppia playmaker -pivot della scorsa stagione, è praticamente impossibile: sarà da verificare Hassell, quanto a Clark, è un ottimo giocatore, ma non un uomo squadra tuttofare come era Green. In più, Talts aveva dato l’impressione di essere parte dell’anima della squadra e uno dei membri di maggiore impatto dello spogliatoio, nonchè importante sul parquet. Detto questo, l’arrivo di Coleman garantisce la presenza di un grande realizzatore sul perimetro, dovrà integrarsi col resto del team. Ci si aspetta una ulteriore crescita dal duo italiano, e forse da loro dipenderanno parte delle sorti di riconfermarsi ad alto livello. E’ presto per dirlo, comunque, nel basket la chimica è tutto, e a Varese sognano un altro miracolo!

Andrea Di Vita

Fonte: www.basketinside.com [web partner]

Dalla “Guida al mercato” di Basketinside sono state ricavate: fotografie, roster, arrivi e partenze.