L’attacco doppia uscita è una situazione offensiva molto comune e molto giocata, sia a livello di settore giovanile sia a livello di squadre senior anche di alto livello. E’ un gioco a termine, che prevede cioè la ricerca di una situazione specifica, o di un giocatore specifico, e può avere al suo interno molte varianti sia per i giocatori esterni che per i giocatori interni. Lo scopo di questo attacco è prendere vantaggio da un’uscita da un blocco, giocando contro le scelte della difesa. La partenza può essere statica (diagramma1) o dinamica (diagramma 2 e 3).

schema 123

E’ stato detto che lo scopo è prendere vantaggio da un blocco, leggendo la scelta della difesa e fare la corretta lettura in attacco, utilizzando i fondamentali individuali, per mantenere e concretizzare il vantaggio.

Sul primo blocco possiamo avere le seguenti opzioni:

  1. X2 segue e X4 non aiuta. 2 effettua un “curl”, cioè un taglio a ricciolo al ferro per ricevere. 1 usa il palleggio per migliorare l’angolo di passaggio. E 4 cambia angolo di blocco.schema 4
  2. X2 segue e x4 aiuta sul curl, 2 esce in ala.schema 5
  3. X2 passa in quarta posizione, o taglia il blocco, 2 effettua un “fade”, cioè taglia in allontanamento verso l’angolo. 4 cambia angolo di blocco per impedire il recupero di x2 e 1 usa il palleggio per migliorare l’angolo di passaggio.schema 6
  4. Difesa cambia. Dopo l’uscita di 2, 4 con giro dorsale e uso del perno prende posizione in area contro x2, per giocare un triangolo d’attacco 1-2-4, per dare la palla dentro e sfruttare così il mismatch. Importante sarà l’allineamento di 2 e 4 sulla linea immaginaria palla e canestro. 5 sale in post alto per dare un’altra linea di passaggio, formare un altro triangolo e giocare “alto-basso” con 4.schema 78

Coma continua il gioco adesso? E cosa succede sul lato debole? Tante possono essere la varianti, in base, ovviamente, al tipo di squadra che si allena e alle caratteristiche dei propri giocatori.

Sul passaggio di 1 a 2, il gioco può continuare con un P/R (blocco e roll al ferro) di 5 o con un Pick and Pop (blocco e mi apro in ala) di 4 (tiratore e giocatore perimetrale). Con gli altri tre giocatori 1-4-3 che si spaziano per liberare l’area e per dare linee di passaggio per la creazione di un triangolo, con l’obiettivo di dare palla dentro a 5.

schema 910

Sul Pick and Pop, invece, 4 dopo il blocco si apre per tirare o per giocare 1c1 su un quarto di campo, con 5 che è salito in post alto per un tiro piazzato e o per 1c1 fronte da post alto.

Altra variante interessante è quella che prevede la ricerca degli esterni per giocare 1c1 o effettuare un tiro aperto dopo un blocco. Questa situazione si è vista in Serie A. Usata da Cantù per liberare al tiro Mazzarino, tiratore infallibile dall’arco dei 6,75.

schema 11

Mazzarino, identificato con il numero 3, mentre 2 esce in ala sul blocco di 4, riceve un blocco “flear” (in allontanamento) da 5. Sul passaggio di 1, 3 può essere già smarcato per tirare o per attaccare. Anche in questa circostanza, come in tutte le altre saranno fondamentali i concetti di tempo e di spazio, ma soprattutto il concetto delle letture difensive e del “mentre”. Blocchi, tagli, letture, passaggi, ricezioni, scelte, devono avvenire sempre “mentre”. L’idea è sempre quella di avere la capacità di lettura e di scelta “mentre” ci si sta muovendo, senza fermarsi per poter così consentire un recupero della difesa e perdere il vantaggio preso da un blocco.

Queste sono alcune delle tante varianti che si possono generare da uno schema “doppia uscita”, sempre tenendo in considerazione il tipo di squadra che si allena e le caratteristiche fisiche, tecniche e mentali dei propri giocatori.